incendi - Rischio amianto

I Carabinieri Forestali, Ambientali e Agroalimentari hanno stipulato una convenzione con l’università Lumsa per la protezione delle zone montane dagli incendi boschivi. La firma, lo scorso 25 marzo nella sede di Via Carducci a Roma, alla presenza del generale Andrea Rispoli e del rettore Francesco Bonini.

Il progetto riguarda il settore degli incendi boschivi, correlato all’analisi degli aspetti sociali ed economici delle aree rurali e montane italiane.

L’accordo si inserisce in un rapporto di storica collaborazione che lega le due istituzioni; e ribadisce ancora una volta il ruolo della ricerca al servizio del Paese, in un settore che desta grave allarme sociale”. A sottolinearlo, il rettore Bonini. “Il protocollo per il quale siamo convenuti si inserisce in tematiche in evoluzione costante – ha precisato invece il generale Rispoli – ed è pertanto di assoluta rilevanza il confronto tecnico-scientifico basato sulle scienze sociali che si avvia con la stipula dell’accordo”.

Convenzione tra carabinieri e università: come funziona

Le modalità di collaborazione tra carabinieri e università nel settore degli incendi boschivi – si legge in una nota – “si attueranno mediante un Comitato di Coordinamento tra rappresentanti dell’Università e Ufficiali della specialità forestale dell’Arma. Riguarderanno attività di comune interesse mediante la partecipazione congiunta a progetti di rilevanza nazionale e dell’UE a valere sui fondi nazionali ed europei e transnazionali; nonché la realizzazione di iniziative di cooperazione, nell’ambito di attività di ricerca, analisi, formazione e specializzazione nelle tematiche oggetto dell’accordo“.

La Convenzione ha durata triennale, con possibilità di rinnovo. Prevede, inoltre, lo scambio di dati geomatici relativi alla mappatura del fenomeno degli incendi boschivi; la redazione congiunta di documenti, pubblicazioni e articoli di alta valenza scientifica, la realizzazione di modelli matematici, software, sistemi esperti e database. Previsto, inoltre, lo scambio di docenze, esperti, pubblicazioni e materiale scientifico nelle aree oggetto della collaborazione, la reciproca disponibilità di strutture, laboratori e strumentazioni, la partecipazione di appartenenti all’Arma a corsi, seminari, master ed eventi organizzati dalla LUMSA sulle tematiche della Convenzione; nonché la partecipazione degli studenti dell’Università ad eventi e manifestazioni organizzati dall’Arma.

Un passo avanti per la salvaguardia dell’ambiente

Il CUFA dei carabinieri esercita, tra gli altri, compiti di prevenzione tutela e repressione delle violazioni in materia di incendi boschivi e gestisce l’impiego del simulatore d’incendi ad alta tecnologia (Forest fire area simulator) avvalendosi di un proprio Nucleo Informativo Antincendio Boschivo (NIAB), struttura info-investigativa ad alta specializzazione dell’Arma dei Carabinieri.

Dall’altro lato, la LUMSA dispone di un gruppo di esperti, ricercatori e tecnici con competenze multi-disciplinari per il contrasto, la prevenzione e l’analisi degli incendi boschivi anche sotto il profilo socio-economico del fenomeno.

Ecco perché la convenzione stipulata nei giorni scorsi rappresenta un importante passo avanti per la salvaguardia dell’ambiente. Non solo sul fronte repressivo, ma soprattutto di prevenzione e analisi.

Il ruolo di referente della LUMSA sarà affidato al Prof. Antonio Ciaschi; mentre per il CUFA il referente è stato individuato nel tenete colonnello Renato Sciunnach, attuale Comandante del NIAB.