Assistenza sanitaria

L’assistenza sanitaria per gli anziani si rende necessaria quando l’età molto avanzata impedisce loro lo svolgimento delle normali azioni quotidiane. Oppure, quando si trovano in particolari condizioni di fragilità causate da malattie, incidenti, ricoveri in lungo degenza.

Solitamente sono i familiari a fornire assistenza ai propri anziani, spesso, però, essa è delegata a personale o assistenti sanitari e sociali.

Operatori socio-sanitari, terapisti, badanti, infermieri provvedono ad assistere l’anziano a domicilio, sia per periodi di tempi limitati, sia per periodi prolungati. Negli ultimi anni, a causa anche dei vari problemi della sanità italiana, sono stati sviluppati nuovi modelli di assistenza sanitaria. L’obiettivo è curare gli anziani nella propria casa o comunità. Dunque fuori dagli ospedali e dalle case di cura che, è stato dimostrato, possono causare depressione, deperimenti organici, nervosismo in tutti i pazienti.

Aspetti dell’assistenza sanitaria per gli anziani

Negli ultimi 50 anni, si è allungata la vita media degli italiani. Gli anziani sono sempre più numerosi e, di conseguenza, la richiesta di maggiori cure e assistenza è notevolmente aumentata. Oltre, dunque, all’assistenza semplice fornita da familiari o amici, oggi esiste anche quella complessa, offerta dagli operatori sanitari al domicilio del paziente.

Questo tipo di assistenza è in genere coordinata da un ente di assistenza sanitaria domiciliare e supervisionata da un medico. Nei casi più gravi, si ricorre alle cure di un infermiere quando è richiesta la sostituzione di medicazioni o la somministrazione di iniezioni di farmaci.

Essenziale si è rivelata, inoltre, la figura del fisioterapista per aiutare i pazienti a ritrovare la forza e l’equilibrio o a riprendersi da un ictus. Talvolta, entrano in campo anche gli assistenti sanitari domiciliare che aiutano i pazienti a fare la spesa, preparare i pasti, uscire sulla sedia a rotelle.

Importante il coordinamento delle figure professionali

Nell’assistenza sanitaria domiciliare è importante la comunicazione tra tutti i soggetti che a vario titolo si prendono cura di un anziano. Infatti, solo una buona organizzazione dell’assistenza garantirà al paziente una ripresa migliore.

È sempre raccomandabile segnalare eventuali cambiamenti delle condizioni di salute al medico curante, che di solito coordina il gruppo di operatori sanitari. Tra questi, assume un ruolo importante l’assistente sociale, deputato a stabilire se i pazienti ricevono i servizi richiesti o a consigliare servizi aggiuntivi.

L’assistenza domiciliare è in grado di ridurre del 23% i ricoveri nelle case di cura e risulta meno costosa se si programma bene il lavoro.

Cos’è l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)

L’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) è il servizio gratuito di cure ospedaliere a domicilio. È rivolta alle persone che si trovano in situazioni di fragilità, senza limitazioni di età o di reddito. Fornisce trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi integrati con servizi socio-assistenziali, come igiene personale, assistenza ai pasti, che si svolgono al domicilio del paziente.

Il servizio ADI è gratuito poiché è erogato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questo “garantisce alle persone non autosufficienti o in condizioni di fragilità, l’assistenza sanitaria a domicilio. Ciò attraverso l’erogazione delle prestazioni mediche, riabilitative, infermieristiche e di aiuto infermieristico necessarie e appropriate in base alle specifiche condizioni di salute della persona (Art. 22 del DPCM 12 gennaio 2017)”.

L’ADI si può ottenere inoltrando una richiesta all’Azienda Sanitaria Locale. Richiesta che può essere effettuata dall’avente diritto, dai familiari, dal medico di famiglia, dal medico ospedaliero o dai servizi sociali.