Curare il cancro: protocolli di cura e tumori

come curare il cancro

Grazie all’eccellente lavoro svolto dai ricercatori, curare il cancro diventa sempre più una realtà. Nel 2021, solo in Italia sono state stimate circa 377mila nuove diagnosi di tumore, di cui 195mila sono uomini e 182mila sono le donne. Considerando la recente pandemia da Covid19 i dati riguardanti i nuovi casi di tumore saranno sicuramente falsificati. Infatti, nel pieno dell’emergenza Covid19, la popolazione mondiale ha maturato la necessità di adottare misure di protezione e prevenzione per la salvaguardia del diritto alla salute. Quest’ultimo venuto meno negli ultimi due anni.

In particolar modo, l’Osservatorio Nazionale Amianto ha ribadito più volte l’importanza e la necessità di investire fondi economici in programmi di prevenzione e ricerca per la lotta contro il cancro. Supportando la ricerca, ribadisce l’Osservatorio, il cancro non è più un temibile nemico, ma una malattia da sconfiggere. Così, nei prossimi paragrafi affronteremo tutti gli aspetti del cancro e discuteremo dei protocolli di cura attualmente approvati per curare il cancro.

Conosciamo il cancro: caratteristica e biologia dei tumori

L’emivita delle cellule del nostro corpo è regolata e scandita da un orologio biologico che determina le varie fasi del ciclo cellulare. In questo modo, le cellule e i tessuti sono continuamente rigenerati e le cellule invecchiate sono sostituite dalle nuove cellule. Questo equilibrio, definito omeostasi tissutale, viene meno in presenza di un tumore.

I tumori sono patologie mortali che insorgono in seguito a mutazioni che si verificano all’interno di una singola cellula. Queste mutazioni sono responsabili dei cambiamenti a livello comportamentale e regolazione del ciclo cellulare. Più precisamente il termine “tumore” sta ad indicare un rigonfiamento dovuto alla formazione di una massa cellulare, le cui dimensioni possono essere anche molto diverse tra loro. Infatti, le cellule cancerose, moltiplicandosi velocemente, si ammassano le une alle altre prima di invadere i tessuti circostanti.

Caratteristiche comuni e non dei vari profili tumorali

Sebbene siano state individuate più di 200 forme di tumore, la maggior parte dei tumori condivide comportamenti e meccanismi simili di formazione. Queste somiglianze sono la diretta conseguenza delle mutazioni cellulari che si verificano in una cellula e che vengono ereditate dalla progenie cellulare. Le mutazioni possono riguardare l’attivazione di geni oncogeni o inattivazione degli oncosoppressori che promuovono la crescita tumorale, malfunzionamento dei meccanismi di riparazione del DNA, acquisizione dei meccanismi di auto-proliferazione, etc. Prendono il nome di “hallmarkers“, che tradotto vuol dire proprio “segni distintivi”, i comportamenti delle cellule tumorali che possono essere riassunti in:

  • proliferazione incontrollata;
  • evasione del sistema di sorveglianza;
  • invasione tissutale e metastasi;
  • acquisizione dell’immortalità;
  • induzione dell’angiogenesi;
  • resistenza ai segnali di morte.

UN’altra caratteristica è rappresentata dalla crescita del tumore. Le cellule si moltiplicano in maniera esponenziale, quindi l’accrescimento della massa tumorale è progressiva. Infatti, durante lo stadio iniziale la massa tumorale si accresce lentamente, per poi accelerare nelle fasi più avanzate fino a sviluppare le metastasi. Le cellule tumorali che si staccano dalla massa tumorale, tramite il circolo linfatico e/o ematico, raggiugono potenzialmente tutti gli organi del corpo.

Classificazione dei tumori maligni e benigni

La prima grande distinzione dei tumori riguarda i tumori benigni e i tumori maligni. I tumori benigni sono così definiti perché non possiedono la capacità di sviluppare metastasi, a differenza dei tumori maligni, e non hanno la tendenza di invadere i tessuti circostanti. Tuttavia, anche se classificati come benigni, tutti i tumori necessitano di essere trattati e sorvegliati con massima attenzione per non compromettere lo stato di salute della persona.

