Sport estivi

L’estate è il periodo dell’anno che invoglia maggiormente a praticare attività fisica in città e nei luoghi di villeggiatura. Vacanze, sole e voglia di divertimento spingono, infatti, adulti e ragazzi a dedicarsi agli sport estivi all’aria aperta, salutari per il corpo e per la mente.

Ma i benefici degli sport estivi si ottengono solo se il fisico è stato allenato nei mesi precedenti. In caso contrario, si possono mettere a rischio muscoli e articolazioni se non si usano le dovute accortezze per proteggersi da traumi e contusioni. Alcuni sport, tuttavia, risultano controindicati dopo i settant’anni.

Sport estivi: divertimento assicurato e rischi da evitare

Dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) giungono importanti raccomandazioni per poter svolgere attività sportiva durante l’estate. «Conoscere la tecnica è importante», spiega Alberto Momoli, presidente SIOT e direttore UOC Ortopedia e Traumatologia Ospedale “San Bortolo” di Vicenza. «Rispettare un’adeguata preparazione fisica prima di dedicarsi allo sport durante le vacanze estive è fondamentale per limitare il rischio di infortuni ai legamenti, muscoli e ossa. Spesso, chi pratica i più comuni sport in estate tende a farlo in modo amatoriale, aumentando il rischio di stress muscolari, distorsioni e lesioni».

Gli ortopedici consigliano, dunque, di modulare l’intensità delle attività sportive in base all’allenamento effettuato nei mesi precedenti, senza per questo rinunciare al divertimento.

I consigli della SIOT per limitare gli infortuni

La SIOT ha pubblicato una guida sui rischi e sui benefici di sei attività sportive. Lo scopo è quello di limitare gli infortuni a legamenti, muscoli e apparato scheletrico.

Si parte dal Beach Volley, che può essere praticato, soprattutto a livello amatoriale, anche se non si è in perfetta forma. “Prima di una partita a beach volley – si legge nella guida – è sempre raccomandata un’attività di stretching, utile a prevenire i danni muscolari”. Attenzione, però, perché “la superficie sconnessa della sabbia, il dinamismo caratteristico del beach volley (salti, cadute), possono essere alla base di infortuni. Questi colpiscono soprattutto le articolazioni come le caviglie e le ginocchia, con potenziali danni capsulo legamentosi”.

Padel, un valido esercizio cardiovascolare

Il Padel è uno sport derivante dal tennis, in cui si gioca con una racchetta più lunga e senza corde. “Migliora coordinazione, mobilità e riflessi – riporta la guida – è anche un valido esercizio cardiovascolare. Aiuta a perdere peso e induce ad adottare una dieta più sana. Il padel aumenta, inoltre, la capacità cardio-respiratoria, contribuendo a ridurre alcuni rischi per la salute e rendendo il cuore più forte e più efficace.

Gli infortuni riguardano soprattutto le articolazioni del ginocchio e della caviglia. Ma sono altrettanto frequenti patologie da sovraccarico, quali tendiniti sia degli arti superiori e inferiori e disturbi alla colonna vertebrale. Può essere praticato anche in età più avanzata con le dovute cautele e una buona preparazione. E con l’assoluta certezza di essere in grado di praticare uno sport che ha un discreto impatto fisico. È utile a questo riguardo una certificazione medico sportiva”.

Sport estivi: Stand Up Paddle su laghi, mare e fiumi

È uno sport che si pratica su laghi, mare e fiumi, in piedi su una tavola dotati di pagaia e coinvolge tutti i gruppi muscolari. “La posizione in piedi, con ovvio equilibrio precario e la necessità di mantenerlo grazie all’uso di una sola pagaia, fa esercitare tutti i distretti muscolari. Sono coinvolti i muscoli degli arti inferiori, degli arti superiori, ma anche gli addominali e i dorsali”, rivela la guida della SIOT. “I vantaggi di questo sport sono direttamente proporzionali alle capacità tecniche”.

Ma può essere praticato dagli over 70? “L’utilizzo della tavola con la mono pagaia presuppone una buona elasticità muscolare. E anche una discreta forza muscolare degli arti inferiori e soprattutto la presenza di riflessi validi e agilità articolare non sempre presenti nella popolazione anziana. Tutto ciò è necessario per evitare rischi di cadute che sono assai frequenti e possono causare danni al sistema muscolo scheletrico”.

Il nuoto e la classica corsa sulla spiaggia

I rischi sono ridotti al minimo se si pratica, invece, il nuoto, sia in mare, sia in piscina. La SIOT fa notare, però, alcune differenze. “Le condizioni del mare non consentono una nuotata fluida come quella eseguita in piscina. Inoltre, il maggior sforzo dovuto alla presenza delle correnti o al moto ondoso, non necessariamente è da considerare un fattore positivo per il potenziamento muscolare”.  

La corsa sulla spiaggia, per la consistenza del terreno totalmente differente da qualunque superficie dove si possa correre, richiede un maggiore impegno fisico. “L’allenamento sulla sabbia può aumentare la performance propriocettiva di tutte le articolazioni degli arti inferiori per la poca stabilità della superficie sabbiosa. È un’attività a rischio di sovraccarichi funzionali delle caviglie e delle ginocchia”, prosegue la SIOT nella guida. “Tali carichi eccessivi e anomali possono portare, frequentemente, a infiammazioni tendinee (tendiniti del tallone d’Achille o fasciti plantari) fastidiose, con tempi lunghi di guarigione”.

Il trekking e i suoi benefici sul corpo e sulla psiche

Il trekking è uno sport i cui benefici riguardano soprattutto l’apparato cardiovascolare e la stimolazione osteo-muscolare (che previene l’osteoporosi grazie anche all’esposizione solare).  Aiuta il metabolismo glicidico, utile per i diabetici, e lipidico perché stimola la riduzione del colesterolo. Considerevoli sono gli effetti positivi sulla psiche anche per le condizioni ambientali tipiche di questa attività sportiva.

Agli amanti del trekking si consiglia di usare una calzatura adatta per evitare sovraccarichi funzionali, metatarsalgie (dolore sotto la pianta del piede) e prevenire distorsioni.