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Un 37enne di Villaricca è stato denunciato per uno sversamento di amianto a Giugliano in Campania. L’uomo era arrivato in un terreno in aperta campagna con un furgone, all’interno del quale aveva materiali edili di risulta per circa quattro quintali, tra cui anche pannelli di fibrocemento e onduline che contenevano amianto.

A sorprenderlo sono stati i militari del Reggimento Cavalleggeri “Guide” del Raggruppamento “Campania” dell’Esercito Italiano e della Guardia di Finanza. L’accusa per il 37enne è di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, ai sensi dell’art. 256 del Codice dell’ambiente.

Sversamento di amianto, un pericolo per salute e ambiente

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Il 37enne è stato scoperto l’altro pomeriggio, nelle campagne di Giugliano in Campania, tra l’area Asi e quella dei campi rom. Non immaginava di essere seguito: i militari infatti poco prima lo avevano intercettato e, insospettiti, lo avevano seguito. Hanno fatto appena in tempo ad intervenire: l’uomo si stava accingendo allo sversamento di amianto quando sono arrivati.

Un pericolo per la salute e per l’ambiente, in una terra come la Campania già martoriata da inquinamento e sofferenza a causa delle malattie che si sviluppano a causa dei veleni. Ora sul caso del 37enne sta indagando la Procura della Repubblica per risalire all’origine dei materiali e per cercare eventuali complici.

La Terra dei fuochi nel mese di agosto è particolarmente presidiata dalle forze dell’ordine: sono in corso attività interforze e pattuglie miste esercito – polizia locale. Inoltre si sono svolti quattro action day tra Caserta, Marano, Nola e Santa Maria Capua Vetere. Eseguiti anche controlli straordinari contro lo smaltimento illecito ad Arienzo, Casalnuovo di Napoli, Castel Volturno e Ponticelli.

Ecomafie e inquinamento, serve più tutela della salute

Gestione illecita dei rifiuti e traffico di rifiuti sono a pieno titolo attività che, quando parte di un sistema articolato, possono essere definite mafia. La Terra dei Fuochi, in Campania, negli anni è stata interessata da sversamenti di veleni di ogni genere ed oggi la popolazione ne paga le conseguenze in termini economici e di salute. I rifiuti interrati e dati alle fiamme hanno avvelenato la terra e suoi abitanti, causando malattie e sofferenza.

“Bisogna togliere questo cappio al collo dei cittadini, uccisi dalla contaminazione di terra, acqua e aria, e quindi anche dei cibi che mangiamo” – afferma il presidente dell’Osservatorio Vittime del Dovere e dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), avv. Ezio Bonanni. “Occorre debellare la mafia che sta alla base anche della mancata risoluzione del problema amianto, perché le mafie gestiscono i rifiuti e hanno interesse nei rifiuti”.

L’Ona ha messo a disposizione di tutti i cittadini una app gratuita per fare segnalazioni e visionare la mappa aggiornata dei siti contaminati. Per informazioni e consulenza gratuita personalizzta, chiama il numero verde gratuito 800.034.294.