Vaccini anti-covid19: quali sono e come funzionano

vaccini anti-covid19

I vaccini anti-covid19 non sono tutti uguali, in quanto utilizzano tecnologie e approcci differenti per proteggerci dall’infezione del SARS-CoV-2. Tuttavia, il meccanismo con il quale il sistema immunitario ci protegge è quasi sempre lo stesso.

I vaccini sono farmaci che permettono al sistema immunitario di produrre anticorpi e cellule specializzate al riconoscimento ed eliminazione degli antigeni estranei. Inoltre, permettono lo sviluppo di una memoria immunologica che permette di combattere l’agente patogeno anche in un secondo momento.

Quali sono i vaccini anti-covid19

I vaccini anti-covid19 sono farmaci a scopo preventivo che permettono al sistema immunitario di proteggere il nostro organismo in caso di contagio. Attualmente, in Italia, i vaccini per sconfiggere il coronavirus sono 5 e presentano tecnologie differenti tra di loro.

Una delle tecnologie che ha ricevuto maggiore successo è proprio la tecnologia mRNA, attualmente in sperimentazione per numerose malattie cancerogene. Le altre due tecnologie utilizzate per la realizzazione di vaccini efficaci sono la tecnologia a vettore virale e la tecnologia a vettore proteico. Di seguito vedremo le caratteristiche di ciascun vaccino e analizzeremo il meccanismo di attivazione del sistema immunitario.

Vaccini anti-covid19 con tecnologia mRNA

I vaccini Pfizer e Moderna sono vaccini realizzati con la tecnologia a mRNA. L’mRNA è molecola che codifica la proteina Spike, la proteina presente sulla superficie del virus che permette al patogeno di rilasciare il DNA virale nelle cellule umane. Una volta somministrato il vaccino, le cellule del nostro organismo sintetizzano la proteina virale, che entra così nel circolo sanguigno.

A questo punto, la molecola sarà riconosciuta come agente estraneo dalle cellule del sistema immunitario, che si attivano per eliminarla. Le cellule del sistema immunitario, oltre a riconoscere ed eliminare la proteina, sviluppano una memoria immunologica che difende il nostro organismo da un successivo contagio.

Vaccini anti-covid19 con tecnologia a vettore virale

I vaccini AstraZeneca e Janssen sono vaccini realizzati con tecnologia a vettore virale. Questi vaccini utilizzano particolari virus, chiamati adenovirus, incompetenti per la replicazione. In altre parole, gli adenovirus non presentano la capacità di replicarsi, e una volta entrati nelle cellule rilasciano solo l’informazione genetica.

Questa informazione permette alle cellule del nostro corpo di codificare la proteina Spike del virus per attivare i meccanismi di difesa del sistema immunitario. Ancora una volta, la difesa e l’eliminazione dell’agente patogeno da parte del sistema immunitario, permette lo sviluppo di una memoria immunologia. Quest’ultima ci proteggerà in caso di un nuovo incontro con il virus.

Vaccino anti-covid con tecnologia a vettore proteico

Novavax è l’ultimo vaccino ad aver ricevuto l’approvazione dall’EMA e dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Si tratta di un vaccino sviluppato con tecnologia a vettore proteico realizzato con minuscoli frammenti di proteina Spike. Questi frammenti sono ottenuti in laboratorio, con procedimenti lunghi e piuttosto articolati.

In passato, l’enorme potenzialità dei vaccini proteici ha permesso di debellare moltissime epidemie virali e batteriche. I vaccini che ci hanno difeso dalla pertosse, dall’epatite B, dalla meningite, dall’herpes zoster utilizzavano proprio la tecnica delle proteine ricombinanti. Inoltre, il meccanismo di protezione è simile agli altri vaccini. Infatti, il vaccino Novavax, una volta iniettato, stimola il sistema immunitario con i piccoli frammenti di proteina e permette lo sviluppo di una memoria immunologica.

Profilo di sicurezza dei vaccini anti-covid19

Una delle più grandi preoccupazioni della popolazione mondiale generata durante la pandemia riguarda proprio il profilo di sicurezza dei vaccini anti-covid19. Oggi, più di 1 miliardo di persone si è sottoposta alla vaccinazione contro il coronavirus, nonostante i dubbi e le incertezze sui possibili danni conseguenti alla vaccinazione. Infatti, la velocità con cui sono stati approvati gli attuali vaccini, ha sollevato non pochi dubbi.

Tuttavia, tutti i medicinali, prima di entrare in commercio, devono ricevere un’autorizzazione che si basa sui risultati raggiunti in fase di sperimentazione. In Europa, l’ente che si occupa dell’approvazione di nuovi medicinali e della loro sorveglianza anche dopo l’immissione in commercio è il PRAC. In Svizzera, invece, la farmacosorveglianza è affidata a Swissmedic.

Questi enti, prima di approvare i farmaci, valutano la documentazione inerente le prove farmaceutiche e le relative sperimentazioni e approvano l’immissione in commercio del farmaco solo se il rapporto tra rischi e benefici è favorevole.

Profilo di sicurezza per i vaccini mRNA

Il vaccino Pfizer/BioNTech è il primo vaccino mRNA ad aver ricevuto l’approvazione, frutto di trial clinici che hanno coinvolto circa 43mila partecipanti, con età superiore ai 16 anni. Durante la fase di sperimentazione, metà delle persone ha ricevuto la dose del vaccino, mentre l’altra metà ha ricevuto una dose placebo. Dai risultati è emerso che il vaccino è sicuro ed efficace per il 95% nella prevenzione dal virus, completando, così, tutti gli obiettivi principali.

