Decreto Balduzzi: cosa dice e punti fondamentali

Decreto Balduzzi

Il decreto Balduzzi, conosciuto anche come decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 è una norma di riforma della sanità, decreto convertito in legge l’8 novembre 2012, n. 189. In questa guida scopriamo quali sono i punti salienti di questa riforma della sanità italiana.

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Decreto Balduzzi: cos’è e cosa dice il decreto-legge

Il Decreto-legge Balduzzi prende il nome dal Ministro della Sanità del Governo Monti. Esso rappresenta la rivisitazione e correzione del ddl Fazio, dal nome del ministro della sanità Ferruccio Fazio, approvato nel 2010 dal Governo Berlusconi.

In sintesi il decreto Balduzzi ha riguardato la riorganizzazione dei servizi sanitari in Italia e la regolamentazione dell’attività medica e scientifica. Tocca inoltre argomenti che vanno dall’organizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale alla ricerca in ambito sanitario, passando per ludopatie e limitazioni nella vendita dei tabacchi.

Inoltre norma anche l’edilizia ospedaliera e i certificati per l’attività sportiva amatoriale.

Qui trovate il testo integrale del decreto Balduzzi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

I punti salienti del Decreto Balduzzi in sintesi: quali sono?

In sintesi riportiamo i principali punti salienti del decreto legge:

  1. Cure primarie: le cure primarie vengono riorganizzate con l’obiettivo di favorire il coordinamento tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali. Questo perché mira alla decongestione ospedaliera, al potenziamento dell’assistenza territoriale. L’uso di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) ha lo scopo di favorire l’integrazione delle cure.
  2. Intramoenia: le aziende sanitarie devono effettuare una ricognizione definitiva degli spazi disponibili per l’attività libero-professionale. Si implementa un sistema informatico speciale per l’utilizzo di spazi presso strutture sanitarie esterne e per tracciare i pagamenti.
  3. Medicina difensiva: valutazione della conformità alle linee guida e alle buone pratiche per individuare la responsabilità medica. Si istituisce un Fondo finanziato dai professionisti e dalle assicurazioni per garantire coperture assicurative.
  4. Direttori generali e primari: le nomine dei direttori generali del Servizio Sanitario Regionale (SSR) seguono una nuova disciplina basata sul merito. Le Regioni devono attingere a un elenco regionale di idonei. Per i primari, viene introdotta una procedura selettiva affidata a primari di discipline diverse.
  5. Livelli Essenziali di Assistenza (LEA): inoltre vengono aggiornati, includendo nuove patologie emergenti come le malattie croniche, le malattie rare e la ludopatia.

Altri punti salienti del decreto Balduzzi in sintesi

  1. Certificati per attività sportiva amatoriale: vengono definite linee guida per certificazioni mediche nell’ambito dell’attività sportiva amatoriale. Si promuove l’uso di defibrillatori semi-automatici nelle società sportive.
  2. Sicurezza alimentare e sanità veterinaria: obbligo di avviso ai consumatori sui rischi del consumo di latte crudo e pesce crudo. Vietata la somministrazione di latte crudo e crema cruda nella ristorazione collettiva. Previste sanzioni per le Regioni in ritardo nei programmi di contrasto alle malattie infettive degli animali.
  3. Edilizia ospedaliera: miglioramento delle norme sul partenariato pubblico-privato per l’edilizia sanitaria. Introduzione di misure per l’adeguamento antincendio delle strutture sanitarie.
  4. Migrazioni e povertà: interventi interregionali per affrontare situazioni di disagio sanitario legate alla povertà e ai fenomeni migratori.
  5. Assistenza al personale marittimo: completamento del trasferimento delle competenze per l’assistenza ai marittimi e al personale dell’aviazione civile alle Regioni.

Altri punti salienti: tabacco, ludopatie, farmaci e ricerca

  1. Vendita di tabacco: vieta la vendita di prodotti da fumo ai minori di 18 anni e introduce sanzioni più severe. I distributori automatici devono essere dotati di un sistema automatico di verifica dell’età degli acquirenti.
  2. Ludopatie: disposizioni per limitare la pubblicità dei giochi d’azzardo, esplicitare le probabilità di vincita e vietare l’accesso dei minori alle sale gioco.
  3. Farmaci: misure per garantire l’accesso tempestivo a farmaci innovativi rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Aggiornamento del Prontuario farmaceutico nazionale, sperimentazione di nuove modalità di confezionamento dei farmaci per ridurre gli sprechi.
  4. Ricerca sanitaria: nuove regole per il riconoscimento e la conferma degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.

La riforma delle cure primarie secondo il Decreto Balduzzi nel dettaglio

L’art 1 del decreto legge ridefinisce l’assistenza territoriale con l’introduzione degli ambulatori H24 dotati di medici e infermieri. Le regioni organizzano l’assistenza primaria attraverso aggregazioni funzionali territoriali (AFT) e unità complesse di cure primarie (UCCP), che coordinano e integrano medici, altre figure professionali, infermieri, ostetriche, tecniche, riabilitazione, prevenzione e servizi sociali.

