Carcere

La salute dei detenuti è tutelata nel nostro paese dal Servizio Sanitario Penitenziario (SSP). Ed è garantito dalla Costituzione italiana e dalle norme internazionali sui diritti umani. Si tratta, pertanto, di tutele necessarie poiché la salute dei detenuti è spesso compromessa a causa delle condizioni di vita in carcere.

Le politiche per il diritto della salute in carcere sono essenziali per garantire l’accesso alle cure. Esse sono predisposte per andare incontro a esigenze diverse da quelle della popolazione generale.

L’assistenza sanitaria è solitamente erogata all’interno degli istituti dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Ciò grazie anche alle tecnologie che consentono di usufruire dei servizi a distanza.

I diritti soggettivi per la salute del detenuto

Ogni detenuto sconta la sua pena in carcere non senza avere diritti. Infatti, hanno diritto a:

  • integrità psico-fisica;
  • un luogo di detenzione adeguato allo stato di salute;
  • informazione sulle diagnosi, i rischi, le alternative, le conseguenze delle rinunce alle cure;
  • autodeterminazione sanitaria;
  • volontarietà degli interventi sanitari.
  • scegliere il luogo di cura;
  • scelta del sanitario di fiducia.

Il SSN deve garantire:

  • azioni di protezione, di informazione e di educazione alla salute;
  • interventi di prevenzione, cura e sostegno del disagio psichico e sociale;
  • assistenza sanitaria della gravidanza e della maternità;
  • assistenza pediatrica e  servizi di puericultura;
  • visite mediche periodiche.

Gestione e cura dei vari soggetti fragili in carcere

Si devono attivare celermente gli interventi dello psicologo o dello psichiatra se c’è il sospetto di una patologia mentale. Gli operatori incaricati per gli interventi opportuni sono informati del risultato delle visite. Se il detenuto presenta problemi di tossicodipendenza, si deve segnalare al SerT dell’istituto.

Relativamente all’assistenza psichiatrica, ricordiamo, quindi, che sono gli specialisti in psichiatria ad assicurarla. Nei confronti dei detenuti devono essere messi in atto interventi che favoriscano la loro partecipazione a tutti i trattamenti.

Risulta particolarmente importante, inoltre, mantenere, migliorare o ristabilire le relazioni con la famiglia e l’ambiente sociale. Perché ciò avvenga, è, dunque, indispensabile la concessione di permessi di colloqui e altresì l’autorizzazione alla corrispondenza telefonica.

Provvedimenti per la tutela della salute mentale

Se nel corso della misura detentiva sopraggiunge anche una infermità psichica, si può essere, pertanto, assegnati a un istituto o sezione speciale per infermi di mente. Quando diventano necessarie cure o accertamenti sanitari che non possono essere erogati dai servizi sanitari negli istituti penitenziari, è allora previsto il trasferimento. E l’accoglienza in strutture sanitarie esterne di diagnosi o di cura. Infine, questo tipo di ricovero esterno al carcere è previsto per la cura degli stati acuti di malattia e solamente nei casi necessari.