Nell’attuale contesto mondiale, in cui la consapevolezza ambientale e sociale si è elevata a una priorità imprescindibile, la sostenibilità si pone come un faro guida verso un futuro più equo e rispettoso del nostro pianeta. In questa intervista, abbiamo approfondito l’argomento con Anna Pasotti, CEO & Founder di Sostenibilità d’Impresa, una figura di spicco nel settore della sostenibilità aziendale

Anna Pasotti e l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente del’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA)

La sostenibilità spiegata da Anna Pasotti 

Qual è il nucleo centrale della sostenibilità e quali sono le sue implicazioni a livello aziendale?

Il cuore pulsante della sostenibilità è imparare a vivere nei limiti del pianeta, così da garantire una vita equa e dignitosa per tutti senza sfruttare eccessivamente le risorse naturali. Si tratta di agire in modo responsabile per evitare di compromettere le possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.

In questo contesto, la sostenibilità aziendale non è quindi solo una moda o una strategia di marketing, ma un imperativo morale ed economico. Si tratta dei comportamenti che un’azienda adotta per migliorare il benessere delle persone e del pianeta, sia internamente sia esternamente. Negli ultimi anni, il concetto di sostenibilità ambientale, sociale ed economica è diventato sempre più rilevante. Basti pensare che si è integrato nelle politiche aziendali e nei programmi governativi. Le imprese sostenibili giocano un ruolo cruciale nel limitare i danni ambientali e ridurre le disuguaglianze sociali. In questo modo contribuiscono a plasmare un futuro più inclusivo e sostenibile per tutti.

Obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030

Potrebbe illustrarci quanti e quali obiettivi sostenibili sono stati delineati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile? E come quest’ampio spettro di obiettivi influisce sulle strategie aziendali e sulle politiche di sostenibilità?

L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile comprende 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, o SDGs, che coprono una vasta gamma di tematiche. Essi vanno dall’eliminazione della povertà alla promozione di società pacifiche e inclusive. Questi obiettivi interconnessi e indivisibili costituiscono un nuovo quadro di riferimento per lo sviluppo sostenibile.Sono infatti in grado di armonizzare la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. Le imprese sono sempre più chiamate a incorporare tali obiettivi nelle loro strategie aziendali e politiche di sostenibilità, contribuendo così agli sforzi globali per un futuro più equo e rispettoso dell’ambiente.

Pratiche sostenibili 

In che modo l’adozione di pratiche sostenibili influisce sulle attività quotidiane, dalla gestione delle risorse umane alla scelta dei fornitori e all’organizzazione interna? 

Le politiche di sostenibilità aziendale sono essenziali sia per ottenere vantaggio competitivo sia per contribuire al benessere della società e alla protezione dell’ambiente. Le imprese adottano comportamenti sostenibili per migliorare il benessere delle persone e del pianeta, sia internamente che esternamente. È cruciale che le organizzazioni si impegnino lungo tutta la catena del valore ad adottare scelte organizzative e strategiche che rispettino i principi dello sviluppo sostenibile.

Strategie concrete 

Quali strumenti e strategie le imprese possono utilizzare per abbracciare la sostenibilità su tutti i fronti?

Le aziende possono allineare le proprie strategie e operazioni agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) per contribuire a creare un mondo più equo e sostenibile. Questo impegno non solo offre benefici sociali ed ambientali, ma può anche portare a nuove opportunità di mercato, migliorare la reputazione aziendale e garantire la redditività nel lungo periodo. La sostenibilità aziendale si concentra sull’adozione di un modello di business che considera l’ambiente, il benessere sociale e una governance equa. La Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) rappresenta l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni e nei rapporti con le parti interessate, come definito dalla Commissione UE nel Libro Verde del 2001. Inoltre, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile impegna istituzioni, organizzazioni, individui e aziende a contribuire a questo percorso essenziale.

Politiche interne 

Quali politiche interne vengono adottate per garantire il benessere dei dipendenti e promuovere un ambiente di lavoro equo e rispettoso?


Secondo il concetto di Corporate Social Responsibility (CSR), introdotto per la prima volta nel 1953 da Howard Rothmann Bowen, l’impresa ha il dovere di perseguire politiche e prendere decisioni che rispettino non solo obiettivi economici ma anche il contesto sociale in cui opera, inclusi i suoi dipendenti. L’impresa ha un impatto significativo sulla comunità e ha quindi obblighi sociali, tra cui garantire un lavoro dignitoso e sicuro, creare condizioni di occupabilità e soddisfazione per i dipendenti, promuovere diversità, equità e inclusione, e concentrarsi sull’economia circolare. Queste politiche mirano a contribuire alla crescita e al benessere della comunità nel suo insieme.

