La prevenzione delle malattie è importante per tutti, non solo per i poveri; ma per questa categoria di persone lo è ancora di più date le condizioni economiche sfavorevoli che non permettono loro di vivere in modo agiato e spesso in un ambiente confortevole.
Fondamentale è l’assistenza sanitaria per i poveri, ma anche delle persone benestanti. Essa infatti aiuta a diagnosticare in tempo malattie, quando non si riesce ad evitare di contrarle. Questi programmi includono campagne di vaccinazione, educazione sulla salute e promozione di uno stile di vita sano per ridurre il rischio di malattie.
L’Osservatorio Vittime del Dovere e l’Osservatorio Nazionale Amianto, associazioni presiedute dall’avv. Ezio Bonanni, sostengono il diritto alla salute di tutti, in ogni sede. E lo stesso vale per il tema della prevenzione, di cui sono instancabili sostenitrici. Per una consulenza gratuita, contatta il numero verde 800.034.294.
Le malattie più comuni tra i poveri
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Tra le malattie più comuni tra le persone che vivono in condizioni di povertà ci sono soprattutto malattie croniche non trattate. Ciò a causa della mancanza di risorse finanziarie per cure mediche e terapie a lungo termine; di solito ci sono il diabete e le malattie cardiache pregresse, che possono peggiorare con il passare del tempo. Le infezioni respiratorie sono frequenti a causa delle condizioni di vita spesso sovraffollate e della mancanza di accesso a servizi igienici; influenza e infezioni polmonari sono le più comuni. Poi ci sono le malattie sessualmente trasmissibili (MST): la mancanza di accesso a informazioni sulla salute riproduttiva e a servizi di prevenzione può aumentare il rischio di diffusione.
Spesso le malattie legate alla povertà variano anche a seconda del contesto geografico, delle condizioni di vita e della possibilità di accesso ai servizi sanitari. Ad esempio le malattie legate all’igiene: la mancanza di strutture igieniche adeguate può contribuire alla diffusione di malattie cutanee e infezioni. Ci sono poi le malattie trasmesse dall’acqua; esse derivano quasi sempre dalla mancanza di accesso a fonti d’acqua pulita e potabile, che può portare a malattie come la diarrea, il colera e altre infezioni gastrointestinali. Idem per quanto riguarda le malattie parassitarie: le persone in povertà possono essere più esposte a parassiti a causa delle condizioni abitative e della mancanza di accesso a servizi di controllo dei parassiti.
Da considerare anche la malnutrizione, caratterizzata da carenze vitaminiche e proteiche. Infine da non sottovalutare la salute mentale delle persone in stato di povertà: lo stress finanziario e le difficoltà economiche possono aumentare il rischio di disturbi mentali tra le persone che vivono in condizioni economiche precarie.
Prevenzione e cura delle malattie più frequenti nei poveri
La prevenzione delle malattie tra le persone che vivono in condizioni di povertà richiede un approccio che affronti non solo le cause immediate delle malattie, ma anche le cause sociali e strutturali che hanno portato a quella condizione.
Fornire accesso a fonti d’acqua sicura e promuovere pratiche igieniche adeguate può ridurre la diffusione di malattie trasmesse dall’acqua. Fare educazione sanitaria e informare correttamente le persone sulle pratiche di igiene personale, su come praticare una dieta equilibrata, sulle norme basilari di prevenzione delle malattie trasmissibili e sulla gestione della salute riproduttiva è altrettanto importante.
Le vaccinazioni fanno parte di questo processo, in particolare per la prevenzione della diffusione delle malattie infettive evitabili con questa prassi. In questo modo è possibile ridurre la loro incidenza e l’impatto sulla salute delle comunità vulnerabili. L’accesso alle vaccinazioni dovrebbe essere dunque universale e garantito.
Per evitare condizioni di malnutrizione, si potrebbero poi implementare programmi di sostegno alimentare e fornire accesso a cibo alle persone in difficoltà: le mense sociali e i pacchi alimentari sono prassi comuni in molte comunità.
Il ruolo del Sistema sanitario nazionale in Italia
Migliorare l’accesso a servizi sanitari di base può contribuire a una diagnosi e gestione precoce delle malattie, riducendo così la loro gravità e le complicazioni. In Italia abbiamo un collaudato sistema sanitario in convenzione, che garantisce le cure a chiunque ne abbia bisogno, anche gratuitamente.
La conduzione di programmi di screening regolari ad esempio per le malattie croniche, come diabete e ipertensione, inoltre, può consentire la diagnosi precoce e la gestione tempestiva di queste condizioni. Lo stesso si può dire per altre malattie; tuttavia bisogna considerare che spesso le persone in stato di disagio economico non si rivolgono alle strutture sanitarie ma restano ai margini della società. Diventa quindi difficile individuare e risolvere eventuali problematiche.
Ecco perché le comunità dovrebbero fare fronte comune nel favorire la responsabilizzazione e la sostenibilità delle iniziative di prevenzione anche tra gli indigenti. Affrontare la cura delle malattie tra i poveri richiede un approccio integrato che affronti le cause sottostanti della povertà; e che promuova soluzioni sostenibili per migliorare la salute delle persone vulnerabili.
Il Ssn italiano è gestito a livello regionale: l’organizzazione e l’attuazione dei servizi possono variare. La legge nazionale, tuttavia, basandosi sul principio costituzionale del diritto alla salute, garantisce l’accesso all’assistenza sanitaria a tutti i cittadini.
Consulenza gratuita per assistenza sanitaria e tutela legale
In Italia il diritto alla salute è garantito dall’art. 32 Cost., che sancisce che si tratta di un diritto inalienabile e tra i pilastri più importanti della società. Questo diritto fondamentale va garantito in qualsiasi situazione e a persone anche con redditi molto bassi o nullatenenti; quindi anche ai poveri ed alle persone in condizioni di bisogno economico. Il testo dell’articolo 32, nella sua prima parte, recita infatti: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
L’Ona e L’Ovd da sempre sostengono questo principio in ogni sede e lo pongono come base nelle loro attività di informazione, prevenzione e lotta contro le ingiustizie sociali; per la tutela della salute e degli altri diritti.
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