Un’altra grande distinzione può esser fatta per i tumori solidi ed i tumori del sangue. Sono definiti tumori solidi tutti quei tumori che si formano a livello di organi e tessuti, caratterizzati da una massa solida di cellule. Diversamente, i tumori del sangue si caratterizzano per la presenza di cellule neoplastiche libere nel torrente circolatorio. Infine, è possibile suddividere il cancro anche in base alla cellula da cui origina. Ad esempio:

  • i carcinomi: originano dalle cellule della pelle o dei tessuti che rivestono gli organi interni;
  • i sarcomi: originano dalle cellule dei tessuti connettivi o di supporto come ossa, cartilagine, grasso, muscoli o vasi sanguigni;
  • le leucemie: originano dalle cellule del sangue o del sistema linfatico;
  • i linfomi e mielomi: originano dalle cellule del sistema linfatico, e quindi immunitario;
  • i tumori del cervello e del midollo spinale: originano dalle cellule del sistema nervoso centrale.

Come curare il cancro: i protocolli terapeutici

L’oncologia è una branca della medicina in continuo aggiornamento, che si occupa di studiare i tumori e di trovare cure che ne permettono la completa guarigione. Oggi esistono diversi protocolli di cura che permettono di curare il cancro, più o meno efficaci per le varie forme di tumore che riuniscono il lavoro sinergico di differenti figure professionali. Infatti, collaborano nel mondo oncologi chirurghi, radioterapisti, anatomopatologi, il personale di laboratorio e riabilitativo. Anche le figure professionali non mediche sono di fondamentale importanza. Tra queste spiccano: i farmacisti, gli psicologi, i fisici sanitari, i biologi/chimici, dietisti, fisioterapisti, etc.

L’obiettivo dei protocolli terapeutici è quello di eliminare completamente la malattia e di guarire il paziente. Tuttavia, il raggiungimento di questo obiettivo è favorito dalla diagnosi di una neoplasia in stadio iniziale. Quando la patologia è più nella sua fase iniziale, allora i protocolli di cura mirano ad alleviare i sintomi, a prolungare la sopravvivenza e a migliorare la qualità di vita del malato.

La chirurgia per curare varie forme di cancro

Il trattamento chirurgico rappresenta il protocollo di cura più antico per la cura dei tumori. Si basa sull’assunzione di farmaci citotossici in grado di uccidere le cellule con elevato tasso di replicazione. Questi farmaci sono di origine sintetica e possono essere sintetizzati esclusivamente in laboratorio. La possibilità di eradicare i tumori tramite la somministrazione di farmaci antineoplastici è stata scoperta durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i passeggeri di una nave morirono per insufficienza di globuli bianchi. Tale condizione si è verificata in seguito all’inalazione di fumi e gas liberati dall’esplosione di bombe presenti sulla nave. 

Ad oggi rappresenta la migliore garanzia di guarigione per la maggior parte dei pazienti con tumori solidi. La chemioterapia è il trattamento standard per i tumori che si trovano in uno stadio avanzato e non possono essere asportati tramite la chirurgia. Ad esempio, i destinatari della chemioterapia sono le persone che ricevono una diagnosi tardiva di mesotelioma, un tumore aggressivo che insorge in seguito all’esposizione ad amianto.

La radioterapia per curare il cancro

La radioterapia, come la chemioterapia e l’operazione chirurgica, rappresenta il protocollo di cura maggiormente applicato per curare il cancro di tipo solido. Questo protocollo utilizza radiazioni ad elevata energia che comportano la rottura dei filamenti di DNA delle cellule in rapida divisione. I danni che si verificano a livello del patrimonio genetico determinano la rottura della membrana cellulare e di conseguenza la morte della cellula. L’enorme vantaggio di questo protocollo di cura è rappresentato dal fatto che le radiazioni ionizzanti vengono convogliate direttamente sulla massa tumorale e non altrove.

La radioterapia restituisce buoni risultati quando la massa tumorale è localizzata e non presenta metastasi. Il protocollo terapeutico può essere applicato da solo o associato alla rimozione chirurgica o al trattamento chemioterapico. Quando il tumore si trova in stadio avanzato, radioterapia a scopo palliativo viene somministrata con lo scopo di alleviare le sofferenze al paziente e per migliorare la qualità di vita.

Terapia immunologica per la lotta contro il cancro

L’immunoterapia rappresenta una delle ultime frontiere per la lotta contro il cancro. Si basa sulla capacità del sistema immunitario di sconfiggere le cellule tumorali, che differiscono dalle cellule sane del nostro organismo per le molecole che esprimono in superficie e per il loro comportamento biologico. Queste cellule, normalmente, sono riconosciute come cellule estranee al nostro organismo che, in condizioni normali, mette in atto le difese per eliminarle. Tuttavia, può accadere che il sistema immunitario non sia in grado di riconoscere queste cellule o che le cellule tumorali eludono il sistema di sorveglianza.

