Aids

In occasione dell’evento organizzato per la Giornata mondiale della lotta all’Aids svoltosi il 1° dicembre scorso, il ministro Schillaci ha lanciato un messaggio forte.

«La ricerca – ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillacici ha senza dubbio permesso di compiere grandi progressi. Basti pensare alle terapie combinate, introdotte a metà degli anni ‘90, che si sono dimostrate efficaci sul decorso dell’infezione da HIV. Hanno migliorato la qualità della vita e ritardato l’insorgenza dell’AIDS e le sue conseguenze più gravi nei soggetti con infezione da HIV. Ma è soprattutto sulla prevenzione che dobbiamo continuare ad investire in questo come in altri campi. In tale ottica da aprile scorso, la PrEP – la profilassi pre-esposizione per l’infezione da HIV – non è più a pagamento. Ma rimborsata dal Servizio sanitario nazionale. Ciò con il via libera di Aifa».

Aids, un grave problema di salute pubblica globale

L’evento si è svolto alla presenza delle associazioni che da sempre svolgono un ruolo essenziale nell’impegno comune contro la diffusione dell’infezione da HIV. Queste continueranno a trovare nel Ministero della Salute un valido interlocutore con cui proseguire la sinergia che negli anni si è rivelata sempre molto proficua. Schillaci ha ringraziato il cantautore Alfa, che ha aderito a questa iniziativa. Alfa si è fatto portavoce di un messaggio rivolto soprattutto ai giovani, sulla conoscenza dell’HIV e sull’importanza della prevenzione.

L’HIV continua a rappresentare un grave problema di salute pubblica globale. Per questo motivo l’Italia partecipa all’obiettivo comune di eradicare l’infezione. Inoltre, contribuisce concretamente al Fondo globale per l’eradicazione dell’infezione dell’HIV, della malaria e della tubercolosi. Il nostro Paese è impegnato in attività di prevenzione, informazione, ricerca, assistenza, cura, sorveglianza epidemiologica e sostegno dell’attività del volontariato. Il tutto in linea con la Legge 135/90 per la prevenzione e lotta all’AIDS.

Le campagne di comunicazione del Ministero della Salute

Si deve ricordare che annualmente il Ministero della Salute organizza campagne di comunicazione che affrontano la conoscenza della malattia e la prevenzione del contagio. Ma anche la promozione dei test e la diagnosi tempestiva, la qualità di vita delle persone con HIV e la lotta allo stigma nei loro confronti. La recente campagna realizzata in collaborazione con l’Istituto di malattie infettive Spallanzani è stata rivolta in modo particolare ai giovani attraverso numerose iniziative culturali. Non solo, sono stati organizzati anche eventi musicali ed eventi nei punti di aggregazione giovanile, durante i quali è stato possibile eseguire test per l’HIV.

Il ministro ha ricordato il supporto dell’Istituto superiore di Sanità che, accanto alla Sorveglianza dell’infezione da HIV, svolge attività di ricerca, formazione, di consulenza telefonica. Ciò attraverso il Telefono Verde AIDS e Infezioni Sessualmente Trasmesse, che dal 1987 fornisce, in maniera personalizzata e scientifica, informazioni e consulenza anche in materia legale.

Progetti per una maggiore conoscenza della PrEP

L’Italia ha finanziato progetti alle associazioni nell’ambito delle comunità di riferimento per la lotta allo stigma e per una maggiore conoscenza e consapevolezza sulla PrEP.

«La gratuità della PrEP – ha detto il ministro – era una misura attesa. Si tratta di un risultato rilevante perché rappresenta uno strumento aggiuntivo di prevenzione per le persone che hanno comportamenti sessuali a rischio elevato. È una misura di notevole impatto sulla sanità pubblica. Dobbiamo ricordare comunque e comunicare ai cittadini che la profilassi va prescritta da un medico infettivologo. E va assunta all’interno di un piano di monitoraggio sullo stato di infezione da HIV e su eventuali effetti collaterali. E soprattutto che non protegge da altre malattie sessualmente trasmissibili per le quali occorre mantenere alta l’attenzione con prevenzione e controlli costanti».