La vipera è un serpente diffuso in tutta Italia. Si trova nelle zone di montagna ma anche in pianura, prevalentemente vicino a rocce calde quando riposa o immersa nel sottobosco alla ricerca di prede da cacciare. In estate, una passeggiata in montagna o una attività sportiva come la scalata di una parete o la ricerca di funghi possono trasformarsi in un incubo se ci si imbatte in una vipera ed essa ci morde.
L’estate è il momento per eccellenza delle vacanze. Più spesso ci si può rilassare in montagna, in campagna, in riva al lago o anche al mare. Nessuna zona però è esente da pericoli, quindi bisogna sempre prestare attenzione, soprattutto se si trascorre molto tempo all’aperto. Per esempio, oltre ad una buona crema solare per evitare di esporsi troppo ai raggi Uv, è bene anche tutelarsi dalle punture di insetto o prestare attenzione quando si entra in acqua, per esempio per la presenza di meduse e tracine. La montagna non è da meno: per esempio, anche se si tratta perlopiù di animali schivi e che scappano quando si accorgono della presenza dell’uomo, bisogna fare attenzione alle vipere; in particolare se con gli adulti ci sono anche anziani e bambini.
Morso di vipera: è possibile prevenirlo?
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E’ bene porsi alcune domande. Come prevenire il morso di vipera? E quando questo rettile morde come ci si deve comportare per non arrecare ulteriori danni alla vittima o a se stessi?
Il morso di vipera si verifica essenzialmente quando quest’ultima si sente attaccata e senza via di scampo, dopo un enorme spavento. I serpenti sono praticamente sordi ai suoni, ma sentono le vibrazioni del terreno e se quest’ultime sono in avvicinamento, tendono a darsi alla fuga e rintanarsi. Ecco perché è buona prassi portare con sé un bastone in montagna, perché può allontanare le vipere con le vibrazioni che emana sul terreno al nostro passaggio.
Un altro modo, ma per evitare gli effetti peggiori e non il morso in sé, è vestirsi adeguatamente: pantaloni lunghi, scarpe da trekking che coprono la caviglia e calzettoni doppi, aiutano a rendere il morso della vipera meno profondo. In questo caso infatti in genere non si vedono i due buchi sulla pelle. Inoltre fare sempre attenzione quando si raccolgono cose da terra, ed evitare di mettere le mani in fessure o sotto i sassi; evitare di sedersi, senza prima controllare, su tronchi coperti di fogliame. E’ possibile trovare vipere anche vicino a piccoli ristagni di acqua e in pietraie.
Qual è il comportamento giusto in caso di morso?
Innanzitutto bisogna specificare che la vipera, se ci sente arrivare, scappa. Può succedere però che ci veda solo all’ultimo e scatti all’improvviso, ed in quel caso morda. Molto spesso il morso è senza veleno: si tratta del cosiddetto “morso secco“; ciò avviene perché la vipera tende a risparmiare il veleno per le prede: l’uomo non rappresenta un pasto. Il veleno di vipera, comunque, in genere non è mortale per l’uomo: per un adulto sarebbe necessario almeno il doppio del siero che il serpente usa quando estrae i denti. Attenzione invece a bambini, anziani e ai cani, che possono essere pericolosamente incuriositi dall’incontro con una vipera.
Il morso di vipera è molto doloroso. Come comportarsi? Non serve farsi prendere dal panico, ma è importante recarsi il prima possibile in pronto soccorso. Se il morso è stato su un arto, braccio o gamba che sia, muoverlo il meno possibile per rallentare la diffusione del veleno; togliere anelli e bracciali, che in caso di gonfiore risulterebbero meno agevoli da rimuovere. Non incidere la ferita e non tentare di succhiare il veleno: potrebbe essere dannoso sia per il ferito che per il soccorritore. Se possibile fare una foto al serpente: può essere utile per l’ospedale.
Se possibile lavare la ferita con acqua e sapone; non usare alcol perché il veleno con esso forma composti tossici. Somministrare all’infortunato caffè e the è utile per evitare cali di pressione. Se si ha a disposizione una benda elastica lunga tra i 6 e i 10 metri, bendare esercitando una discreta compressione ed estenderla più in alto possibile, e comunque anche al di sotto del morso. Lo scopo è rallentare la circolazione linfatica, che è quella che veicola il veleno (non il sangue). In caso di morso a collo, tronco o testa, tamponare la zona tenendo compresso.
Quali sono i sintomi del morso di vipera?
I sintomi del morso di vipera sono gonfiore, arrossamento, dolore, formicolio, cianosi; prima localizzati alla zona del morso e poi in estensione periferica. Dopo circa un’ora appaiono gli effetti sistemici: nausea, vomito, diarrea e nei casi più gravi collasso cardiocircolatorio e shock con perdita di coscienza. La morte si conta in un caso ogni 5 anni circa, perlopiù derivante da reazione allergica al veleno del serpente.
Bambini ed anziani sono più sensibili al morso di vipera: incidono infatti sulla gravità il peso corporeo e le condizioni generali di salute, oltre alla sede e alla profondità del morso; nonché ovviamente alla quantità del veleno iniettata. Quest’ultimo infatti molto prezioso per il serpente perché gli permette di catturare le sue prede.
Non tutti i serpenti sono una vipera: come riconoscerla?
Saper riconoscere una vipera è utile soprattutto ai fini della cura dopo un morso. La caratteristica più nota della vipera è la testa di forma triangolare e schiacciata, con squame piccole. Inoltre l’occhio ha una pupilla verticale (come quella dei gatti), a differenza dei serpenti innocui, che ce l’hanno circolare. Il corpo della vipera è tozzo e la coda è breve e a punta. Conoscere anche la forma del corpo è importante perché spesso si riesce a vedere il serpente solo mentre scappa. Il colore è variabile: può andare dal nero al beige, passando per il rosso mattone, quasi sempre con macchie scure sul dorso. E’ possibile anche riconoscere una vipera a distanza: essa infatti si pone con il corpo a forma di S e si muovono lentamente.
Se non si riesce a riconoscere il serpente, si può osservare il morso: due punti rossi saranno più grandi degli altri e distanziati fra loro di circa un centimetro. Se vi è solo un punto più rosso, la vipera potrebbe aver perso un dente velenifero. I morsi di altri serpenti non velenosi, in genere, lasciano invece solo puntini tutti uguali.
Le cinque specie italiane, dalla più comune alla più velenosa
La vipera è l’unico serpente velenoso presente in natura in Italia. Sono cinque le specie.
- Aspide (Vipera Aspis), è la vipera comune, la più diffusa sul territorio: si trova sulle Alpi e sugli Appennini, preferisce luoghi caldi e asciutti e solito scappa;
- Vipera Berus, o marasso palustre: si trova soprattutto nelle montagne del Nord Italia, anche in acqua, ed è piuttosto aggressiva;
- Vipera Ammodytes (vipera del corno): si chiama così per il caratteristico corno sulla punta del naso; si trova soprattutto nelle regioni del Nord-Est e sulle Dolomiti; preferisce zone aride come pietraie e pendii; non è aggressiva ma il suo veleno è più forte di quello delle altre vipere;
- Vipera Ursinii (vipera dell’Orsini): è più piccola delle altre specie ed è la meno pericolosa; si trova soprattutto nelle zone appenniniche di Abruzzo (in particolare sul Gran Sasso), Umbria e Marche.
- Vipera dei Walser: si trova soprattutto nelle Alpi occidentali (Biella e alta Valsesia); si tratta dell’ultima specie scoperta in Italia, alcuni anni fa; era un serpente già noto, ma era considerata un marasso.