ansia

L’ansia è causata da uno stato d’animo caratterizzato da preoccupazione e tensione eccessive, capaci di incidere sulla salute mentale di una persona. Si tratta di una risposta emotiva comune a molte persone e può manifestarsi in diversi modi.

L’ansia è in crescita soprattutto tra le giovani generazioni e dipende soprattutto dalla precarietà delle condizioni di vita: lavoro, università, persino il clima. C’è addirittura un disturbo specifico legato al futuro del Pianeta ed ai fenomeni meteo estremi che sempre più spesso si verificano a causa del riscaldamento globale: si chiama ecoansia.

L’impatto del Covid: ansia in aumento tra i giovani

Anche il Covid ha fatto la sua parte nella costruzione dell’ansia soprattutto tra i giovani. Lo confermano ormai molti studi ed una recente revisione sistematica, pubblicata sulla rivista Jama Pediatrics, ha rilevato un aumento dei sintomi della depressione durante il periodo della pandemia.

In particolare, le più colpite sono state le donne, soprattutto se provenienti da ambienti a reddito più alto. L’analisi ha riguardato 40.807 tra bambini e adolescenti, coinvolti in 53 studi sia precedenti che durante il Covid, in 12 Paesi.

Le altre cause: stress e disfunzioni corporee

A parte il Covid, che senza dubbio ha avuto un impatto imponente sulla salute mentale di molte persone, e non soltanto giovani, ci sono altre cause per i disturbi d’ansia. L’ansia può essere causata, infatti, anche da uno squilibrio della serotonina, il neurotrasmettitore che regola l’umore. Anche particolari condizioni possono avere un ruolo nell’ansia. Problemi alla tiroide, disturbi neurologici o disturbi del sonno, possono essere associati all’ansia.

Tra le cause più frequenti, comunque, ci sono gli eventi stressanti o traumatici. Un vissuto traumatico o accadimenti stressanti significativi – incidenti, perdite o conflitti familiari, abusi, diagnosi di gravi malattie – possono scatenare l’ansia o contribuire al suo sviluppo dell’ansia.

Anche l’abuso di alcol, sostanze stupefacenti o alcuni farmaci può aumentare il rischio di ansia o depressione, e peggiorarle quando già presenti.

Disturbi d’ansia: sintomi e trattamento

Alcuni sintomi comuni dell’ansia riguardano la preoccupazione eccessiva, costante e irrazionale riguardo non soltanto ad eventi futuri, ma anche a problemi quotidiani o situazioni sociali.

I sintomi dell’ansia possono variare da persona a persona e possono essere sia di tipo fisico che mentale. Uno dei sintomi più frequenti è l’irritabilità, ossia una condizione di nervosismo costante. Anche sentirsi agitati, inquieti, è una manifestazione molto comune. Si può manifestare in pugni stretti, movimenti nervosi, agitazione delle gambe anche da fermi.

Chi soffre di ansia può lamentare anche difficoltà di concentrazione, a focalizzarsi su un tema o su un lavoro. I pensieri ansiosi che si affollano nella mente, infatti, possono disorientare e causare distrazione. Possono anche verificarsi problemi di sonno, come difficoltà ad addormentarsi, insonnia o sonno che si interrompe spesso.

Tra i sintomi fisici, si può andare dalla semplice sensazione di affaticamento, con stanchezza e spossatezza (senza un motivo apparente), fino ad arrivare a mal di testa, dolori muscolari, disturbi gastrointestinali.

ansia terapia

Trattamenti possibili: terapia psicologica o farmacologica?

I trattamenti dell’ansia possono essere molteplici. A seconda della gravità dei sintomi e delle preferenze individuali, se ne possono praticare diversi tipi. A prescindere dalle situazioni personali, utili per tutti nella gestione dello stress, comunque, c’è lo stile di vita.

La pratica sportiva e le tecniche di meditazione favoriscono la riduzione dell’ansia. L’esercizio fisico regolare produce naturalmente endorfine – utili per ridurre lo stress e per dare una sensazione di benessere -, mentre la meditazione aiuta il rilassamento muscolare progressivo. Anche una dieta equilibrata, un riposo adeguato riposo ed un consumo limitato di alcol e caffeina fanno la loro parte.

Una terapia psicologica può comunque essere necessaria e utile. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) sembra essere un trattamento particolarmente efficace per l’ansia, perché aiuta a identificare e modificare i modelli di pensiero e comportamento negativi associati all’ansia.

In alternativa, o in concomitanza a seconda dei casi, si può attuare anche una terapia farmacologica: antidepressivi e gli ansiolitici, prescritti da uno psichiatra, sono i più comuni utilizzati per il trattamento dell’ansia; per i casi meno gravi invece possono essere utili, e prescritti anche dal medico di base, degli integratori naturali.

L’importante è sempre consultare un professionista della salute mentale. Come per le diete, bando alle terapie fai-da-te.