booster covid

Via libera al secondo booster Covid anche per gli over 60. Si abbassa dunque il limite di età per la somministrazione della quarta dose; fino ad oggi quest’ultima era riservata alle persone fragili o di età superiore agli 80 anni. “I vaccini attualmente autorizzati continuano a essere altamente efficaci nel ridurre i ricoveri ospedalieri per Covid-19, le forme gravi di patologia e i decessi”, anche con le nuove varianti circolanti. Lo hanno sottolineato Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) ed Ema (European Medicines Agency) in una nota congiunta. Questa nuova ondata di Covid in Europa però non lascia spazio ad esitazioni e così la decisione di allargare la platea dei destinatari del secondo booster.

Le autorità europee hanno dunque espresso parere favorevole alla somministrazione della quarta dose anche tra i 60 e i 79 anni. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha detto che l’Italia adeguerà subito i propri protocolli alla nuova determinazione. Solo pochi giorni fa l’annuncio di una nuova campagna vaccinale per settembre, anche per l’antinfluenzale. “Già nella giornata di oggi – ha detto il ministro – adegueremo le nostre linee guida, circolari e indicazioni. Guai a pensare che la battaglia contro il Covid sia vinta, è ancora in corso e dobbiamo tenere un livello di attenzione e di prudenza“. Oggi pomeriggio si terrà dunque una riunione straordinaria della Commissione tecnico scientifica e dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) per l’ok definitivo anche in Italia.

Secondo booster Covid, quando si farà

Ecdc ed Ema hanno dato l’ok e un rinnovato appello a vaccinarsi è immediatamente partito anche dalle istituzioni europee. “Invito gli Stati membri a lanciare immediatamente un secondo richiamo per tutte le persone di età superiore ai 60 anni e per tutte le persone vulnerabili, ed esorto tutti coloro che hanno diritto a farsi avanti e farsi vaccinare“. Lo ha detto Stella Kyriakides, commissaria Ue alla Salute. “Ѐ così che proteggiamo noi stessi, i nostri cari e le nostre popolazioni vulnerabili. Non c’è tempo da perdere“.

La somministrazione del secondo booster avverrà dunque anche per persone che hanno compiuto già 60 anni. La quarta dose sarà somministrata ad almeno quattro mesi di distanza dall’ultima ricevuta. Particolare attenzione sarà inoltre posta alle persone che hanno ricevuto il vaccino da più di 6 mesi. Per quel che riguarda il resto della popolazione, secondo le agenzie regolatorie europee al momento non ci sarebbero i presupposti per procedere alla somministrazione alle persone con meno di 60 anni di età.

Quarta dose ok, ma non per gli operatori sanitari

È probabile – spiegano Ema ed ECDC – che la somministrazione anticipata di una seconda dose di richiamo dei vaccini attualmente disponibili agli operatori sanitari e alle persone che lavorano in strutture di assistenza a lungo termine offra solo benefici limitati a causa della protezione limitata e in rapido declino contro le infezioni e la trasmissione”.

La quarta dose non sarà obbligatoria per gli operatori sanitari, ma per gli ospiti delle strutture di assistenza è davvero importante riceverla. “Gli operatori sanitari e il personale delle strutture di assistenza a lungo termine possono ricevere una seconda dose di richiamo per la propria protezione se appartengono a un gruppo prioritario in base all’età o alla vulnerabilità medica. I residenti nelle strutture di assistenza a lungo termine devono ricevere tutte le dosi di richiamo raccomandate in conformità con questa guida. Al momento, non ci sono prove epidemiologiche chiare a sostegno della somministrazione di una seconda dose di richiamo in individui immunocompetenti di età inferiore ai 60 anni, a meno che non abbiano vulnerabilità mediche“.