Criostimolazione obesità

La vita sedentaria è una dei peggiori nemici degli italiani. L’11% dei nostri connazionali, infatti, oggi soffre di obesità: il dato è relativo al 2022 e lo ha reso noto il quinto Italian Obesity Barometer Summit.

Il confronto, che ha visto la partecipazione di istituzioni, esperti e pazienti, ha rilevato anche altri dati interessanti, come ad esempio il fatto che quasi 20 milioni di italiani conducono una vita sedentaria; e che soltanto il 5% di loro consuma le 5 porzioni al giorno di frutta e verdura raccomandate dall’Oms. Entrambi fattori di rischio per obesità e malattie cardiovascolari.

Il dato è particolarmente allarmante perché ciò avviene nonostante il fatto che più della metà degli italianai (54%) controlla il proprio peso mensilmente o quasi; e circa uno su quattro anche settimanalmente (24%).

Vita sedentaria e stile di vita al centro del problema

Centrali nella salute, come è noto, sono gli stili di vita. Lo stesso ministro della salute Orazio Schillaci, a inizio anno, aveva acceso i riflettori su questo tema. “L’Italia è uno dei paesi con i più bassi livelli di attività fisica. Sebbene i dati sulla sedentarietà mostrino un miglioramento in tutte le fasce di età, resta un comportamento ancora troppo diffuso con un andamento crescente all’aumentare dell’età: nel 2022 riguarda quasi una persona su quattro tra i giovani di 18-24 anni (23,6%) e quasi sette su dieci tra gli over 74 (67,2%)“. A spiegarlo è Roberta Crialesi, dirigente Servizio Sistema integrato salute, assistenza e previdenza, Istat.

Obesità, una malattia complessa da gestire

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Per affrontare l’obesità, spesso è necessario un approccio olistico che coinvolge cambiamenti nell’alimentazione, nell’attività fisica, nella gestione dello stress e nella consulenza medica. Una dieta equilibrata, l’aumento dell’attività fisica e il monitoraggio del peso corporeo sono tra gli elementi da gestire. La gestione dell’obesità richiede infatti un impegno a lungo termine e un cambiamento nello stile di vita per migliorare la salute generale e prevenire le complicanze; quindi è utile anche una certa attitudine mentale.

L’obesità è una malattia molto complessa e che se i fattori ambientali hanno sicuramente una grande responsabilità nell’accumulo di peso, la suscettibilità ad ammalarsi è data da fattori genetici e biologici che oggi possono essere contrastati con nuovi e innovativi farmaci nell’ambito comunque di un approccio multidisciplinare” – ha spiegato Paolo Sbraccia, vice presidente vicario di Ibdo Foundation.

In Italia sono però anche diffuse abitudini alimentari poco salutari. Circa un italiano su due consuma dolci almeno qualche volta a settimana e l’11,3% tutti i giorni. In 20 anni il consumo degli snack salati tra gli adulti è aumentato del 50%; in particolare è più che raddoppiato tra i 45-64enni. Inoltre, negli ultimi 20 anni il consumo giornaliero di frutta e verdura è diminuito del 5%.