Influenza

Nelle scorse settimane, l’influenza ha messo a letto migliaia di italiani. Grande è stata la preoccupazione di molti ammalati per aver contratto l’influenza stagionale, al punto che i Pronto soccorso sono stati presi d’assalto.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in seguito ai decessi associati all’influenza, ha precisato che l’incidenza finora è pari al 17,5 per mille.

«Complessivamente, rientra nell’alternarsi di intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori», spiega l’ISS e anche i casi gravi «non presentano anomalie».

Allarmismi sull’Influenza: l’ISS chiarisce

L’Istituto Superiore di Sanità è intervenuto per fare chiarezza in seguito ad alcuni articoli di stampa che hanno riportato casi gravi e decessi dovuti all’influenza. I dati inviati dalle Regioni/PA al sistema di sorveglianza RespVirNet sono importanti. Confermano che «al momento l’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia è nella fascia di intensità Alta», dice l’ISS. «Ed è pari, secondo i dati dell’ultimo bollettino, a 17,5 casi per 1000 assistiti. A questa cifra, e alla conseguente pressione sui sistemi assistenziali, concorrono diversi virus respiratori, dall’influenza vera e propria al Sars-CoV-2 e al virus respiratorio sinciziale».

Nessuna anomalia per il periodo del picco

I livelli raggiunti nelle ultime settimane sono i più alti dall’inizio della sorveglianza. 

Tuttavia, precisa l’ISS «il periodo in cui si è verificato il picco non presenta anomalie, ed è anzi in linea con quanto riportato da altri paesi europei. Al momento, la quasi totalità dei casi positivi a influenza è dovuta a infezioni da virus A H1N1pdm09. Questo ceppo è derivante da quello che ha causato la pandemia influenzale nel 2009/2010. Ma è fra quelli normalmente circolanti nel mondo in questi ultimi anni, tanto che è tra quelli inseriti nel vaccino antinfluenzale. Si sottolinea pertanto l’importanza della vaccinazione specialmente per le categorie per cui è raccomandata».

I dati non presentano difformità con gli anni precedenti

L’Istituto precisa altresì che anche i dati della sorveglianza dei casi gravi (Sari) «fino a questo momento non presentano anomalie. Sono coerenti con il quadro epidemiologico complessivo». E ricorda che il monitoraggio della situazione procede continuamente.

Lo stesso Istituto, inoltre, sollecita «la completezza e la tempestività dei dati riportati dalle Regioni/PA. Regioni che hanno aderito alla sorveglianza RespVirNet per consentire una affidabile capacità di monitoraggio».

RespiVirNet, la sorveglianza dei casi di influenza  

La sorveglianza RespiVirNet è il Sistema di Sorveglianza Integrata (epidemiologica e virologica) dei casi di sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori (prima InfluNet). La sorveglianza è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il sostegno del Ministero della Salute.

RespiVirNet si articola nella sorveglianza epidemiologica, con l’obiettivo di determinare l’inizio, la durata e intensità dell’epidemia stagionale, e nella sorveglianza virologica. Questa ha come obiettivo il monitoraggio della circolazione dei diversi virus respiratori.

RespiVirNet si basa, inoltre, sui Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Laboratori di Riferimento Regionale per i virus respiratori.

La raccolta e l’elaborazione dei dati è effettuata dall’ISS che provvede all’elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale epidemiologico e uno virologico. Le indagini virologiche sui campioni biologici raccolti vengono eseguite dai Laboratori facenti parte della Rete RespiVirNet e dal Centro Nazionale per l’Influenza (NIC) dell’ISS.