Alcol

Sono sempre di più le persone schiave dell’alcol che riportano conseguenze da non sottovalutare sia a livello fisico che psichico. Il problema investe anche i minori e in questo caso diventa una vera e propria piaga sociale.

L’alcol causa dipendenza e gli effetti sull’organismo sono molto pericolosi perché possono insorgere patologie gravi, spesso senza guarigione. Non solo, bere smodatamente aumenta il rischio di provocare incidenti stradali, di perdere il controllo e commettere azioni illecite. Inoltre, ingerire elevate quantità di alcolici danneggia il fegato, il cervello e altri organi. Si manifestano anche amnesie, disturbi del sonno, problemi all’apparato digerente, tremori, irrequietezza, ipertensione, pancreatite, disturbi gastrici ed epatici come la cirrosi epatica. Le donne rischiano maggiormente di sviluppare malattie epatiche.

Di contro – si apprende da un recente studio – un consumo minimo quotidiano di alcolici sembra ridurre alcuni problemi cardiaci.

Un consumo lieve di alcolici diminuisce l’ansia

Vino, birra e altri alcolici leggeri, consumati in piccole quantità giornaliere, diminuiscono i rischi di eventi cardiaci importanti del 20%. Tra questi ictus e infarti. La percentuale, tuttavia, è destinata ad aumentare tra le persone che soffrono di ansie e varie fobie, giungendo al 40%.

«Per la precisione – ha spiegato Ahmed Tawakol, direttore del dipartimento immagini del Massachusetts General Hospital – la riduzione delle probabilità di infarti e ictus è risultata del 20% per tutti e del 40% per le persone che soffrivano di ansia».

È quanto emerso da uno studio dal Massachusetts General Hospital, che sembra aver scoperto i motivi dei benefici dell’alcol quando si assume con moderazione. Benefici che ricadono sulla salute cardiovascolare.

“Un consumo lieve pari a non più di un bicchiere al giorno per le donne e due per gli uomini – si legge nel rapporto – diminuisce l’ansia, rilassa il sistema nervoso e influisce sulle attività del cervello”.

Piccole quantità di alcol: buoni gli effetti

Ma da cosa dipende l’effetto positivo causato dall’alcol se assunto in piccole quantità? I ricercatori hanno scoperto che non scaturisce da alterazioni indotte dall’alcol sul sangue, sulla pressione sanguigna o sul colesterolo, ma dall’impatto sul cervello. Gli scienziati lo hanno verificato analizzando con una risonanza magnetica cerebrale centinaia di persone.

Le loro abitudini erano state seguite e registrate nella Biobank del Mass General Brigham Hospital. Dallo studio è emerso un dato importante. Chi consumava meno di 14 drink a settimana ha mostrato minori probabilità di avere un infarto o un ictus rispetto a chi non beveva affatto.

Dalle analisi cerebrali, inoltre, gli studiosi hanno scoperto tra i bevitori leggeri o moderati una risposta allo stress dell’area dell’amigdala più bassa della norma. Ciò in proporzione diretta alla diminuzione delle sensazioni di ansia e paura. In questi soggetti, inoltre, si sono verificati meno eventi cardiaci avversi.

Gli studiosi avvisano, però, che l’uso di alcol, anche lieve, è associato a un aumento dei marker di infiammazione e dei rischi di cancro.