Cisplatino nella cura dei tumori

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Il Cisplatino è uno dei farmaci più efficaci nella terapia dei tumori solidi e viene usato in moltissimi tipi di cancro. In questa scheda tecnica vedremo quale è il suo meccanismo d’azione, le indicazioni terapeutiche ed anche le sue controindicazioni, esamineremo inoltre l’efficacia di questo farmaco e quali sono gli effetti collaterali che può presentare.

Il Cisplatino è un composto inorganico che contiene un metallo pesante, il cis-diamminodicloroplatino(II), e il suo meccanismo d’azione consiste nel legarsi alle basi di Dna per inibirne la sintesi mediante la formazione di legami crociati. Questo farmaco ha anche e proprietà immunosoppressive, antibatteriche e radiosensibilizzanti (può potenziare gli effetti biologici delle radiazioni).

In Italia si contano ogni anno circa 370mila casi di tumore, con oltre 180mila decessi con maggiore prevalenza tra gli uomini. Molte diagnosi riguardano anche i bambini: circa 1.400 nella fascia 0-14 anni e 900 tra i 15 e i 19 anni. Il 50% dei tumori infantili sono linfomi e leucemie; poi ci sono i tumori del sistema nervoso centrale (SNC) e quelli che originano dai tessuti embrionali.

Nel quinquennio 2016-2020 sono state 7.000 circa le nuove diagnosi tra i bambini e 4.000 tra gli adolescenti: si tratta di dati in linea con i cinque anni precedenti, ma con una maggiore aspettativa di vita. Grazie al progresso delle cure si è arrivati a punte di guarigione dell’80%. Come afferma il Rapporto AIOM “I numeri del cancro in Italia 2021”, vanno tuttavia chiariti ancora molti fattori di rischio: i principali indiziati sono le esposizioni ambientali tra il concepimento, e quindi nel periodo della gravidanza, fino ai primi anni di vita.

L’uso del Cisplatino nella chemioterapia

Il Cisplatino è un farmaco largamente usato nella chemioterapia. Può essere usato sia in monoterapia che in associazione. La dose varia a seconda del tipo di malattia primaria e dall’uso combinato o meno. La posologia si applica ad adulti e bambini. In questi ultimi, ad esempio, è utilizzato nella cura dell’epatoblastoma, il tumore del fegato più comune in età pediatrica. Questa neoplasia è tipo embrionale ed è in genere diagnosticata entro i primi 3 anni di vita.

Il Cisplatino si somministra per via endovenosa, goccia a goccia. Il cisplatino penetra rapidamente in tutti i tessuti (ad eccezione del sistema nervoso centrale), con concentrazioni massime in fegato, reni, vescica, muscoli, cute, testicoli, prostata, pancreas e milza.

In monoterapia:

  • singola dose da 50 a 120 mg/m² di superficie corporea ogni 3 – 4 settimane;
  • dosi da 15 a 20 mg/m² al giorno per cinque giorni, ogni 3-4 settimane

In combinazione:

  • dose ridotta: 20 mg/m² o più, ma una volta ogni 3-4 settimane.

I tipi di cancro per i quali può essere usato il Cisplatino sono quelli che interessano, allo stato avanzato o metastatico: testicolo, ovaio, vescica, carcinoma a cellule squamose della testa e del collo, tumori del polmone quali carcinoma polmonare non a piccole cellule e carcinoma polmonare a piccole cellule (microcitoma); epatoblastoma nei bambini in associazione a doxorubicina. Nel carcinoma del collo dell’utero il Cisplatino è indicato in associazione con la radioterapia. Il cisplatino è attivo anche in sarcomi, linfomi, cancro esofageo, cancro della tiroide, neuroblastoma e melanoma maligno, ma al momento ci sono solo dati preliminari.

Somministrazione del Cisplatino, precauzioni

Il personale sanitario addetto alla somministrazione del Cisplatino deve essere adeguatamente addestrato. Trattandosi di un farmaco citotossico infatti può risultare pericoloso.

Evitare il contatto con l’alluminio. Kit per la somministrazione endovenosa, aghi, cateteri e siringhe contenenti questo metallo non devono essere utilizzati con Cisplatino, perché forma un precipitato nero di platino. Controllare sempre l’iniezione prima dell’uso: usare solo se limpida e priva di particelle. Non somministrare prodotto non diluito.

Devono essere inoltre sempre determinati i parametri:

  • renali
  • epatici
  • ematopoietici (numero di globuli rossi, bianchi e piastrine)
  • elettrolitici (calcio, sodio, potassio, magnesio)

Devono essere rilevati prima, durante e dopo la somministrazione. E devono essere ripetuti ogni settimana, per l’intera durata della terapia con Cisplatino.

