Il potere del sonno sulla salute mentale

sonno

Il sonno ha un ruolo cruciale nella salute mentale: favorisce infatti il benessere psicologico e la stabilità emotiva. Importantissimo anche, quindi, nella gestione dello stress.

Mantenere un sonno regolare e di buona qualità aiuta la regolazione emotiva, la capacità di affrontare lo stress, a gestire le emozioni e le risorse cognitive. Se stai lottando con la tua salute mentale, soprattutto a causa di problemi di salute fisica, come può essere l’insorgenza di un tumore o di una patologia provocata dal lavoro o dall’ambiente in cui vivi; o semplicemente stai soffrendo di stress dovuto alle più svariate cause, è consigliabile un aiuto professionale.

ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e Osservatorio Vittime del Dovere, associazioni presiedute dall’avv. Ezio Bonanni, tengono molto alla salute dei propri assistiti ed offrono il proprio supporto anche ai non associati che necessitano di consulenza e di assistenza per cause ambientali e di salute soprattutto legate all’amianto ma anche ad altri cancerogeni e inquinanti. Per una consulenza gratuita personalizzata chiama il numero verde 800.034.294.

Come il sonno influenza la salute mentale

Adottare abitudini di sonno salutari e considerarne la qualità è molto importante per la salute mentale. Esso infatti può influenzarla in modo negativo o positivo a seconda dei casi. Dormire male genera stress, invece dormire bene aiuta a rigenerarsi.

Durante il sonno, il cervello attraversa diverse fasi di attività. Esso contribuisce alla rigenerazione delle cellule cerebrali e alla connettività neuronale, essenziali per la salute mentale. Un buon sonno è importante anche nella regolazione dell’umore: la mancanza di sonno può portare a irritabilità, ansia, depressione e altre problematiche emotive. Un sonno di qualità aiuta a stabilizzare l’umore e a gestire lo stress. Inoltre durante il sonno, il corpo riduce la produzione di cortisolo, che è l’ormone dello stress.

Il sonno è coinvolto anche nel processo di elaborazione e regolazione delle emozioni (processamento emotivo). Mentre noi dormiamo, infatti, il cervello lavora per mettere in ordine le emozioni affrontate durante il giorno, consentendo una migliore gestione di situazioni emotive intense. Ecco quindi che contribuisce al ripristino delle risorse fisiche e cognitive. Una carenza cronica può portare a fatica mentale, mancanza di concentrazione e problemi decisionali.

Sonno regolare e gestione efficace dello stress

Dormire bene è fondamentale per una gestione efficace dello stress. Mantenere un buon ritmo sonno-veglia può aiutarti a affrontare meglio le sfide quotidiane.

Sapere cosa effettivamente stressa, nella vita quotidiana, sviluppare la consapevolezza di ciò che causa il proprio stress è il primo passo da fare. Osservare il mondo intorno a sé e scoprire la fonte dello stress, analizzare i propri pensieri, emozioni e reazioni nelle situazioni stressanti senza giudicarli. Questo permette di capire meglio come si reagisce e perché. Identificando le fonti di stress nella propria vita e valutare se ci sono opportunità per ridurle o eliminarle, può fare una grande differenza. A volte, sarà necessario apportare modifiche nell’ambiente o nel modo in cui si affrontano le situazioni.

Per una gestione efficace dello stress è possibile anche usare tecniche di rilassamento. Tra queste ci sono la respirazione profonda, la meditazione, lo yoga o il tai chi. Queste pratiche possono aiutare la persona a calmare la mente e il corpo, riducendo i livelli di stress. Anche l’esercizio fisico regolare è un ottimo modo per rilasciare tensioni e migliorare l’umore. Anche una breve passeggiata può avere benefici significativi sulla gestione dello stress.

Organizzare il proprio tempo in modo efficace aiuta allo stesso modo: una pianificazione adeguata può ridurre la sensazione di sovraccarico e aiutare a gestire le responsabilità in modo più equilibrato.

Anche osservare una dieta equilibrata può influenzare positivamente la salute mentale di una persona. Alcuni alimenti, come quelli ricchi di antiossidanti e acidi grassi omega-3, sono associati a un miglioramento dell’umore.

Insonnia, che cos’è e come combatterla

L’insonnia è un disturbo del sonno che consiste nella difficoltà a dormire o a mantenere il sonno durante la notte. Può avere diverse cause e può variare in intensità e durata, ma soprattutto può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Può causare infatti affaticamento, difficoltà di concentrazione, irritabilità e altre problematiche.

