Inquinamento termico, cause e rimedi

inquinamento termico

L’inquinamento termico è un aumento anomalo delle temperature in un’area specifica, causato soprattutto da attività umane, che comporta il rilascio di sostanze inquinanti in grado di produrre cambiamenti nell’equilibrio termico dell’ambiente. L’impatto è significativo sull’ecosistema circostante e sulle condizioni di vita degli organismi che vi abitano.

L’Osservatorio Vittime del Dovere e l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) da anni lottano per la tutela dell’ambiente e della salute. I due temi sono infatti strettamente collegati. Con il loro presidente, avv. Ezio Bonanni, assistono e difendono le vittime di inquinamento e dell’esposizione a sostanze nocive come l’amianto, in tutte le sedi. L’avv. Bonanni è anche l’autore del Libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed.2022 e la lotta per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto è quotidiana. Per ottenere una consulenza gratuita su questi temi, chiama il numero verde 800.034.294.

Le principali cause dell’inquinamento termico

Tra le principali cause di inquinamento termico troviamo l’inquinamento atmosferico in generale. Esso è dovuto alle emissioni di inquinanti atmosferici provenienti da veicoli, industrie e altre fonti che possono contribuire all’assorbimento di calore e all’aumento delle temperature. L’emissione di gas serra come anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e ossidi di azoto (NOx) contribuisce all’accumulo di calore nell’atmosfera, intensificando l’effetto serra. Particelle sospese nell’aria, come aerosol e particolato fine, inoltre, possono influenzare l’assorbimento e la riflessione della radiazione solare, contribuendo agli effetti dell’inquinamento termico.

Anche gli scarichi termici di alcune industrie che rilasciano acqua o gas surriscaldati nell’ambiente circostante, contribuiscono all’aumento delle temperature dell’acqua e dell’aria. L’accumulo di calore può infatti contribuire alla formazione di smog, con impatti sulla qualità dell’aria e sulla salute respiratoria. A correre i rischi di salute maggiori sono specialmente le persone anziane, i bambini e coloro che hanno condizioni di salute precarie preesistenti.

Il fenomeno dell’effetto isola di calore urbano

L’effetto isola di calore urbano (UHI) si verifica quando nelle aree urbane si registrano temperature più elevate rispetto alle aree circostanti. Ciò è dovuto principalmente a causa dell’accumulo di calore dovuto a pavimentazioni, edifici, e attività antropiche.

La crescita delle aree urbane porta alla sostituzione di superfici naturali con pavimentazioni e strutture artificiali, che assorbono e rilasciano calore più efficacemente rispetto alle superfici naturali. Ciò crea condizioni di temperatura più elevate nelle aree urbane rispetto alle zone circostanti.

Anche altre modifiche nell’uso del suolo possono rientrare tra le cause di inquinamento termico. La deforestazione ad esempio, che riguarda la rimozione massiccia di boschi e foreste, riduce la capacità dell’ambiente di mitigare il calore attraverso la fotosintesi e l’evaporazione. In questo modo si determina un aumento delle temperature.

L’espansione urbana o la conversione di terre agricole, invece, possono influenzare il bilancio energetico. Ad esempio, la sostituzione di terreni naturali con superfici come l’asfalto, può aumentare l’assorbimento di calore. Ed allo stesso tempo, la rimozione di alberi e di altra vegetazione per fare spazio a edifici e strade riduce l’ombra e l’evaporazione; la presenza di alberi infatti aiuterebbe a raffreddare l’ambiente. Le attività quotidiane come il traffico veicolare, l’industria e il riscaldamento urbano generano inoltre calore aggiuntivo. La stessa disposizione e densità del reticolo stradale, nonché la presenza di edifici alti, possono influenzare negativamente il clima dei centri urbani; potrebbero infatti ostacolare la circolazione dell’aria e favorire la trattenuta del calore quando eccessivamente concentrati.

Per mitigare l’effetto isola di calore urbano, le città possono adottare diverse strategie. Ad esempio possono decidere di aumentare le aree verdi, possono avviare una pianificazione urbana sostenibili e promuovere l’uso di materiali riflettenti; oltre a promuovere pratiche di costruzione eco-sostenibili.

Impatto dell’inquinamento termico sulla biodiversità

Gli scarichi industriali o urbani possono aumentare la temperatura dell’acqua nei corpi idrici, influenzando la fauna acquatica e le comunità biologiche. L’aumento delle temperature dell’acqua, inoltre, può portare a una diminuzione dell’ossigeno disciolto e influenzare la qualità dell’acqua.

L’inquinamento termico può alterare gli schemi di migrazione, i cicli riproduttivi e altri comportamenti degli organismi e può rappresentare una minaccia per le specie sensibili. Il calore eccessivo può inoltre mettere a rischio il benessere degli animali da fattoria, influenzando la produzione di latte e carne.

Temperature eccessivamente elevate possono infine influenzare negativamente la coltivazione di alcune colture, con impatti sulla resa e sulla qualità dei raccolti. Temperature eccessive possono danneggiare l’ambiente anche a causa degli incendi che possono svilupparsi più facilmente in determinate condizioni.

Inquinamento termico e riscaldamento globale

L’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O) sono gas naturalmente presenti nell’atmosfera, ma sono anche generati dalle attività umane. La CO2, ad esempio, è prodotta naturalmente dagli animali durante la respirazione ed attraverso la scomposizione della biomassa. La CO2 rappresenta circa l’80% del volume di tutte le emissioni di gas serra nell’UE. I trasporti sono responsabili di quasi il 30% delle emissioni totali, di cui il 72% proviene dal trasporto su strada.

I gas fluorurati a effetto serra sono invece il tipo più potente e persistente di gas emessi dalle attività umane ed in particolare dall’industria; essi sono in grado di produrre un effetto serra di gran lunga maggiore della CO2. Inclusi in questo tipo sono idrofluorocarburi (HFC), (perfluorocarburi), esafluoruro di zolfo (SF6) e trifluoruro di azoto (NF3). In Europa rappresentano solo il 2,5% circa delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE. Tuttavia, anche se vengono emesse in quantità minori, intrappolano il calore in modo molto più efficace della CO2.

Consulenza gratuita per inquinamento e tutela della salute

Puoi ottenere una consulenza gratuita per inquinamento e, più in generale per la tutela della salute semplicemente contattando l’ONA e l’OVD al numero verde 800.034.294 oppure scrivendo su whatsapp. Puoi anche compilare il form lasciando i tuoi dati per essere richiamato.

L’inquinamento dell’ambiente può provocare gravissimi problemi di salute per uomo e animali; gli ecosistemi possono subire modifiche permanenti e ciò può contribuire ad una progressiva perdita di biodiversità.

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