Sfide alla sostenibilità 

Come le imprese affrontano la sfida della sostenibilità del prodotto, adottando approcci che si avvicinano all’economia circolare?


L’economia circolare si basa sul ridurre, riutilizzare e riciclare i prodotti per ridurre gli sprechi e sottrarre i materiali alle discariche. Questo modello implica la condivisione, il riutilizzo, la riparazione e il riciclo dei materiali per estendere il ciclo di vita dei prodotti e ridurre i rifiuti. L’obiettivo è reintrodurre i materiali nel ciclo economico per generare ulteriore valore. L’economia circolare, definita dalla Ellen MacArthur Foundation come “pensata per potersi rigenerare da sola“, contrasta con il modello economico lineare tradizionale, che comporta l’estrazione, la produzione, l’uso e lo smaltimento. L’azione a monte coinvolge la progettazione dei prodotti per renderli duraturi, riutilizzabili, riparabili e riciclabili, mentre l’azione a valle fornisce informazioni ai consumatori per scelte più consapevoli e sostenibili e limita i prodotti monouso e l’obsolescenza prematura.

Collaborazioni e partnership

In che modo le aziende possono collaborare con gli stakeholder e le comunità locali per creare un impatto positivo sul territorio e sulla società nel suo complesso?

Attivare iniziative rivolte alla propria comunità di appartenenza può portare numerosi vantaggi per tutti gli attori coinvolti. Tra le azioni di responsabilità sociale, vi sono il volontariato, il mentoring e le sponsorizzazioni. Il volontariato d’impresa coinvolge i dipendenti dell’azienda in attività non strettamente legate al loro ruolo lavorativo, creando partnership con associazioni del territorio e contribuendo a progetti specifici o a collaborazioni a lungo termine. Questa collaborazione favorisce l’innovazione sociale e il benessere di tutte le parti coinvolte.

Le tre dimensioni della sostenibilità aziendale 

Ci spiega le caratteristiche delle tre dimensioni della sostenibilità aziendale: ambientale, sociale ed economica?

Essa si basa su tre pilastri indipendenti: sostenibilità economica, ambientale e sociale:

Economica: si concentra sull’uso efficiente delle risorse per garantire una crescita economica stabile e continua;

Ambientale: si riferisce all’uso sostenibile delle risorse naturali, considerando le esigenze delle generazioni future;

Sociale: riguarda il mantenimento di un benessere equamente distribuito all’interno della società, includendo sicurezza, salute, istruzione, giustizia e democrazia.

Queste tre dimensioni sono interconnesse e integrate nella visione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Misurare la sostenibilità aziendale 

Qual è l’approccio aziendale alla definizione e al monitoraggio della sostenibilità attraverso gli ESG?

La sostenibilità aziendale è un percorso continuo allineato agli obiettivi di business e miglioramento nelle aree ESG (Ambientale, Sociale, di Governance). Si definisce una roadmap a medio termine con azioni concrete e misurabili, coinvolgendo tutte le aree aziendali. I Key Performance Indicator (KPI), o indicatori di performance, sono strumenti essenziali per misurare il progresso e il raggiungimento degli obiettivi. Devono essere chiari, misurabili e allineati alla strategia aziendale. Inoltre, l’analisi approfondita degli indicatori ESG consente una valutazione qualitativa, inclusa nel rating di sostenibilità, che valuta l’impegno dell’azienda nell’ambito ambientale, sociale e di governance.

Figure chiave all’interno dell’azienda

Chi si occupa di sostenibilità in azienda?

Il Sustainability Manager è una figura chiave per guidare l’azienda verso uno sviluppo sostenibile. Le sue mansioni includono garantire la conformità alle normative ambientali, sviluppare politiche sostenibili, definire obiettivi di performance, creare campagne di sensibilizzazione e comunicare i progetti di sostenibilità sia internamente sia esternamente. Questo ruolo sottolinea l’importanza dell’impegno di tutta l’organizzazione verso lo sviluppo sostenibile.

La situazione italiana 

Qual è il quadro attuale della sostenibilità aziendale in Italia e quali sono le prospettive future?

Secondo i dati dell’Istat del 2022, il 59,5% delle aziende manifatturiere italiane ha intrapreso azioni di sostenibilità, con previsioni di crescita al 64% entro il 2025. Tuttavia, le attività sinora messe in atto si concentrano principalmente sull’ambiente (50,3%), mentre solo il 36,8% riguarda l’aspetto economico, che spesso è più complesso da implementare.

Sostenibilità: una sfida per le piccole e medie imprese

Quali sono le sfide che le PMI affrontano nell’implementare strategie di sostenibilità e quali sono i potenziali vantaggi?

