Il Lupus eritematoso sistemico (Les) è una patologia che porta a complicanze renali, come la nefrite lupica, 4 pazienti su 10. Sono complicazioni silenti, senza sintomi o segnali, che si rivelano con l’esame delle urine. Per contrastare questi effetti della malattia, è stato approvato un farmaco con alto profilo di sicurezza ed efficacia. Si tratta dell’anticorpo monoclonale Belimumab, sviluppato da Gsk, utilizzabile in base alle caratteristiche e necessità del paziente.
In una nota di Gsk si legge che Belimumab rappresenta una rivoluzione nel trattamento del Les. È il primo farmaco specifico per questa patologia ed è il primo monoclonale somministrabile nei casi di nefrite lupica. Il Belimumab dà il via a una nuova classe di medicinali, gli inibitori BLyS-specifici. È creato nello stabilimento Gsk di Parma, che rappresenta un centro di eccellenza globale per la produzione di anticorpi monoclonali e antivirali. Il metodo di somministrazione prevede due formule: infusione endovenosa lenta o sottocutanea. Gsk è anche l’azienda che produce Sotrovimab, l’anticorpo monoclonale contro il Covid-19.
Les: gli studi clinici del Belimumab
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Nella nota si legge anche che l’indicazione all’uso di questo farmaco per la nefrite lupica nasce a seguito di numerosi studi. Particolarmente importante è il Bliss-Ln: Efficacy and Safety of Belimumab in Adult Patients with Active Lupus Nephritis. Lo studio più ampio sulla nefrite lupica attiva è stato condotto su 448 pazienti adulti. Aggiungere il Belimumab ai farmaci d’elezione ha portato, nell’arco di due anni, a una positiva risposta renale della terapia. Inoltre, ha permesso di ridurre il peggioramento della malattia ai reni nei pazienti con nefrite da Lupus.
Nefrite lupica: gestione del paziente
Secondo Gian Domenico Sebastiani, presidente della Società Italiana Reumatologia, è fondamentale che reumatologi e nefrologi gestiscano insieme i pazienti con Les. Infatti, nel momento della diagnosi, bisogna immediatamente prestare attenzione alla condizione renale e seguire i pazienti sotto entrambi gli aspetti. Avere a disposizione un farmaco studiato espressamente per pazienti con nefrite lupica – continua la nota – mostra un importante passo avanti. Inoltre, può rivelarsi un’ottima opportunità per chi è affetto dalla patologia e per i caregiver.