Emergency

Emergency esempio di diritto alla salute per tutti: soprattutto dei più fragili. Da quasi 20 anni l’ambulatorio di Emergency a Marghera, una delle municipalità di Venezia, apre le porte a chi un medico di base non ce l’ha.

Emergency, diritto alla salute con visite gratuite

Visite gratuite di medicina generale ma anche specialistiche per tutti coloro che vivono  condizioni di fragilità economica e sociale. Sono uomini, donne e bambini provenienti da Ucraina, Bangladesh, Marocco, Tunisia, Romania, Senegal, Moldavia, Nigeria, Albania. E poi ci sono gli italiani (il 5% del totale): soprattutto per le visite odontoiatriche.

Prestazioni mediche, ecco tutti i numeri

Sono esseri umani ai quali dovrebbe essere garantito il diritto alla salute. Così non è. E così Emergency, con un affitto agevolato da parte del Comune, effettua quasi 2mila visite al mese tra ambulatori di medicina generale, farmacia, odontoiatria, pediatria, oculistica e psicoterapia. Ma non solo.

L’edificio di 240 metri quadrati comprende anche due sale di attesa, sala colloqui, reception, magazzini, spogliatoio, uffici e bagni. Lo staff è composto da un equipe di professionisti: la maggior parte dei quali volontari.

Come documentato nell’articolo di Avvenire in quasi 20 anni sono state offerte gratuitamente 97.180 prestazioni.

Ecco alcuni dei dati relativi al 2022:

  • 1783 pazienti, di cui 1109 primi accessi;
  • 10.508 prestazioni di cui 2.835 di medicina generale, 2762 infermieristiche, 1689 dentistiche (per 467 pazienti).

Secondo le stime pubblicate da Avvenire: il 43% dei pazienti è costituito da extracomunitari con permesso di soggiorno senza iscrizione al Servizio sanitario nazionale (Ssn), il 40% da extra-Ue irregolari, l’11% da comunitari fuori dal Ssn.

Diritto alla salute, negato anche ai bambini

Oltre alle prestazioni sanitarie, Emergency li aiuta ad accedere al Servizio sanitario: un servizio di cui hanno diritto. Marta Carraro, responsabile del centro a Marghera, spiega ad Avvenire che la maggior parte sono irregolari, condizione che si raggiunge facilmente.

Infatti, se non si trova un lavoro regolare entro un anno, il permesso di soggiorno scade per attesa occupazione.

Per i profughi c’è un permesso temporaneo ma ci vogliono mesi per un appuntamento in Questura. Per l’iscrizione al Ssn è necessaria una dichiarazione di ospitalità che ha generato un mercato nero: italiani e stranieri chiedono dai 200 ai 400 per una residenza.

Anche per gli stranieri comunitari, cittadini Ue, si presenta lo stesso problema se non possono dimostrare autonomia economica o un regolare contratto.

In Italia il diritto alla salute è spesso negato anche ai bambini. “Per legge tutti i minori stranieri, anche se irregolari, hanno diritto all’iscrizione al servizio sanitario – spiega Marta Carraro – ma ad esempio la Regione Veneto fino a un po’ di tempo fa non offriva l’assistenza pediatrica questi bambini. La cosa è finita in tribunale e la Regione è stata condannata”.

Emergency, responsabile Carraro: l’esclusione è miopia

La responsabile Carraro mette in rilievo il fatto che “escludere le persone dalla sanità è miope”.

Effettivamente i Pronto Soccorso per legge devono accettare tutti. Così si intasano le strutture ospedaliere a danno dei casi più gravi.

Inoltre tenere questa elevata percentuale di persone fuori dal servizio sanitario significa anche non poter prevenire patologie per le quali in futuro potrebbe esserci la necessità di un intervento urgente e quindi con maggiori costi per lo stato.

Infine Carraro ricorda che ci sono malattie trasmissibili come la sifilide di cui, chi si prostituisce, non conosce i rischi: “Se curate subito loro guariscono e nessuno si contagia”.

Emergency, così come tante altre Organizzazioni di volontariato presenti sul territorio italiano, è un esempio concreto di diritto alla salute.

L’articolo 32 della Costituzione recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Parole che troviamo scritte sul cancello di ingresso dell’ambulatorio di Emergency a Marghera. Parole messe in pratica oltre il cancello.