cancro

Nel periodo post Covid, nonostante la ripresa degli screening di prevenzione, i numeri del cancro sono in aumento. Lo evidenzia il volume ‘I numeri del cancro in Italia 2022‘, aggiornato ai dati degli ultimi due anni e presentato al Ministero della Salute nelle scorse ore.

Il volume, che esce annualmente, deriva dalla collaborazione tra Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Airtum, Fondazione Aiom, Ons, Passi, Passi d’argento e Siapec.

Cancro in Italia, nel 2022 oltre 14mila in due anni

Sono 390.700 i nuovi casi di tumore stimati in Italia. Ben 14.100 in due anni: erano 376.600 (194.700 negli uomini e 181.900 nelle donne) nel 2020. In aumento anche i fattori di rischio come sovrappeso (33% degli adulti) e obesità 10%), fumo (24%) e sedentarietà (31%).

Per la stima del numero di nuovi casi di tumore in Italia nel 2022, si è partiti dalla stima della IARC – International Agency for Research on Cancer di Lione per gli anni 2020 e 2025.

Nel 2020 la pandemia ha determinato la diminuzione delle diagnosi di cancro per via dello stop agli screening. Ora però assistiamo alla ripresa e questo è un dato positivo. In particolare lo screening mammografico ha raggiuto un’ottima copertura: il 46%, quando nel 2020 si era fermato al 30%. Bene anche lo screening oncologico per il colon-retto al 30% (dal 17% del 2020) e per la cervice uterina al 35% (dal 23% nel 2020). Sotto questo profilo, in Italia siamo tornati ai livelli pre-pandemici.

La ripresa è stata registrata anche nei programmi di prevenzione secondaria e degli interventi chirurgici allo stadio iniziale.

Allarme sugli stili di vita: parola d’ordine, prevenzione

Oggi che però i controlli in ospedale sono ripresi, si assiste all’aumento dei casi. E si teme un peggioramento se non si corregge il tiro sugli stili di vita scorretti.

Fanno notare le associazioni che è necessario “rafforzare le azioni per contrastare il ritardo diagnostico e per favorire la prevenzione secondaria e soprattutto primaria, tramite il controllo dei fattori di rischio a partire dal fumo di tabacco, dall’obesità, dalla scarsa attività fisica, dall’abuso di bevande alcoliche e dalla necessità di favorire le vaccinazioni contro le infezioni note per causare il cancro“.

Un invito raccolto e rilanciato anche dal ministro della Salute Orazio Schillaci. “Per quanto riguarda i fattori di rischio comportamentali, i dati raccolti durante il biennio 2020-2021 segnano un momento di accelerazione per lo più in senso peggiorativo. Si tratta di un dato che non può non destare preoccupazione se si considera che il 40% dei casi e il 50% delle morti oncologiche possono essere evitati intervenendo su fattori di rischio prevenibili, soprattutto sugli stili di vita“.

Quali sono i tumori più diagnosticati in Italia

Per quanto riguarda le varie tipologie di tumore, i più diagnosticati in Italia sono:

  • cancro al seno (carcinoma della mammella): 55.700 casi, +0,5% rispetto al 2020;
  • tumore al colon retto: 48.100 casi, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne;
  • tumore al polmone: 43.900 casi, +1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne;
  • cancro alla prostata: 40.500, +1,5%;
  • tumore alla vescica: 29.200, +1,7% negli uomini e +1,0% nelle donne.

La IARC stima che in Italia, tra il 2020 e il 2040, il numero assoluto annuo di nuove diagnosi oncologiche aumenterà ancora, con una media dell’1,3% per anno negli uomini e dello 0,6% per anno nelle donne.