La crioterapia sistemica sembra essere un trattamento efficace sui sintomi della fibromialgia. Sembra avere infatti effetti benefici rapidi, già dopo la prima seduta, su vari organi e tessuti del corpo ed in particolare darebbe benefici intervenendo su dolore, fatica e sonno.
Utilizzata per il diabete e l’obesità, la crioterapia si usa per patologie in cui si riscontra di solito uno stato di bassa infiammazione cronica nel paziente. Una condizione che può essere alla base di molte malattie cardiovascolari, articolari e presente in vari tipi di cancro. Spesso si utilizza nel mondo dello sport per il recupero rapido dopo l’esercizio fisico.
Nel video che segue, il caso di un’infermiera trattata con crioterapia total body all’Auxologico IRCCS.
Fibromialgia, in Italia 2 milioni ne soffrono
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La fibromialgia è una malattia che si caratterizza per dolore muscolare diffuso, affaticamento e punti di sensibilità dolorosa nelle zone dei tessuti molli. Si considera un disturbo del dolore centrale, con un’anomalia nella percezione e nella trasmissione del dolore nel sistema nervoso centrale.
Questa patologia, che colpisce prevalentemente le donne in età adulta, può influire sulla qualità della vita perché rende difficile lo svolgimento delle attività quotidiane. I dolori, diffusi e intensi, coinvolgono infatti tendini, legamenti e muscoli; provoca un aumento della tensione muscolare e rigidità dell’apparato locomotore in vari punti; determina affaticamento.
In Italia la fibromialgia colpisce circa due milioni di persone. In 9 casi su dieci si tratta di donne in età adulta. Le cause della patologia ad oggi non sono note, ma oggi i criteri diagnostici dicono di escludere altre malattie come causa della sintomatologia e di valutare: la storia del paziente; la durata del dolore; e di individuare quanti sono i ‘trigger points’, ossia i punti dolenti (almeno 11 su 18 punti chiave). I trattamenti della fibromialgia sono dunque molti vari e dipendono dalla tipologia del dolore e dalle condizioni generali del paziente.
In cosa consiste una seduta di crioterapia
Una seduta di crioterapia consiste nella esposizione del corpo, per 2-3 minuti, a temperature molto basse, di solito tra i -110° e i – 140°. La seduta si svolge in una criocamera, ed il corpo – ben asciutto – deve essere minimamente vestito con pantaloncini, maglietta, mascherina e paraorecchie. Durante la seduta c’è sempre un operatore a sorveglianza della procedura e, prima e dopo, si misurano le temperature cutanee e la pressione arteriosa. Il contatto con l’operatore è costante ed è sia visivo che verbale.
Le controindicazioni allo svolgimento della procedura sono diverse: si tratta di aritmie cardiache, pressione alta, patologie oncologiche attive, infezioni in atto, presenza di ferite aperte.