Gli operatori sanitari devono prestare particolare attenzione nell’uso del Cisplatino. Devono essere usati guanti e tutti i dpi necessari: l’esposizione accidentale al prodotto può causare lesioni cutanee. A contatto con la pelle sono stati osservati formicolio, bruciature e rossore; dopo l’inalazione sono stati osservati dispnea, dolore al torace, irritazione della gola e nausea.

Lo smaltimento dei i materiali utilizzati per la preparazione e la somministrazione deve seguire il protocollo dei rifiuti pericolosi. Deve avvenire in sacchetti di politene con doppia chiusura ed inceneriti a 1100°C.

L’importanza dell’idratazione prima e dopo il trattamento

L’eliminazione del Cisplatino avviene principalmente per via urinaria: nei primi 5 giorni successivi alla terapia si rintraccia nelle urine nella misura del 27-43% della dose somministrata; il Cisplatino è escreto anche nella bile.

Una idratazione adeguata del paziente, allo scopo di indurre una diuresi sufficiente e per prevenire la grave disfunzione renale, deve essere mantenuta da 2-12 ore prima a un minimo di 6 ore dopo la somministrazione di Cisplatino. L’idratazione si effettua mediante somministrazione endovenosa di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%); miscela (1:1) di sodio cloruro 0,9% e glucosio 5%. Un litro di liquidi prima del trattamento e altri 2 litri dopo, alla velocità di 100-200 ml/ora per 6-12 ore (in entrambi in casi).

In caso di diuresi insufficiente o di Cisplatino somminstrato in dosi superiori a 60 mg/m2 di superficie corporea (l’assunzione di liquidi successiva sale a 24 ore), si può indurre diuresi forzata mediante somministrazione di mannitolo o di diuretico.

Controindicazioni per l’uso di Cisplatino

Il Cisplatino è controindicato nei pazienti che presentano:

  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno degli eccipienti;
  • disfunzione renale preesistente;
  • disidratazione;
  • mielosoppressione;
  • alterazione dell’udito preesistente;
  • neuropatia causata dal Cisplatino

Inoltre è controindicato per le donne in allattamento (il farmaco è escreto nel latte materno) e in gravidanza. Si sospetta infatti che il Cisplatino possa essere causa di gravi malformazioni e che possa risultare tossico per il feto. La gravidanza deve essere evitata fino a 6 mesi dopo il trattamento (avvertimento valido per entrambi i sessi). E’ sempre raccomandata una consulenza che preceda il concepimento.

Il Cisplatino può inoltre essere causa di infertilità maschile irreversibile; la raccomandazione è dunque quella che gli uomini che sanno di doversi sottoporre al trattamento con Cisplatino e che desiderano avere figli, si informino sulla crioconservazione dello sperma prima del trattamento.

E’ inoltre controindicata la somministrazione in associazione con vaccini vivi, incluso quello per la febbre gialla: si può avere una reazione vaccinale sistemica con esito fatale. L’uso di vaccini a base di virus vivi, inoltre, non è raccomandato nei tre mesi successivi al termine della terapia con Cisplatino.

Controindicato l’uso anche in associazione con fenitoina in uso profilattico; la fenitoina è il principio attivo usato per il trattamento dell’epilessia e delle crisi convulsive.

Cisplatino effetti collaterali ed indesiderati

Il Cisplaltino può avere effetti collaterali e indesiderati. Essi dipendono dalla dose utilizzata e possono cumularsi. I più frequenti riguardano i disturbi di tipo ematologico, gastrointestinale, uditivo e renale:

  • febbre (molto comune)
  • leucopenia, numero di globuli bianchi al di sotto della norma
  • trombocitopenia, carenza di piastrine nel sangue (rischio aumentato di sanguinamento)
  • anemia, numero di globuli rossi inferiore al range normale
  • (molto comuni) anoressia, nausea, vomito, diarrea: 1-4 ore dopo l’uso di cisplatino
  • compromissione dell’udito
  • flebite o stravaso nell’area di iniezione
  • insufficienza renale
  • iperuricemia, eccesso di acido urico nel sangue (asintomatica o con gotta)
  • tumori benigni
  • leucemia acuta (raro), slegato da età e sesso; la leucemia secondaria è dose-dipendente
  • (molto comune): iponatremia, valore basso di sodio nel sangue
  • neuropatia periferica bilaterale e sensoriale
  • (non comune) ipersensibilità: prurito, eruzioni cutanee, orticaria, eritemi
  • (rari) reazioni anafilattiche, ipotensione, tachicardia, dispnea, broncospasmo, edema del viso
  • (raro): cecità durante la terapia
  • (non comune): alopecia
  • (raro) anemia emolitica positiva al test di Coombs, reversibile interrompendo il Cisplatino
  • (rari): ipocalcemia (basso livello di calcio nel sangue), ipofosfatemia (fosfato basso nel sangue) e ipokaliemia (livello troppo basso di potassio nel sangue) con spasmi muscolari e/o modifiche dell’elettrocardiogramma
  • (raro): ipertensione e infarto miocardico
  • (non comuni): singhiozzo, astenia, malessere

Quali danni può provocare il Cisplatino?

