nutrizione

In Italia le mense scolastiche sono sempre più “bio”. Il ministero delle politiche agricole infatti ha stanziato per il 2023 circa 5 milioni di euro (4.999.980,00 euro per l’esattezza); la finalità è quella di “promuovere le mense biologiche e intensificare il ricorso agli appalti pubblici verdi“. Tuttavia in base ai controlli eseguiti dai carabinieri del Nas, non sempre questo corrisponde al vero. In alcuni casi, infatti, sono emerse irregolarità nel servizio.

Con l’inizio dell’anno scolastico, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha realizzato una campagna di controlli a livello nazionale finalizzata, alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense presso gli istituti scolastici. Le attività ispettive – eseguite nell’arco di un mese circa – hanno interessato un migliaio di aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado; dalla scuola dell’infanzia fino agli istituti superiori ed universitari, sia pubbliche che private.

Mense scolastiche, tutte le irregolarità rilevate

Complessivamente oltre 700 kg di derrate alimentari sono state oggetto di sequestro da parte dei militari del Nas. Tra gli alimenti sequestrati ci sono carni, formaggi, pane, pasta, acqua minerale; per i quali sono emerse irregolarità per assenza di tracciabilità, date di scadenza superate e custodia in ambienti inadeguati.

Tra le ditte controllate – si legge in una nota dei carabinieri – 257 hanno evidenziato irregolarità, pari al 27%, accertando 361 violazioni penali e amministrative, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 192 mila euro, contestate a causa di violazioni nella gestione e conservazione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto. Nel medesimo contesto, disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di 13 aree cucina/depositi alimenti per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali; come la presenza diffusa di umidità, di formazioni di muffe, di insetti ed escrementi di roditori“.

Diciotto denunce per frode e inadempienza

cucine ospedaliere mense scolastiche

Situazioni particolari hanno riguardato la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 18 gestori dei servizi-mensa. Le accuse sono, a vario titolo, di frode ed inadempienza in pubbliche forniture. I pasti destinati alle mense scolastiche infatti sarebbero stati confezionati in qualità e grammatura inferiore al pattuito con gli enti locali, in violazione dei capitolati contrattuali.

La maggior parte delle irregolarità, comunque, hanno riguardato invece “carenze strutturali e gestionali nella preparazione dei pasti, la mancanza della tracciabilità degli alimenti e l’omessa comunicazione della presenza di eventuali allergeni, essenziale per la prevenzione di possibili episodi di reazione allergica, in particolare nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche“.