L’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio (OFI Lazio) è partner della 25esima edizione della ‘Race for the Cure’. Questa è la più grande manifestazione in Italia e nel mondo per la lotta ai tumori al seno. L’obiettivo dell’OFI Lazio è quello di dare un supporto concreto all’associazione ‘Susan G. Komen Italia’, che da anni si batte per la salute al femminile. E anche per sostenere le donne che vivono l’esperienza della neoplasia, per potenziare la ricerca nel settore e per aiutare altre associazioni creando reti virtuose. Dal 9 al 12 maggio prossimo, l’OFI Lazio sarà presente al Circo Massimo di Roma per informare i cittadini sull’importanza della fisioterapia. In particolare nei percorsi di cura del paziente oncologico e delle pazienti affette da cancro del seno.

Tumori del seno, le neoplasie più frequenti nelle donne

Con oltre 56.000 nuovi casi l’anno solo in Italia, i tumori del seno rappresentano le neoplasie più frequenti nel sesso femminile.

L’incidenza è in continuo aumento e si stima che entro il 2025, nel mondo, si ammaleranno quasi 6 milioni di donne. Sebbene si tratti di tumori altamente curabili, restano comunque al primo posto tra le cause di morte per cancro nella popolazione femminile mondiale.

La prevenzione può quindi fare la differenza. Con la prevenzione primaria si potrebbe ridurre di un terzo l’incidenza dei tumori del seno. Con la diagnosi precoce, ovvero con la prevenzione secondaria, le percentuali di guarigione possono superare il 90%, con cure meno invasive.

Dalla prevenzione primaria e secondaria, e durante tutto il percorso di cura e trattamento, la fisioterapia riveste un ruolo fondamentale. Ciò grazie a interventi specifici e individualizzati che contribuiscono a gestire gli effetti collaterali delle cure.

Gestione del linfedema per pazienti con mastectomia

Una particolare attenzione è riservata alla gestione del linfedema, nelle pazienti sottoposte a mastectomia, che si basa su quattro interventi fondamentali. Cioè: cura della cute per prevenire lesioni e infezioni, linfodrenaggio manuale per favorire il deflusso della linfa, terapia compressiva consistente nell’applicazione di bendaggi multi-strato compressivi. E poi di tutori elasto-compressivi ed esercizio terapeutico che prevede esercizi muscolari specifici per migliorare il drenaggio della linfa. Gli esercizi migliorano anche la mobilità delle articolazioni, oltre che per potenziare la forza muscolare, esercizi respiratori.

Il fisioterapista, insieme all’equipe multidisciplinare, necessaria alla gestione del linfedema, è l’unico professionista abilitato a eseguire tali interventi, garantendone efficacia e sicurezza.

Nel Lazio sono numerosi i fisioterapisti operanti nel Servizio sanitario nazionale, nel privato accreditato o come liberi professionisti, specializzati nel trattamento del linfedema di natura oncologica.

Servadio “Rendere le cure sempre più eque e accessibili”

«I dati relativi all’incidenza ci esortano a mantenere alta l’attenzione sulla prevenzione del tumore al seno». Così il presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio, Annamaria Servadio. «Per questo OFI LAZIO, alla sua prima partecipazione ufficiale a ‘Race for the Cure’, promuove e sensibilizza cittadini e addetti ai lavori sull’argomento. L’adozione di stili di vita corretti e la diagnosi precoce sono due temi importantissimi che si traducono in sostanziali miglioramenti nelle aspettative di vita. Nel Lazio, siamo in grado di prendere in carico in maniera integrata ed efficace le donne con tumore del seno. Ciò anche se ci sono alcune discrepanze tra i territori. Proprio su queste differenze dobbiamo lavorare per cercare di rendere le cure sempre più eque e accessibili», conclude il presidente Servadio.


Al seguente link l’elenco dei centri senologici integrati della regione Lazio. Sono strutture che offrono la presa in carico delle pazienti con un approccio multidisciplinare, tra cui la fisioterapia, nel percorso di cura: https://www.ofilazio.it/i-fisioterapisti-in-prima-linea-nella-lotta-ai-tumori-del-seno-e-nella-tutela-della-salute-delle-donne/