Grazie ad alcune tecniche, come l’utilizzo di citochine, anticorpi monoclonali e svariati tipi di vaccini anti-tumorali, il sistema immunitario riconosce il cancro e lo elimina. Ancora una volta, però, si tratta di un protocollo di cura risolutivo per i tumori solidi e non per i tumori del sangue, tranne in rarissimi casi. Approfondisci di più sull’immunoterapia per curare il cancro.

Terapia endocrina per curare i tumori solidi

Il protocollo di cura tramite la terapia endocrina si basa sull’assunzione di farmaci ormonali in grado di interferire con i meccanismi di crescita cellulare. I farmaci ormonali possiedono un ottimo profilo di tollerabilità, paragonabile a quello degli anticorpi monoclonali utilizzati nell’immunoterapia. Infatti, gli ormoni vengono somministrati anche per lungo tempo, garantendo la sicurezza del paziente mediante rigidi programmi di sorveglianza.

I farmaci ormonali prendono di mira i recettori ormonali espressi dalle cellule del tumore. Questi recettori permettono al tumore di ricevere segnali di sopravvivenza e divisione cellulare. Ad esempio, nel carcinoma mammario, l’espressione di particolari recettori ormonali sulla superficie delle cellule permette di predire la risposta al trattamento. Il protocollo permette di ridurre sensibilmente il rischio di sviluppare recidive o di ridimensionare la massa tumorale prima di un intervento chirurgico.

Terapia loco-regionale per curare i tumori

Le terapie loco-regionali sono particolari protocolli che permettono di curare il cancro. Il trattamento, associato alla chirurgia, chemioterapia e radioterapia in presenza di tumori in stadio avanzato e metastatici permette di ottenere benefici. Più precisamente, si tratta di protocolli che si avvalgono di differenti tecniche complesse, caratterizzate tutte da un’azione in loco, ovvero nel sito del tumore. Tra queste:

  • ipertemia antiblastica, una tecnica che espone la massa tumorale ad un range di temperatura tra i 41°C ed i 47°C. L’aumento delle temperature aumenta gli effetti citotossici di alcuni farmaci, migliorando l’eradicazione del tumore. L’esposizione al calore si verifica mediante delle piastre, sonde, aghi o radiazioni elettromagnetiche, in associazione a trattamenti come chemioterapia e radioterapia;
  • crioterapia, una tecnica che, contrariamente all’ipertermia antiblastica, prevede una riduzione della temperatura (fino a –196 °C) a livello del tumore. La crioterapia si realizza con la somministrazione di azoto liquido nella zona del tumore, provocando la distruzione della lesione neoplastica;
  • alcolizzazione, consiste nell’iniezione sottocutanea di etanolo sterile al 95% per causare una necrosi coagulativa direttamente a livello delle cellule neoplastiche. Questa pratica è utilizzata per curare i tumori del fegato e rappresenta un trattamento antineoplastico mini-invasivo.
  • chemioembolizzazione, è una tecnica utilizzata per la cura dei tumori del fegato, quando si trovano in uno stadio primitivo. Il protocollo prevede la somministrazione di farmaci direttamente a livello del sito tumorale impedendo la formazione di nuovi vasi sanguigni, che alimenterebbero le cellule del tumore. Questo protocollo è particolarmente idoneo per i tumori del fegato dato che sono organi caratterizzati da una particolare rete sanguigna.

Assistenza legale e medica gratuita per i tumori

Grazie ad un gran numero di protocolli di cura, sempre più persone affette da neoplasia possono ottenere enormi benefici e guarire dalla malattia. Tuttavia, l’applicabilità di questi protocolli di cura dipendono dallo stadio della malattia. Per questo motivo, per aumentare il successo della terapia e per raggiungere benefici maggiori, è fondamentale diagnosticare le differenti patologie in uno stadio iniziale.

In Italia abbiamo ancora un livello troppo basso di educazione sanitaria ed educazione alla salute. Per questo motivo dobbiamo investire fondi economici per aumentare la consapevolezza delle patologie e implementare i programmi di screening. Solo in questo modo sarà possibile diagnosticare un numero sempre maggiore di tumori in fase precoce da curare.

Osservatorio Nazionale Amianto per la lotta contro il cancro

L’Osservatorio Nazionale Amianto, coordinato dal Presidente Avv. Ezio Bonanni, è particolarmente attivo nella lotta contro il cancro. Da anni sostengono le vittime di terribili cancerogeni, come l’amianto, che causano tumori particolarmente aggressivi, come il mesotelioma. Per questo motivo, è attivo uno sportello online dove le vittime primarie ed i loro familiari possono rivolgersi per ricevere assistenza medica e legale gratuita. Chiamando il numero verde 800 034 294 sarà possibile mettersi in contatto con un pool di specialisti, in grado di rispondere a tutte le vostre domande.

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