amianto a pesaro - amianto ad Altopascio

Amianto a Pesaro. Continua l’emergenza amianto a Pesaro dove perdura il rischio esposizione alle fibre killer nel quartiere di Pantano, tra via Costa e via Solferino. Dopo il maltempo dei mesi scorsi, infatti, i tetti in eternit del complesso dell’ex Copredil stanno crollando.

Amianto a Pesaro, la paura dei cittadini

Da qui la paura dei cittadini che lamentano l’esistenza di uno spazio così indecoroso a due passi da un noto centro commerciale. Il consigliere di quartiere Marcello Valdinocci solleva la questione: «I tetti in eternit stanno crollando, i privati e il Comune devono intervenire subito: mappare la zona per poi bonificarla».

Sollecitate dal maltempo, infatti, le fibre di amianto si stanno visibilmente staccando, generando una polvere pericolosa per la salute delle persone . Il consigliere Valdinocci si appella alla legge 257 del 1992 che, tuttavia, rimane solo su carta:

«Questo è un problema molto serio, una legge 257 del 1992 dichiara che è pericoloso tutto quello che è stato realizzato con l’amianto. E l’eternit rientra in questa situazione di rischio. Al consiglio di quartiere avevo già fatto presente questa problematica, e non ho avuto risposta. Giorni fa, dopo essere ritornato sul posto, ho notato che la situazione non è cambiata, anzi è peggiorata».

Amianto a Pesaro, intervento di Elisabetta Sacchi

Un ruolo decisivo nel pesarese è svolto da Elisabetta Sacchi, presidente del comitato locale dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Immediato, infatti, il suo intervento sul crollo di una tettoia in amianto di una casa prossima al liceo artistico Mengaroni.

Un caso che non ha abbandonato e sul quale è tornata lo scorso aprile sollecitando gli interventi. La responsabile locale dell’ONA ha presentato una doppia “lista nera” sull’amianto a Pesaro: una con i siti messi in sicurezza, l’altra con aree a rischio per la salute.

Bonifica amianto, agevolazioni economiche

La presidente Sacchi ha evidenziato l’importanza di agevolazioni per i proprietari che devono effettuare la bonifica dei siti contaminati:

«Quando ci sono manufatti in amianto ogni anno si dovrebbe fare un piano di controllo e manutenzione per evitare il rilascio delle polveri tossiche con lo scadimento del materiale. Rivolgo quindi un appello alle istituzioni.

Comune e Regione devono cominciare a prendersi a cuore la battaglia contro l’amianto. È necessario stanziare risorse perché i proprietari devono essere aiutati economicamente. Le bonifiche, infatti, sono costosissime, così come hanno bisogno di sostegno le ditte specializzate nello smaltimento.

Nelle Marche non abbiamo una discarica specializzata per questo tipo di rifiuto. quindi le scorie di amianto devono essere portate fuori regione. Alcune arrivano fino in Germania e il conferimento si paga a caro prezzo. Quindi anche lo Stato dovrebbe fare la sua parte». 

Bonifica amianto, mappatura dei territori

La responsabile ONA ribadisce l’importanza di una mappatura dei territori da parte dei rispettivi Comuni:

«Sarebbe utilissima proprio per avere un quadro della situazione e intervenire là dove c’è un reale pericolo. Senza uno screening della situazione, come si fa a capire quanti soldi è necessario mettere a bilancio per la bonifica? Solo in questo modo ci sarà sempre meno amianto nei nostri luoghi di vita e lavoro.

Alcuni Comuni marchigiani, come Appignano e Fabriano, hanno già provveduto da soli alla mappatura. Senza aspettare la Regione, stanno mettendo in sicurezza i luoghi che costituiscono un pericolo. Del resto il sindaco, in quanto autorità sanitaria locale, è responsabile della salute pubblica».

Diritto alla salute, consulenze gratuite con l’ONA

Nonostante la legge 257 da oltre 30 anni vieti l’utilizzo dell’amianto, le persone continuano a crescere i malati di tumore come il mesotelioma.

In questo quadro, che non prevede l’obbligo della rimozione dell’asbesto, la bonifica ha un ruolo decisivo per la tutela della salute. Dunque, le segnalazioni da parte dei cittadini rimangono fondamentali nell’opera di prevenzione e quindi di tutela della salute. A tal proposito è nata un’ App gratuita per visualizzare in tempo reale i siti contaminati e dare la possibilità a chiunque di effettuare segnalazioni.

Attraverso l’ONA e l’Osservatorio Vittime del dovere è inoltre possibile ricevere consulenza gratuita per valutare come muoversi in caso di rischio e di danni da amianto. E’ sufficiente chiamare il numero verde 800.034.294 o compilare i campi sottostanti per essere ricontattati.