Sono circa 13,4 milioni gli italiani che soffrono di insonnia (dati Aims – l’Associazione italiana medicina del sonno). Le donne sono le più colpite (60% del totale), seguono bambini e ragazzi (20%).

In base alle caratteristiche della difficoltà nel dormire, si possono individuare vari tipi di insonnia.

  • Occasionale: è sporadica e causata da fattori temporanei come stress, eccitazione, cambiamenti nell’ambiente o preoccupazioni.
  • A breve termine: dura qualche settimana ed è spesso collegata a eventi stressanti o a cambiamenti nella routine di vita. Possono influire un cambio di fuso orario, problemi di salute o emotivi.
  • Cronica: si verifica almeno tre notti a settimana e dura almeno tre mesi. Possibili cause: depressione e ansia; malattie fisiche, farmaci, disturbi del sonno (apnea, sindrome delle gambe senza riposo) o abitudini di sonno poco salutari.
  • Insonnia di iniziazione: quando si verifica una difficoltà a prendere sonno al momento di andare a letto.
  • Quando si verificano frequenti risvegli durante la notte e si ha difficoltà a tornare a dormire, si parla di insonnia di mantenimento.
  • Insonnia terminale: quando ci si sveglia la mattina presto e non si riesce a riaddormentarsi.

In Italia 1 adulto su 4 soffre di insonnia cronica o transitoria. Se l’insonnia persiste o peggiora nel tempo, non si verifica dunque come fenomeno temporaneo ma inizia ad incidere negativamente sulla vita quotidiana, è consigliabile e talvolta necessario consultare un medico o uno specialista del sonno. L’insonnia può anche essere un sintomo di altre condizioni sottostanti che richiedono attenzione medica.

Quali sono gli altri disturbi del sonno

Oltre all’insonnia, ci sono diversi altri disturbi del sonno, slegati da essa o che possono causarla.

  • Apnea: interruzioni ripetute nella respirazione durante il sonno a causa di una temporanea chiusura delle vie aeree superiori. Può provocare risvegli frequenti e stanchezza diurna.
  • Narcolessia: sonnolenza eccessiva durante il giorno, accompagnata da improvvisi episodi di sonno involontario.
  • Sindrome delle gambe senza riposo (RLS): si manifesta con sensazioni spiacevoli alle gambe e un irresistibile bisogno di muoverle, spesso peggiorando durante il riposo o il sonno.
  • Disturbi del ritmo sonno-veglia: si verificano quando i tuoi ritmi naturali di sonno e veglia sono fuori sincrono con il ritmo normale della società.
  • Parasonnie: ne fanno parte il sonnambulismo e il bruxismo (digrignamento dei denti). Possono causare disturbi del sonno o interferire con la qualità del sonno. Il bruxismo inoltre può causare problemi odontoiatrici.

Il trattamento dei disturbi del sonno

Il trattamento dei disturbi del sonno dipende dal tipo e dalla gravità del disturbo. È comunque sempre importante consultare un medico o uno specialista del sonno per una valutazione accurata e una pianificazione del trattamento adatta alle tue esigenze individuali. Ecco alcune opzioni comuni di trattamento per vari disturbi del sonno:

La terapia cognitivo-comportamentale è utile per l’insonnia (CBT-I). Mira infatti a cambiare le abitudini di sonno e a migliorarne la qualità attraverso tecniche come la restrizione del sonno e la stimolazione del sonno. Tecniche di gestione dello stress invece possono aiutare a ridurre l’ansia e a migliorare la qualità del sonno.
In alcuni casi il medico può prescrivere una terapia farmacologica. Alcuni farmaci stimolanti possono aiutare a controllare la sonnolenza diurna e migliorare la vigilanza. Gli antidepressivi invece possono ridurre i sintomi di cataplessia e migliorare la qualità del sonno. Altri farmaci, infine, possono aiutare a controllare i sintomi del RLS e contribuire al miglioramento.

Inoltre modificare il proprio stile di vita può essere utile. Mantenere una routine di sonno regolare e creare un ambiente rilassante può essere un giusto passo.

Tutela della salute: consulenza gratuita personalizzata

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Osservatorio Vittime del Dovere promuovono la salute. Le associazioni presiedute dall’avv. Bonanni, assistono e supportano i malati e le loro famiglie, così come tutte le vittime di amianto e altri cancerogeni.

Chiunque necessiti di consulenza o di assistenza può chiamare il numero verde 800.034.294. Riceverà una consulenza gratuita personalizzata sui temi ambientali e della salute.

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