Disturbi alimentari

Nutrirsi in maniera adeguata all’età e alla propria costituzione fisica è indispensabile per il benessere del corpo. Ma una corretta alimentazione è di fondamentale importanza anche per la salute mentale. Il cervello, infatti, ha bisogno di nutrienti specifici per funzionare correttamente. Tra questi, giocano un ruolo di primo piano le vitamine del gruppo B, necessarie per la produzione della serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore. C’è, dunque, un legame strettissimo tra alimentazione e salute mentale.

Negli ultimi anni sono aumentati i disturbi del comportamento alimentare, specialmente nell’opulento mondo occidentale, dove si sono diffusi canoni di bellezza fondati sulla magrezza. Una “moda” che origina seri problemi psico-fisici, in particolare nelle donne e negli adolescenti. E a coloro che mangiano pochissimo per non ingrassare si contrappongono quelli che ingeriscono ogni giorno quantità esagerate di cibo. Entrambi i casi sono dannosi per l’organismo e spesso scaturiscono o provocano problemi di salute mentale.

Quali sono i disturbi dell’alimentazione più diffusi?

I disturbi alimentari sono disfunzioni del comportamento alimentare o condotte messe in atto per controllare il peso corporeo. Anoressia nervosa, bulimia e disturbi da alimentazione incontrollata (binge eating disorder, BED) sono diventati molto frequenti tra adulti e adolescenti. All’origine vi sono quasi sempre problemi psicologici, come ansia e depressione, che aumentano quando il disordine alimentare produce i suoi effetti sul corpo. Si crea, così, un circolo vizioso che richiede adeguati trattamenti.

Il pensiero ossessivo del cibo e la paura costante di ingrassare sono i segnali più evidenti lanciati dagli individui che presentano disturbi alimentari. Questi hanno una percezione distorta del proprio corpo che influenza le loro azioni e i loro pensieri e si ripercuote sull’organismo. Possono, così, insorgere complicazioni cardiache, del sistema digestivo, delle ossa, dei denti e della bocca.

Il trattamento dei disturbi alimentari solitamente prevede una terapia psicologica associata all’educazione alimentare, al monitoraggio medico e, a volte, all’assunzione di medicinali.

Relazione tra disturbi alimentari e salute mentale

Anoressia nervosa, bulimia e BED sono disturbi alimentari che hanno alla base un problema psicologico come l’ansia, spesso legata a uno squilibrio degli ormoni dello stress. O come la depressione, un disturbo che colpisce sempre più persone in tutto il mondo. Proprio per questo motivo, si è parlato di “emergenza di salute mentale” legata anche alla scorretta alimentazione.

È fondamentale, in questi casi, instaurare una idonea terapia psicologica, che aiuterà i pazienti a ristabilire gli schemi regolari di assunzione del cibo. Inoltre, la terapia fornirà gli strumenti idonei per cambiare le proprie abitudini errate e insegnerà a gestire lo stress.

La dieta, tuttavia, può avere un ruolo importante nella riduzione dell’ansia. Infatti, alcuni studi hanno dimostrato che il consumo di alimenti ricchi di magnesio può ridurre i sintomi di ansia, insonnia e irrequietezza. L’introduzione, invece, di alimenti ricchi di Omega-3 può migliorare i sintomi della depressione.

L’importanza dell’attività fisica per la salute mentale

Un regime alimentare equilibrato contribuisce, dunque, al buon mantenimento della salute psicologica. È importante anche associare alla dieta e alla terapia psicologica l’attività fisica. Svolta regolarmente, libera il corpo dalle tensioni, lo mantiene in forma, brucia calorie e può creare occasioni di socializzazione.

Gli esperti, infine, consigliano l’assunzione di antiossidanti, che possono avere un impatto positivo sulla salute mentale. Difatti, proteggono le cellule del cervello dallo stress ossidativo, che può danneggiare le cellule cerebrali.