vaiolo

Cresce la preoccupazione a livello mondiale per l’innalzamento dei casi di infezione da monkeypox, il virus del vaiolo delle scimmie. “Tutti dobbiamo essere preoccupati” – ha detto il presidente americano Joe Biden. Gli Usa, secondo quanto riferito dal presidente stesso, sarebbero già al lavoro per capire quale vaccino possa essere utile per contrastare la diffusione dell’infezione.

In Spagna i casi sono saliti a 30 e si indaga su un possibile focolaio alle Isole Canarie. Proprio da lì e dalle zone vicine infatti provenivano gli italiani infettati e ora ricoverati in ospedale. In particolare l’attenzione si concentra sull’isola di Gran Canaria nella località di Malaspalomas, e le principali indiziate sarebbero alcune feste tra cui il Gay Pride che si è tenuto tra il 5 e il 15 maggio ed al quale hanno partecipato circa 80mila persone. In Europa altri casi si sono registrati in Svizzera e in Germania; un caso anche in Israele.

Ci sono circa 80 casi confermati finora e 50 indagini pendenti” – ha spiegato l’Organizzazione Mondiale della Sanità. “È probabile che vengano segnalati più casi man mano che la sorveglianza si espande. L’OMS sta lavorando con i Paesi colpiti e altri per espandere la sorveglianza delle malattie per trovare e supportare le persone che potrebbero essere colpite e per fornire indicazioni su come gestire la malattia“.

Vaiolo delle scimmie, quarto caso in Italia

Sale a quattro il numero di casi di vaiolo delle scimmie accertati in Italia. Il primo c’era stato nel Lazio, nei giorni scorsi: un uomo ricoverato allo Spallanzani di Roma, dopo essere stato alle Isole Canarie. Poi i casi erano saliti a tre. Oggi arriva la notizia di un quarto caso di infezione, stavolta però in Toscana. Si tratta di un uomo, un 32enne, anche lui appena tornato da un viaggio alle Canarie, ed è ricoverato all’ospedale San Donato. Il giovane era andato dal medico di base, dal quale è stato indirizzato all’ospedale perché presentava delle lesioni cutanee. Ora si trova nel reparto di Malattie infettive. Non avrebbe avuto contatti stretti con i familiari perché vive da solo.

Sintomi dell’infezione e precauzioni

I sintomi a cui prestare attenzione sono la comparsa di vescicole, pustole e lesioni cutanee; ingrossamento dei linfonodi, malessere generale e febbre. Per i contatti delle persone risultate positive al monkeypox c’è una sorveglianza di 21 giorni.

Poiché il vaiolo delle scimmie si diffonde attraverso il contatto ravvicinato, la risposta dovrebbe concentrarsi sulle persone colpite e sui loro contatti stretti. Le persone che interagiscono da vicino con qualcuno che è infetto sono a maggior rischio di infezione: questo include operatori sanitari, membri della famiglia e partner sessuali” – ha puntualizzato l’OMS.

Il virus si trasmette infatti attraverso il contatto con i fluidi corporei o con le lesioni dell’individuo infetto, oppure mediante il droplet (le goccioline di saliva che produciamo quando parliamo, starnutiamo o tossiamo).