I dati della sorveglianza Passi e Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) stimano che 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale. Il dato preoccupa i nutrizionisti e i medici di famiglia, più alle prese con pazienti che oltre all’eccesso di peso presentano anche problemi ad esso correlati. Tra questi diabete e ipertensione.

L’essere in eccesso ponderale è una caratteristica frequente più fra gli uomini che fra le donne e soprattutto fra le persone con difficoltà economiche. Ma anche fra quelle con un basso livello di istruzione.
Molise, Campania, Basilicata, Puglia continuano a detenere il primato per la quota più alta di persone in eccesso ponderale (circa la metà dei residenti).

Nelle abitudini alimentari il Nord è risultato meglio del Sud, mentre la Sardegna si è assestata ai primissimi posti.

Il sovrappeso aumenta al Sud, l’obesità al Nord

Dalla ricerca effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità è emerso che il sovrappeso aumenta nel Sud, invece, l’obesità aumenta nel Nord.

Si tratta di modifiche contenute, ma statisticamente significative. Inoltre, l’aumento di sovrappeso e dell’obesità riguarda in particolare le classi di età più giovani (18-34enni), mentre fra i 50-69enni si riducono entrambe.

Fra le donne aumenta il sovrappeso, ma non vi sono differenze di genere nell’obesità.

Meno della metà degli intervistati in eccesso ponderale riferisce di aver ricevuto dal proprio medico il consiglio di perdere peso. Consiglio che è stato rivolto soprattutto alle persone obese, molto meno a quelle in sovrappeso, tenuto, dunque, in buona considerazione. Infatti, la quota di persone in eccesso ponderale che dichiara di seguire una dieta è significativamente maggiore fra coloro che si sono rivolti al medico.

In eccesso di peso oltre la metà degli over 65

Tra le persone che hanno più di 65 anni, ad essere in eccesso ponderale è oltre la metà (56%). Mentre il 41% è in sovrappeso e il 15% obeso (IMC ≥30).

Con l’avanzare dell’età, specialmente negli over 75, vi è un calo ponderale fisiologico. Oltre a ridursi la quota di persone in eccesso ponderale, aumenta progressivamente quella degli anziani che perdono peso in modo involontario. Questi ultimi dichiarano di aver perso più di 4,5 kg o più del 5% del proprio peso negli ultimi 12 mesi.

In calo il consumo di 5 porzioni di vegetali al giorno

Il consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura resta un’abitudine che coinvolge poche persone. Non supera mai, difatti, il 9% neppure nei gruppi che ne fanno un maggior consumo.

La quota di persone che adotta questa abitudine nel proprio regime alimentare, già relativamente bassa, è diminuita nel tempo soprattutto negli ultimi anni. Ed è in calo in ogni regione italiana in particolare nelle regioni settentrionali.

Solo nelle regioni del Centro Italia si era verificato un aumento significativo dal 2008 al 2016, arrestatosi subito dopo. La diminuzione ha interessato tutte le altre parti del Paese.

L’adesione al consumo delle porzioni di frutta e verdura raccomandate per una corretta alimentazione si è rivelata significativamente più bassa nelle regioni nel Centro-Sud. Ad eccezione della Sardegna, in cui il consumo di 5 porzioni al giorno è fra i più alti (11%).