Sviluppo sostenibile, obiettivi e possibilità

sviluppo sostenibile

Lo sviluppo sostenibile “è lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni“. Si tratta della definizione contenuta nel “Rapporto Brundtland“, pubblicato nel 1987 e comunemente accettata.

Tra i principi chiave troviamo:

  • Triple Bottom Line: nelle decisioni di sviluppo è necessario considerare non solo gli aspetti economici, ma anche quelli sociali e ambientali.
  • Equità intergenerazionale e intragenerazionale: bisogna assicurarsi che i benefici e i costi dello sviluppo siano equamente distribuiti.
  • Conservazione delle risorse naturali, preservando la biodiversità, riducendo l’inquinamento e promuovendo l’efficienza nell’uso delle risorse.
  • Partecipazione e inclusione.
  • Rispetto per la diversità culturale.
  • Sicurezza alimentare e idrica: promuovere pratiche agricole sostenibili, preservare la qualità dell’acqua e garantire la sicurezza alimentare per tutti.
  • Riduzione delle disuguaglianze sociali ed economiche.
  • Cambiamento climatico: promuovere azioni mirate a ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi agli impatti previsti.

L’inquinamento è una minaccia non solo per l’ambiente, ma anche per la salute umana. Richiede dunque un impegno collettivo ed azioni mirate per ridurre l’impatto sugli esseri viventi. Da anni l’ONA – Osservatorio nazionale amianto e l’OVD – Osservatorio Vittime del Dovere, con l’avv. Ezio Bonanni, si battono per la tutela della salute umana e dell’ambiente. Soprattutto riguardo ai rischi causati dall’esposizione dall’amianto, ma anche contro tutte le sostanze nocive disperse nell’ambiente. Per ottenere una consulenza gratuita chiama il numero verde 800.034.294.

Sviluppo sostenibile: la triple bottom line

La “Triple Bottom Line” (TBL) è un concetto chiave nello sviluppo sostenibile. Esso infatti introduce una visione più ampia e integrata della performance aziendale: non ci si concentra più infatti esclusivamente sui risultati finanziari, ma si considerano tre pilastri fondamentali.

  • Profitto (Profit): risponde alla domanda “quanto profitto è stato generato dalle attività dell’azienda?”. Tuttavia, nella prospettiva della Triple Bottom Line, il profitto va messo in relazione alla sostenibilità e richiede un bilanciamento con l’impatto sociale e ambientale.
  • Persone (People): riguarda l’impatto sociale e umano di un’organizzazione, come il benessere dei dipendenti, la sicurezza sul lavoro e l’impatto sociale complessivo dell’azienda sulla comunità. Diventa importante creare valore non solo per gli azionisti, ma anche tutti gli stakeholder (persone coinvolte direttamente o indirettamente nelle attività dell’organizzazione).
  • Pianeta (Planet): è necessario considerare l’impatto ambientale delle attività di un’organizzazione. Si osservano e si interviene dunque sulla gestione sostenibile delle risorse naturali, sulla riduzione delle emissioni di gas serra, sulla conservazione della biodiversità.

Equità intergenerazionale e intragenerazionale

Benessere dei giovani

L’equità intergenerazionale riguarda la giustizia tra le diverse generazioni; l’altra invece riguarda la giustizia tra i membri della stessa generazione. Entrambi i concetti comunque mirano a garantire una distribuzione giusta e giusta delle risorse e delle opportunità.

Per quel riguarda l’equità intergenerazionale, si tratta di garantire che le attuali decisioni e azioni non compromettano la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni e di godere degli stessi vantaggi che hanno le generazioni attuali.

L’equità intragenerazionale sottolinea invece l’importanza di garantire che le opportunità, i benefici e gli oneri dello sviluppo siano distribuiti equamente all’interno della società; e dunque non soltanto tra le generazioni, ma anche tra individui che vivono nella stessa contemporaneità. Esempi quindi possono essere la riduzione delle disuguaglianze di reddito, la promozione dell’accesso all’istruzione e alla sanità per tutti, pari opportunità di partecipazione economica e politica.

Agenda 2030 e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile

L’Agenda 2030 è un piano d’azione globale adottato dalle Nazioni Unite nel settembre 2015. Questo documento contiene gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), cioè un insieme di 17 obiettivi vòlti a affrontare le sfide globali e a migliorare la qualità della vita delle persone.

Cinque invece i principi fondamentali quali le persone, il pianeta, la prosperità, la pace e la collaborazione. Si tratta delle 5 P, dall’inglese: people, planet, prosperity, peace, partnership.

inquinamento del suolo

I 17 obiettivi sono:

  • Sradicare la povertà nel mondo, in tutte le sue forme;
  • Porre fine alla fame, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile;
  • Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti ad ogni età;
  • Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa;
  • Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze;
  • Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti;
  • Garantire l’accesso all’energia a prezzo accessibile, affidabile, sostenibile e moderna;
  • Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso;
  • Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione;
  • Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi;
  • Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili;
  • Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili;
  • Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze;
  • Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine;
  • Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri; gestire in modo sostenibile le foreste; contrastare la desertificazione; arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità;
  • Promuovere società pacifiche e inclusive orientate allo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive;
  • Rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.

ONA e OVD: impegno quotidiano per l’ambiente e lo sviluppo

La Costituzione Italiana tutela l’ambiente con gli articoli 9 e 41. L’articolo 9 fa anche parte dei principi fondamentali e recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali“.

L’articolo 41, invece, pur lasciando libertà d’iniziativa economica, pone alcuni limiti. Recita infatti: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali“.

L’ONA e l’OVD sostengono in pieno questi principi e li portano avanti nelle loro lotte con l’avv. Ezio Bonanni, in tutte le sedi. Lo fanno a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie, contro le ingiustizie del passato e del presente. Per informazioni contatta le associazioni compilando il form oppure chiamando il numero verde 800.034.294, potrai avere una consulenza gratuita.

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