La fase di sperimentazione del vaccino Moderna, ha coinvolto più di 30 mila persone, metà delle quali ha ricevuto una dose placebo. Complessivamente, il vaccino Moderna ha mostrato un’efficacia del 94% nel prevenire lo sviluppo della malattia, senza particolari effetti collaterali.

Profilo di sicurezza per i vaccini a vettore virale

I vaccini a vettore virale, differentemente dai vaccini mRNA, hanno mostrato profili di sicurezza e copertura leggermente più bassi, ma comunque validi. In particolare, l’approvazione del vaccino AstraZeneca ha coinvolto oltre 10 mila persone, con età compresa tra i 18 ed i 55 anni. Circa la metà dei partecipanti ha ricevuto due dosi di vaccino, mentre l’altra metà due dosi di placebo. L’efficacia del vaccino è risultata pari all’82,4% per coloro che avevano completato la vaccinazione.

I trial clinici per il vaccino Janssen, invece, hanno previsto la partecipazione di circa 44 mila persone, di cui la metà sottoposta ad una singola dose di vaccino, mentre l’altra metà sottoposta ad una dose placebo. Al termine della sperimentazione, il vaccino Janssen ha dimostrato un’efficacia pari al 67%.

Profilo di sicurezza per i vaccini a vettore proteico

I vaccini a vettore proteico hanno una copertura pari a quella dei vaccini a vettore mRNA. Infatti, durante la fase di sperimentazione, il vaccino Novavax ha dimostrato un’efficacia del 90%. Questa volta, i trial clinici hanno coinvolto circa 45mila partecipanti, che hanno superato brillantemente lo studio.

Tuttavia, l’autorizzazione al commercio per Novavax è pervenuta solamente per il primo ciclo vaccinale. Quindi, coloro che si sottopongono a vaccinazione con Novavax, per completare il ciclo vaccinale, devono sottoporsi a Novavax anche per la seconda dose.

Come sono realizzati i vaccini anti-covid19

I vaccini mRNA non presentano virus inattivati o parzialmente inattivati. Il cuore di questa tecnologia è proprio l’mRNA, una molecola che insegna alle cellule del sistema immunitario a riconoscere il virus. Le molecole di mRNA sono prodotte in laboratorio e racchiuse all’interno di “sacchetti” lipidici che ne facilitano l’assorbimento. Per facilitare la somministrazione delle vescicole, il composto è sospeso in una soluzione fisiologica composta da sali, zuccheri, lipidi e fosfati che garantiscono l’equilibrio e l’integrità di tutti gli elementi. Scorpi di più nella scheda tecnica dei vaccini Pfizer e Moderna.

Contrariamente, i vaccini AstraZeneca e Janssen utilizzano la tecnologia a vettore virale. Questo vuol dire che i vaccini utilizzano adenovirus inattivati e incapaci di replicarsi. In particolare, il vaccino AstraZeneca utilizza un adenovirus tipico degli scimpanzé, mentre il vaccino Janssen utilizza un adenovirus umano di tipo Ad26. Scorpi di più nella scheda tecnica dei vaccini AstraZeneca e Janssen.

Il nuovo vaccino, invece, utilizza una terza tecnologia, definita a vettore proteico. Questi vaccini sono rappresentati da frammenti della proteina Spike, prodotti tramite un particolare virus: il baculovirus. Il baculovirus funziona da vettore, ovvero trasporta all’interno delle cellule, in vitro, le informazioni genetiche per codificare la proteina Spike. Le cellule infette producono e rilasciano al loro esterno i frammenti della proteina Spike. Questi frammenti sono prima estratti e successivamente purificati per poter essere sospesi nella soluzione fisiologica del vaccino prima di essere iniettati. Scopri di più sulle caratteristiche tecniche del vaccino Novavax.

Effetti collaterali dei vaccini anti-covid19

Le differenti tecnologie che caratterizzano i vaccini anti-covid19 permettono di ridurre e contenere gli effetti collaterali nei pazienti che ricevono la vaccinazione. Infatti, la maggior parte degli effetti collaterali sono catalogati come effetti collaterali non gravi e sono da attribuire ai classici sintomi da attivazione del sistema immunitario. Questi eventi si manifestano generalmente entro le 72 ore dalla dose del vaccino e sono facilmente gestiti con farmaci di uso comune. Tra questi vi sono:

  • dolore e arrossamento nella zona dove è stato inoculato il vaccino;
  • ingrossamento dei linfonodi nella zona dove è stato inoculato il vaccino;
  • febbre, debolezza generale e dolori muscolari;
  • capogiri, nausea e vomito.

Tuttavia, anche se raramente, alcuni pazienti riferiscono effetti collaterali gravi. Queste reazioni comprendono reazioni allergiche al farmaco, trombosi, paralisi facciale, infiammazione dei nervi periferici, miocarditi e pericarditi. Va comunque detto che, la frequenza con cui si manifestano le reazioni indesiderate gravi per i vaccini anti-covid19, sono simili a quelle che si manifestano per i vaccini antinfluenzali. Inoltre, gli effetti indesiderati gravi per i vaccini anti-coronavirus sono minori se paragonati ai sintomi dell’infezione.

Assistenza legale e medica gratuita in caso di danni da vaccino

L’Osservatorio Nazionale Amianto, insieme all’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’associazione, offre assistenza legale e medica gratuita in caso di danni da vaccino. Infatti, nonostante l’elevato profilo di sicurezza, le persone vaccinate potrebbero sviluppare effetti collaterali gravi e invalidanti. In questo caso è possibile accedere alle prestazioni economiche previste in caso di danno da vaccino.

Contattaci al numero verde 800 034 294, oppure compila il form per poter essere ricontattato da un pool di medici ed avvocati specializzati.

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