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Luglio, le temperature diventano roventi e le conseguenze si ripercuotono sull’organismo. Ci si pone il dilemma di come affrontare l’estate anche a tavola. Sono molte le persone che con il caldo perdono l’appetito, altre, invece, ne approfittano per mangiare di meno in vista di una prova costume soddisfacente. I consigli degli esperti si sprecano tra diete e raccomandazioni vecchie e nuove. E ad esse si aggiungono nuovi metodi, a volte in controtendenza con quanto ormai acquisito da anni. 

«Sfruttare la biochimica degli alimenti significa poter mangiare liberamente, facendo però attenzione alle combinazioni e ai pochi divieti», dice Paolo Bianchini, consulente nutrizionale e nutraceutico e autore del metodo omonimo. «Per via dell’azione immunosquilibrante di molte bevande, va evitato il latte, gli alcolici, le bibite, i succhi, le spremute, il caffè d’orzo e il ginseng. Un divieto che vale anche per i composti aggiunti quali sale, zucchero e aceto».

Ortaggi, frutta, proteine per il benessere fisico

L’estate è la stagione che regala una gran varietà di frutta e verdura. Ma quali scegliere?

«Meglio preferire ortaggi a foglia verde cruda o poco cotta e non a frutto come i pomodori, melanzane e peperoni», spiega Bianchini. «Questi alimenti definiti solanacee sono ricchi di zuccheri solubili, aumentano il rischio di infiammazione e non sono certamente rinfrescanti come si pensa. Inoltre, mai eccedere con la frutta e mai mangiarla da sola, ma sempre accompagnata con una proteina (ad esempio parmigiano o affettato).

Sorprendono i suoi consigli anche sui centrifugati e sui frullati, che d’estate sono molto richiesti. «Vanno molto di moda, al punto che – puntualizza Bianchini – per alcuni diventano veri pasti sostituitivi. Queste bevande privano l’organismo dell’apporto di nutrienti fondamentali, come proteine e grassi. Inoltre, la frutta assunta sotto forma di frullato perde la sua parte di fibre. Liberando il fruttosio, diventa ancora più zuccherina a discapito della nostra forma fisica».

Evitare la disidratazione bevendo anche se manca lo stimolo

Nelle giornate di caldo eccessivo, il rischio che si può correre è la disidratazione. A questo proposito, l’esperto propone di anticipare lo stimolo del bere. «È diffusa la convinzione che sia necessario bere grandi quantità di acqua ogni giorno», continua il consulente nutrizionale e nutraceutico.

«Ritengo piuttosto che sia corretto avere come buona norma quella di anticipare lo stimolo di sete. Bere almeno 1,5 litri al giorno, senza sforzarsi in quantitativi per forza maggiori. Trovo importante reintegrare gli elettroliti dispersi con la sudorazione attraverso una buona idratazione idrosalina in presenza di temperature alte o elevato tasso di umidità. Una perdita di liquidi dovuta al sudore già in termini di 2-3% è sufficiente per ridurre le prestazioni fisiche e a volte anche cognitive. Perdite oltre il 3% possono provocare un collasso o colpo di calore. Suggerisco di aggiungere il succo di 2 limoni e 5 grammi di sale grosso, in circa 1 litro di acqua».

Anche il Ministero della Salute consiglia di bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno.

In estate meno integratori e carboidrati, più proteine

Se il caldo indebolisce l’organismo, non sempre, secondo Bianchini, la soluzione per stare meglio è quella di un integratore. «Vanno molto di moda gli integratori a base di potassio e magnesio, le bevande remineralizzanti per gli sportivi. Oppure l’uso di banane per sopperire a questi deficit eliminati con il sudore (grande falso mito). Esistono alimenti ricchissimi di potassio e magnesio, come le mandorle e il prezzemolo ad esempio. Queste non hanno l’effetto “collaterale” delle banane di innalzare in modo importante la glicemia e di conseguenza l’insulina», ricorda l’esperto.

Infine, i carboidrati, suggerisce il consulente nutrizionale, dovrebbero essere consumati con parsimonia. «La pasta o il riso freddo non sono alimenti che favoriscono il nostro benessere per via del picco insulinico che generano. Procurano anche un senso di sonnolenza post prandiale. Meglio la scelta di carne, pesce o uova con verdura abbondante», conclude Bianchini.