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Ammonta a 886 tonnellate l’amianto abbandonato nelle aree pubbliche di Palermo. Il conteggio è complessivo degli ultimi 12 anni, nel corso dei quali il Comune di Palermo ha dovuto programmare ben duemila interventi di rimozione. Per colpa di chi, invece di rivolgersi alle ditte specializzate, sceglie di abbandonare questi rifiuti pericolosi per la salute e per l’ambiente.

Il Comune di Palermo, come annunciato sulle pagine del Giornale di Sicilia, spenderà 72mila euro del prossimo bilancio per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto abbandonato nelle strade della città. I primi di agosto, l’ultima segnalazione da parte di alcuni cittadini: due vasconi di cemento amianto abbandonati in una strada centrale, da ben due mesi. E lo scorso aprile delle lastre di amianto erano state abbandonate davanti a una scuola. Insomma una situazione a cui è necessario mettere un freno.

Il Comune di Palermo affida lo smaltimento dell’amianto

Il Comune di Palermo ha messo a bando un servizio di rimozione dell’amianto abbandonato nella città e spenderà 72mila euro di risorse pubbliche per pagare una ditta specializzata. Lo scopo è ovviamente mettere in sicurezza la città da questi pericolosi abbandoni e proteggere la salute delle persone che non c’entrano nulla, del tutto incolpevoli del degrado ma che rischiano di ammalarsi per colpa di chi inquina. Non è ancora noto chi è il vincitore della gara d’appalto, ma si sa solo che il servizio di rimozione dovrebbe partire per la fine del mese di agosto.

L’amministrazione di Palermo hanno annunciato anche che saranno aumentati i controlli e saranno elevate sanzioni.

Amianto abbandonato, 12 anni di interventi in città

Sono 886 le tonnellate di amianto rimosse dalle aree pubbliche di Palermo negli ultimi 12 anni, tra il 2010 e l’ottobre del 2022, data dell’ultimo aggiornamento. Ben 2.068 gli interventi eseguiti, con picchi tra il 2014 e il 2017.

I dati sono ufficiali: li riassume in una tabella il Sistema Informativo Comunale Amianto di Palermo. Un fenomeno a ondate, dunque, che però non accenna a scomparire nonostante la conclamata pericolosità dell’amianto per tutto ciò che comporta: effetti sulla salute, inquinamento ambientale, dolore per le vittime e le loro famiglie soprattutto per coloro che si ammalano di mesotelioma, il più aggressivo dei tumori da amianto. Una situazione inaccettabile.

I dati dell’amianto sono ben riportati nel Libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed. 2022. Solo in Italia, e solo nel 2022, sono 7mila le vittime di amianto, che sono morte per patologie correlate all’amianto. Le bonifiche sono fondamentali per la tutela della salute.

L’ONAOsservatorio Nazionale Amianto e l’Osservatorio Vittime del Dovere, associazioni presiedute dall’avv. Ezio Bonanni, che è anche l’autore della citata pubblicazione, sono al fianco dei cittadini. Chiunque voglia beneficiare di una consulenza gratuita e di assistenza può chiamare il numero verde gratuito 800.034.294. Con l’App amianto è possibile invece fare segnalazioni e monitorare i siti contaminati da asbesto.