Le unità complesse operano in reti di poliambulatori territoriali aperti al pubblico durante tutta la giornata, con coordinamento telematico con strutture ospedaliere.

Le AFT e le UCCP erogano assistenza primaria attraverso personale convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con la possibilità di includere personale dipendente del SSN nelle stesse strutture.

Ruolo dei medici di medicina generale secondo il decreto

Per i medici di medicina generale, viene istituito il ruolo unico, disciplinato dalla convenzione nazionale, mantenendo livelli retributivi specifici. Le attività e le funzioni sono individuate tra quelle previste nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nei limiti delle risorse del SSN.

Gli accordi collettivi nazionali devono essere adeguati entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, con accordi regionali attuativi entro i successivi 90 giorni. Il Ministro della Salute, in concerto con il Ministro dell’Economia e consultando Regioni e Sindacati, emana disposizioni per l’attuazione transitoria dopo questo termine.

Mobilità del personale delle aziende sanitarie: come funziona?

Le regioni possono attuare processi di mobilità del personale dipendente dalle aziende sanitarie per riorganizzare la rete assistenziale.

Ciò avviene previo confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi nazionali, con la possibilità di ricollocare il personale presso altre aziende sanitarie della regione, anche al di fuori dell’ambito provinciale.

Responsabilità professionale e medicina difensiva: come funziona?


L’art 3 del decreto-legge Balduzzi afferma che l’esercente delle professioni sanitarie che si attiene a linee guida e a buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale risponde dei danni solo in caso di dolo o colpa grave.

Arriva l’obbligo di copertura assicurativa con un Fondo ad hoc per alcune categorie a rischio professionale finanziato dal contributo dei professionisti che ne facciano espressa richiesta e da un ulteriore contributo a carico delle imprese assicuratrici.

Cancellato invece l’obbligo di assicurazione per responsabilità civile per le strutture sanitarie pubbliche e private.
Il danno biologico è risarcito sulla base delle tabelle previste dalla legge 209/2005.

Riorganizzazione dell’edilizia sanitaria (ART. 6 del decreto-legge)

L’articolo 6 del decreto-legge Balduzzi prevede la ristrutturazione degli edifici del SSN con un occhio alla ‘green-economy’.

I lavori di ristrutturazione nonché di costruzione di nuove strutture ospedaliere devono prevedere interventi di risparmio energetico: utilizzo di energie rinnovabili, risparmio delle risorse idriche e riutilizzo delle acque meteoriche.

Inoltre il decreto regola i contratti di partenariato pubblico-privato e può prevedere la cessione all’aggiudicatario, come componente del corrispettivo, di strutture ospedaliere da dismettere. Questo anche nel caso comporti il cambiamento di destinazione d’uso.

Inoltre sono previste norme per l’aggiornamento della normativa antincendio delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche, valida anche per le private.

Prevenzione di rischi legati a fumo, alcol e ludopatia e certificati spostivi (ART. 7)

La vendita di prodotti del tabacco ai minori è proibita, con l’obbligo per i venditori di richiedere un documento d’identità a meno che la maggiore età dell’acquirente non sia evidente.

Le sanzioni per i tabaccai variano da 250 a 1000 euro, con un aumento a 2000 euro in caso di recidiva e la possibilità di sospendere la licenza per tre mesi. I distributori automatici sono attrezzati con un sistema automatico di verifica dell’età.

È vietata la pubblicità che induce al gioco con vincite in denaro su tutti i media, a meno che contengano avvertimenti sul rischio di dipendenza e informazioni sulle probabilità di vincita.

La pubblicità durante trasmissioni rivolte ai minori è vietata nei trenta minuti precedenti e successivi.

Le sanzioni per violazioni vanno da 100.000 a 500.000 euro per il committente o proprietario del mezzo e 50.000 euro per il concessionario.

È vietata la presenza di apparecchiature che consentono il gioco su piattaforme online in luoghi pubblici.

I gestori di sale da gioco devono esporre materiale informativo sui rischi del gioco e sui servizi di assistenza. È obbligatorio bloccare l’accesso dei minori ai giochi.

Sono pianificati almeno 10.000 controlli annui per contrastare il gioco minorile, con una mappatura delle aree di gioco e la considerazione della prossimità a luoghi sensibili.

La vendita di bevande alcoliche ai minori è vietata, con multe da 250 a 1000 euro e, in caso di recidiva, da 1000 a 25.000 euro con sospensione per tre mesi dell’attività.

Per le attività sportive non agonistiche, è richiesta una certificazione medica a partire dai 6 anni, con linee guida per controlli sanitari e l’uso di defibrillatori. Non è previsto un fondo aggiuntivo per l’acquisto di defibrillatori.

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