Depressione

Negli ultimi cinque anni, nel Veneziano, gli adolescenti con disagio psichico sono più che triplicati. Se nel 2020 erano 450 gli adolescenti con problemi, due anni dopo sono raddoppiati e l’anno successivo sono triplicati. Nel 2024 è stata raggiunta la quota di 1.415, superata nei primi sei mesi di quest’anno.

Un’équipe multidisciplinare di specialiste dell’Ulss3 Serenissima della Regione Veneto corre ogni giorno in loro soccorso.

Si tratta di squadra quasi tutta al femminile che lavora sul territorio, denominata Iaf (Servizo infanzia, adolescenza e famiglia).

È composta da neuropsichiatre infantili, psicologhe, psicoterapeute, ginecologhe, assistenti sociali, logopediste e infermiere. Si occupa di bambini, adolescenti, famiglie, prevenzione, sostegno, diagnosi, cura e riabilitazione attraverso un lavoro clinico multiprofessionale e integrato.

In questi anni, ha aumentato i recettori per la maggiore diffusione dei disturbi psicopatologici, dei disagi emotivi e dei problemi affettivi, relazionali e familiari.

L’incremento maggiore è quello dei preadolescenti e delle preadolescenti dodicenni, tredicenni e quattordicenni: sono raddoppiati dall’anno scorso.  

I più comuni disagi emergenti riscontrati nei giovanissimi

Il team di professionisti oggi segue quasi un migliaio e mezzo di ragazzi dai 12 ai 21 anni, per due terzi ragazze.

Nel quadro dei disturbi ansiosi o di isolamento sociale, tra gli elementi emergenti l’équipe dello Iaf riscontra ciclicamente “l’ansia di separazione dallo smartphone”. Ed anche la «paura di essere esclusi da esperienze condivise sui social», dice Angelica Rampazzo, neuropsichiatra e direttrice Iaf di Dolo, Mirano e Chioggia. Questo disturbo è definito nomofobia.

Tra i disagi emergenti c’è anche l’ossessione per il mangiare sano e naturale proposto dai social (ortoressia), l’ossessione del corpo tonico costruito in palestra (vigoressia). E, infine, l’ossessione di sostituire le calorie degli alimenti con quelle dell’alcol (drunkoressia). 

Sintomi legati ai disturbi psichici sempre più precoci

Nell’ultimo quinquennio l’utenza segna un andamento in continua crescita e la preadolescenza è la fascia d’età che presenta l’incremento superiore. È evidente una tendenza alla precocizzazione dei sintomi legati ai disturbi psichici. Oltre a quelli già citati, si deve sottolineare che nel 40% dei casi prevalgono i disturbi dell’ansia e dell’umore. Questi sono spesso caratterizzati da ritiro sociale, con abuso di utilizzo di device.

Un altro 30% delle psicopatologie è rappresentato dai disturbi della nutrizione, con un’insorgenza sempre più precoce: aumentano dodicenni, tredicenni e quattordicenni che ne soffrono.

Il restante 30% dei ragazzi in carico soffre invece di disturbi del comportamento, che possono sfociare, specie durante l’adolescenza, in disturbi della condotta in ambito sociale.

Aggressività e ricoveri in fase acuta

Sono sempre più frequenti i casi di disregolazione emotiva con comportamenti auto ed etero aggressivi o auto ed etero lesivi. Sono aspetti che spesso conducono ai Pronto soccorso e al ricovero, confermando la complessità presente anche a livello territoriale. A meno di un anno dalla nascita del nuovo reparto di Cappellari, i ragazzi che hanno avuto bisogno di ricovero sono stati 109. La loro età media è di 15 anni e, anche qui, due terzi sono ragazze.

I dati sottolineano l’importanza anche dei nostri interventi preventivi e di supporto rivolti alle famiglie e alla rete allargata.

Le famiglie che si rivolgono per un supporto psico-sociale ai Consultori familiari dell’Ulss 3 sono in costante aumento. Dalle 672 del 2022 si è passati alle 819 del 2023 e alle 850 dell’anno scorso.  

Tra le cause dei disturbi anche i modelli estetici online

La precocità dell’insorgenza di sintomi psicopatologici con un’origine multifattoriale ha una correlazione con l’utilizzo intensivo e disregolato dei social media. Ciò ha un impatto importante sullo sviluppo dell’identità, sull’autostima e sulla regolazione emotiva, come rilevato in più studi.

L’esposizione elevata ai modelli estetici e comportamentali online può generare disorientamento, confronti sociali dannosi e difficoltà relazionali, contribuendo all’insorgenza del disagio psicologico. Spesso si possono rilevare le fragilità di genitori che sembrano impotenti di fronte ai figli, in affanno, in difficoltà a porsi come credibili e autorevoli. Questo amplifica il senso di solitudine e smarrimento. Infine, non si può non ricordare l’impatto della pandemia, evento che ha prodotto isolamento, riduzione delle relazioni sociali, angosce di morte e interruzione della routine scolastica.

Fonte: Ulss3 Serenissima della Regione Veneto