Molte PMI riconoscono l’importanza della sostenibilità, ma spesso si trovano ad affrontare la mancanza di risorse e conoscenze necessarie per mettere in pratica efficacemente tali strategie. La mancanza di incentivi finanziari può rappresentare un ostacolo significativo, specialmente per le PMI con risorse limitate. Queste ultime infatti trovano difficile investire in iniziative sostenibili a causa dei costi iniziali elevati e della scarsità di finanziamenti appropriati.

Tuttavia, è importante comprendere che gli investimenti in sostenibilità possono portare a vantaggi a lungo termine, inclusa una maggiore efficienza operativa e una migliore reputazione aziendale. Inoltre, le PMI devono navigare in un ambiente normativo complesso e in continua evoluzione. Cosa che può rendere difficile comprendere e rispettare le normative sulla sostenibilità.

Nonostante queste sfide, sempre più consumatori sono attratti da marche e prodotti sostenibili, offrendo significative opportunità di mercato per le PMI che abbracciano la sostenibilità. Le imprese che riescono ad integrare con successo la sostenibilità nella loro strategia aziendale possono differenziarsi dalla concorrenza e attrarre una base di clienti fedeli.

Bilancio di sostenibilità

A chi si rivolge il Bilancio di Sostenibilità?

Qual è il ruolo del bilancio di sostenibilità per le aziende e quali vantaggi può offrire?

Oggi, i consumatori e gli investitori sono sempre più attenti all’impatto ambientale delle attività e questo influenza le loro decisioni di consumo e di investimento. Il bilancio di sostenibilità rappresenta un incentivo per le aziende che desiderano pubblicizzare il proprio impegno nel ridurre l’impatto ambientale e socio-economico delle proprie attività, anche se non sono obbligate per legge a farlo.

La scelta di rendicontare la sostenibilità consente di promuovere un modo di operare più trasparente e responsabile. Offre quindi vantaggi evidenti come migliorare la reputazione del marchio, superare il greenwashing e costruire un modello di business più solido e resiliente. Ma ci sono altri ulteriori benefici derivanti dalla gestione della sostenibilità aziendale. Quali? L’impact investing, la rilevazione periodica dei dati aziendali, l’identificazione e la riduzione di inefficienze, la valutazione delle minacce e opportunità di business, l’accesso a finanziamenti più ampi, la riduzione degli oneri finanziari, l’espansione della base clienti e la differenziazione rispetto alla concorrenza . Infine, investire in sostenibilità può contribuire anche ad attrarre e trattenere i migliori talenti, poiché i giovani lavoratori sono sempre più sensibili all’etica delle organizzazioni in cui operano.

Nuove direttive

Quali sono le principali modifiche proposte dalla Commissione europea alla Direttiva sulla Rendicontazione della Sostenibilità Aziendale e come influenzeranno le aziende interessate?

La Commissione europea ha proposto una rettifica della Direttiva sulla Rendicontazione della Sostenibilità Aziendale (CSRD) il 21 aprile 2021. Questa modifica estende l’obbligo di rendicontazione della dichiarazione non finanziaria a tutte le grandi aziende e alle società quotate in Borsa, indipendentemente dalla loro dimensione, ad eccezione delle microimprese. La proposta introduce anche l’obbligo di verifica delle informazioni nel rapporto di sostenibilità. Richiede altresì l’etichettatura digitale dei dati per consentire l’accesso a un database europeo centralizzato. Inoltre, prevede requisiti di rendicontazione più dettagliati e l’adeguamento agli standard validi nell’Unione Europea.

It’s a Mans’ Man’s Man’s World?

Anna Pasotti: un esempio di empowerment femminile

In un mondo dove, come recita la celebre canzone di James Brown, “It’s a Man’s Man’s Man’s World”, dalla prospettiva di una donna leader come lei, quanto è impegnativo navigare in un universo prevalentemente maschile? Quale è stata la sua esperienza personale nel conquistare e mantenere una posizione di rilievo in un contesto così dominato dagli uomini?

Durante il mio percorso professionale, ho notato che il ruolo della donna nella sostenibilità sociale, economica e gestionale è fondamentale per il progresso e lo sviluppo sostenibile della società moderna. La partecipazione delle donne in vari settori, sia a livello decisionale sia operativo, ha dimostrato di portare benefici tangibili che vanno oltre il loro ruolo specifico. Le donne imprenditrici e manager spesso portano prospettive uniche, competenze sofisticate e un approccio più inclusivo alla gestione delle risorse. Tutti fattori che contribuiscono all’innovazione e alla diversificazione economica. Nonostante ci sia ancora molto da fare per promuovere la parità di genere, credo che temi come l’inclusività e la valorizzazione delle diversità siano cruciali per la crescita responsabile e sostenibile.