Il Cisplatino è un farmaco citotossico molto potente e può provocare molti danni all’organismo, anche gravi.

  • Nefrotossicità (danni ai reni) cumulativa, che può essere minimizzata con una diuresi di 100 ml/h o superiore. Motivo per il quale è così importante una adeguata idratazione per tutta la durata del trattamento, precedente e anche successiva.

  • Neuropatie gravi e irreversibili: parestesia (alterata sensibilità di arti o altre parti del corpo), areflessia (mancanza assoluta di riflessi), perdita propriocettiva (incapacità del corpo di percepire se stesso) e sensazione di vibrazioni. E’ stata segnalata anche una perdita della funzione motoria.

  • Ototossicità: segnalata nell’intervallo delle alte frequenze (dai 4000 agli 8000Hz) nel 31% dei pazienti trattati con una dose singola di cisplatino da 50mg/m2. Effetto più pronunciato nei bambini e negli anziani. Può essere bilaterale o unilaterale e può diventare più frequente e severa con dosi ripetute. Non è chiaro se sia reversibile.

  • Allergie: segnalate manifestazioni di ipersensibilità e di tipo anafilattico, trattate con antistaminici, adrenalina e/o glucocorticoidi.

  • Cancerogenicità: in rari casi segnalata l’insorgenza di leucemia acuta nell’uomo, coincisa con l’uso di ad altri agenti leucemogenici. La carcinogenesi è possibile ma non è stata dimostrata.

Chemioterapia, gli altri farmaci che possono essere usati

La chemioterapia può essere adiuvante o neoadiuvante. La scelta del farmaco avviene di solito in base al tipo di tumore e con un preciso scopo: ridurre il tumore prima della chirurgia, oppure potenziare gli effetti in seguito all’intervento (eliminando eventuali residui tumorali lasciati dal bisturi).

Oltre al Cisplatino, possono essere usati: GemcitabinaNintedanibPemetrexedTrametinib, Taxolo; AlectinibBrigatinibCarboplatinoCeritinib; EtoposideOsimertinibVinorelbina.

Difendersi dai tumori con la prevenzione

La prevenzione primaria è l’arma più efficace che abbiamo a disposizione per difenderci dai tumori. Uno stile di vita sano, una quotidianità vissuta in un ambiente salubre, sono le chiavi per mantenersi in salute. E la chiave per mantenere un ambiente sano intorno a noi sta in un nuovo modo di vedere approcciarci al mondo, mediante una economia e una produzione che sia sempre più sostenibile e meno inquinante. E laddove ci sia già inquinamento, non esitare sulla bonifica dei luoghi, come invece dopo decenni ancora accade in Italia con lo scandalo dell’amianto. Un tema sul quale è spesso intervenuto l’avv. Ezio Bonanni in veste istituzionale, anche nei recenti incontri come il convegno ANT di Bologna (10/02/2022), il colloquio con il sottosegretario alla Salute on. Costa (15/03/2022) e nell’appuntamento “Sport Salute e Sostenibilità” presso il Coni (22/02/2022).

Con la prevenzione secondaria ci proteggiamo invece attraverso un monitoraggio costante: l’adesione a programmi di screening per le malattie e per i tumori può favorire la diagnosi precoce, che in molti casi è la discriminante per la sopravvivenza di una persona. La prevenzione terziaria ci aiuta a far tutelarci nei nostri diritti.

Ottenere consulenza gratuita per Cisplatino

Se vuoi puoi richiedere assistenza all’Osservatorio Vittime del Dovere APS. L’associazione pone infatti grande importanza sull’aspetto della prevenzione e dell’informazione, tanto che ha voluto creare questo spazio informativo con la testata giornalistica “Diritto alla Salute”.

L’informazione corretta fa parte della prevenzione ed è necessario avere un punto di riferimento per orientarsi al meglio nei meandri della burocrazia e dei fitti protocolli sanitari ai quali si può andare incontro quando si scopre di avere una patologia. Naturalmente quanto riceverai non sarà un parere sostitutivo del tuo medico curante, perché il rapporto medico-paziente è molto rispettato dall’associazione e va inteso come prevalente rispetto qualunque altro. L’Osservatorio invece vuole offrirsi come guida e come strumento di orientamento per pazienti e familiari.

Puoi ottenere una consulenza gratuita scritta, di tipo sanitario e legale, in qualunque momento. Per averla ti basterà compilare il formulario che trovi di seguito, o contattare i numeri riportati in calce.

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