Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Paralisi Cerebrale, la disabilità più diffusa nell’infanzia con 1,6 casi su 1.000 nati vivi e oltre 10mila casi nuovi ogni anno. In Italia riguarda circa 100mila persone tra adulti e bambini, mentre sono 17 milioni le persone colpite in tutto il mondo.
Paralisi cerebrale, le principali cause
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La paralisi celebrale è il risultato di danni al sistema nervoso centrale che si verificano durante la gravidanza, al momento della nascita o subito dopo. Le cause possono essere diverse: per esempio malformazioni, virus, mancanza di ossigeno o incidenti. La lesione permanente, non progressiva del cervello, può influenzare in modo variabile sia la funzione motoria sia lo sviluppo complessivo.
Paralisi cerebrale, i sintomi più frequenti
I sintomi diventano evidenti nei primi due/tre anni di vita e interessano soprattutto postura e movimento. L’impatto motorio può assumere diverse forme. Come: emiplegia (coinvolgimento di metà corpo), diplegia (coinvolgimento degli arti inferiori) o tetraplegia (coinvolgimento di tutti e quattro gli arti), a seconda del distretto corporeo interessato.
La Paralisi Cerebrale Infantile (PCI) di solito viene individuata intorno al 19° mese di vita. Ma può essere diagnosticata molto prima in caso di fattori di rischio specifici per i quali si possono eseguire esami strumentali appropriati come, ad esempio, la risonanza magnetica (RM) o l’ecografia transfontanellare (ETF).
Paralisi cerebrale, terapia e trattamenti
Si tratta di una condizione permanente e i problemi non possono essere eliminati. Tuttavia possono modificarsi nel tempo. Infatti, i bambini man mano che crescono possono apprendere strategie per fronteggiare la loro situazione. E, infatti, il trattamento può determinare miglioramenti significativi delle aree funzionali interessate. Infatti, è possibile lavorare sui disturbi e sul loro impatto nella vita del bambino.
Progetto Aincp, diagnosi funzionale
Fondamentale è la diagnosi precoce e quindi un trattamento tempestivo fin dai primi giorni di vita. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della loro vita. E proprio su questo punta il progetto europeo Aincp, coordinato dai ricercatori dell’Università di Pisa. Si tratta di una delle tra i più rilevanti ricerche europee volte a convalidare nuovi algoritmi di intelligenza artificiale per la diagnosi funzionale e la tele-riabilitazione personalizzata dei bambini con una forma di paralisi cerebrale di tipo emiplegico.
Progetto Aincp, da oggi reclutamento bimbi
Oggi, in occasione Giornata Mondiale della Paralisi Cerebrale, il progetto Aincp inizia il processo di reclutamento dei bambini con paralisi cerebrale unilaterale, partendo dall‘Italia. Ma presto saranno anche in Spagna, Belgio e Georgia. Per partecipare, è sufficiente iscriversi sul sito www.aincp.eu.Inoltre.
Paralisi cerebrale, iniziativa “Lotta e Sorridi”
Inoltre, per diffondere una maggiore consapevolezza sulla paralisi cerebrale, la Fondazione FightTheStroke insieme ai ricercatori di Aincp, promuove l’iniziativa “Lotta e Sorridi“. Ecco il calendario di eventi accessibili a tutti.
6 ottobre: sessioni informative online, che includono conversazioni tra medici e genitori. Inoltre, la presentazione di progetti di intelligenza artificiale legati alla paralisi cerebrale. E discussioni sulla riabilitazione e sull’uso di ausili per persone con disabilità.
7 ottobre: l’evento sarà offline con laboratori di musica e fotografia digitale presso l’Apple Store in Piazza Liberty 1 a Milano. Nel pomeriggio ci sarà anche l’occasione di provare discipline adattate di sport e sports presso il centro sportivo PlayMore! in Via Moscova 26 a Milano.