Energia rinnovabile: le fonti alternative meno conosciute

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L’energia rinnovabile è una fonte di energia inesauribile. Si tratta di un tipo di energia proveniente da fonti naturali che tendono a rinnovarsi nel tempo e che quindi si trovano in abbondanza sul Pianeta. Le energie rinnovabili sono considerate un’alternativa sostenibile alle fonti tradizionali come il petrolio e il carbone. Esse infatti non inquinano come i combustibili fossili, non provocano emissioni nocive che vanno a contribuire all’inquinamento dell’aria.

L’energia solare è senza dubbio la più conosciuta tra le rinnovabili; poi c’è l’energia eolica, ossia quella alimentata dalla forza del vento; l’energia idroelettrica, derivante dalle acqua. E ancora: la biomassa è una fonte di energia che deriva da piante, rifiuti organici, ecc; infine energia geotermica, che sfrutta il calore proveniente dal sottosuolo.

L’Osservatorio Vittime del Dovere e l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, associazioni presiedute dall’avv. Ezio Bonanni, si occupano di tutela ambientale e di diritto alla salute. Non possono infatti esistere, queste tutele, l’una senza l’altra. La promozione della transizione ecologica è uno degli impegni che si prefiggono le associazioni. Chiama l’800.034.294 per ulteriori informazioni e assistenza. La consulenza è gratuita.

Le fonti di energia rinnovabile meno conosciute

Ogni fonte di energia rinnovabile presenta vantaggi ed anche svantaggi, a seconda della posizione e intensità in un dato luogo. L’efficacia infatti può variare in base alle condizioni geografiche, climatiche ed economiche di ciascuna determinata regione. Un’integrazione tra le diverse fonti è auspicabile perché può contribuire a creare un mix energetico più sostenibile e vario.

Tra le fonti di energia rinnovabile meno conosciute, troviamo:

  • l’energia delle microalghe: si tratta di organismi fotosintetici microscopici che vivono nei mari, fiumi e laghi. Possono essere utilizzate, attraverso processi di fotosintesi, per produrre biocarburanti che possono essere utilizzati come sostituti dei combustibili fossili;
  • l’energia aerotermica, che sfrutta la differenza di temperatura tra l’aria esterna e l’aria interna per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici, utilizzando pompe di calore; lo sfruttamento di tale differenza tra le acque superficiali calde e le acque profonde più fredde degli oceani , invece determina l’energia termica degli oceani (OTEC);
  • l’energia osmotica, che sfrutta la differenza di concentrazione di salinità tra l’acqua dolce e l’acqua salata per produrre energia attraverso il passaggio in membrane semipermeabili;
  • l’energia delle correnti marine: simile all’energia delle maree, questa fonte sfrutta l’energia cinetica delle correnti marine utilizzando turbine subacquee o dispositivi galleggianti per catturare l’energia da convertire ed immettere in rete.

Regno Unito e Canada sono tra i primi Paesi a sperimentare lo sfruttamento dell’energia delle correnti marine. Il MeyGen, situato nelle acque del Pentland Firth (UK), prevede l’installazione di turbine subacquee per catturare l’energia delle correnti marine. In Canada, il progetto Fundy Ocean Research Centre for Energy (FORCE) al largo della costa della Nuova Scozia sta estraendo energia dalle correnti marine.

L’energia proveniente dal mare: le maree e le onde

Oltre all’energia proveniente dalle microalghe, fonte meno conosciuta, ci sono anche altre forme di energia possibili derivanti dal mare. Si tratta dell’energia delle maree e dell’energia delle onde.

L’energia delle maree, nota anche come energia mareomotrice, si ottiene sfruttando il movimento delle maree oceaniche. Canada, Francia e Corea del Sud stanno sperimentando forme di sfruttamento di questo tipo di energia rinnovabile, che deriva dall’interazione gravitazionale tra la Terra, la Luna e il Sole. Tale interazione provoca variazioni periodiche nell’altezza del livello del mare. Il processo che sfrutta questo tipo di energia avviene attraverso la costruzione di dighe, barriere o turbine posizionate in aree in cui la variazione delle maree è particolarmente potente. Quando l’acqua si muove, viene convogliata attraverso turbine che generano energia elettrica. Un aspetto interessante è la prevedibilità delle maree, il che le rende una fonte di energia molto affidabile.

L’energia delle onde si basa invece sullo sfruttamento dell’energia cinetica delle onde oceaniche. Portogallo, Regno Unito e USA sono tra i Paesi sperimentatori di questo tipo di energia.

Questa fonte energetica deriva principalmente dalla forza del vento che soffia sulla superficie dell’oceano, creando onde la cui energia può essere catturata e convertita in energia utilizzabile. Si può catturare attraverso dispositivi oscillanti, ancorati al fondo dell’oceano; o tramite dispositivi galleggianti, che si muovono verticalmente. Entrambi i dispositivi sono collegati a pompe o generatori che convertono l’energia meccanica in energia elettrica. In alternativa si possono usare dei tubi ondulatori, che utilizzano il movimento dell’acqua per generare energia. L’acqua che entra nei tubi durante il picco dell’onda solleva una massa che poi cade durante il crollo dell’onda, generando così energia.

Le energie rinnovabili più diffuse: eolico e solare

L’energia eolica si ottiene dall’energia cinetica del vento, che può essere catturata e convertita in energia elettrica mediante l’uso di turbine eoliche oppure i più classici mulini a vento. Il movimento rotatorio delle pale si trasforma in energia elettrica tramite un generatore.

L’energia solare proviene invece dal Sole. Questa energia può essere catturata dai pannelli solari fotovoltaici per produrre energia riutilizzabile o per produrre calore tramite collettori solari termici.

L’altra energia rinnovabile: idroelettrico e biomasse

L’energia idroelettrica sfrutta la forza dell’acqua in movimento. Si ottiene da fiumi, cascate o dighe. L’energia viene catturata attraverso turbine idrauliche collocate lungo il percorso dell’acqua. Quando l’acqua passa attraverso di esse, mette in movimento delle pale, generando energia meccanica. Quest’ultima viene poi convertita in energia elettrica da appositi generatori.

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Una centrale biogas

La biomassa è una fonte di energia che si ottiene dalle materie organiche di origine vegetale o animale: legno, residui agricoli, scarti alimentari, rifiuti organici, sono tra i principali componenti. La biomassa può essere utilizzata per produrre calore, elettricità o biocarburanti. Si può ottenere l’energia attraverso diversi processi di conversione: la combustione diretta (es. legno), la gassificazione, la fermentazione e la digestione anaerobica (la decomposizione della biomassa da parte di batteri in assenza di ossigeno, che produce biogas).

Assistenza per fonti di energia rinnovabile e tutela della salute

Esattamente come avviene per l’amianto, non esiste diritto alla salute senza tutela ambientale. La molteplicità dei siti ancora oggi contaminati, nonostante il divieto del ’92 sull’amianto, mette a rischio la salute di tutti coloro che vi sono esposti.

L’OVD e l’ONA lottano da sempre occupano la tutela della salute delle persone, anche in ambito lavorativo. Si battono per la prevenzione, che si ottiene soprattutto attraverso le bonifiche dei luoghi (prevenzione primaria), oltre che con i controlli medici (prevenzione secondaria) e l’assistenza legale (prevenzione terziaria).

Per informazioni e assistenza è possibile chiamare il numero verde gratuito 800.034.294 oppure compilare il form di seguito.

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