Uno studio pubblicato sul Journal of American Heart Association svela un legame inaspettato tra la salute delle gengive e la fibrillazione atriale (AFib). Secondo questa ricerca, il trattamento tempestivo delle malattie gengivali dopo un’ablazione del ritmo cardiaco può significativamente ridurre il rischio di recidiva.

Ma cos’è esattamente l’AFib e quali sono le sue implicazioni?

Conosciamo la fibrillazione atriale AFib

Fibrillazione striale: una condizione cardiaca in cui le camere superiori del cuore battono in modo disordinato e irregolare

La fibrillazione atriale è una condizione cardiaca in cui le camere superiori del cuore (atri) battono in modo disordinato e irregolare. Questo può portare a una serie di complicazioni gravi, come l’incremento del rischio di ictus. Questo perché il sangue può coagularsi nelle camere superiori del cuore. Secondo i dati forniti dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), si prevede che oltre 12 milioni di persone negli Stati Uniti saranno colpite da AFib entro il 2030.

Ebbene, un’esplorazione condotta su pazienti sottoposti a un intervento non chirurgico per correggere la fibrillazione atriale, nota come ablazione transcatetere con radiofrequenza, ha svelato che la salute delle gengive può giocare un ruolo importante nel mitigare il rischio di AFib. Secondo i CDC, le malattie gengivali possono infatti avere un impatto significativo sull’infiammazione sistemica nel corpo.

Di conseguenza «una corretta gestione delle malattie gengivali sembra migliorare la prognosi della fibrillazione atriale e molte persone in tutto il mondo potrebbero trarne beneficio».

Ad affermarlo l’autore principale dello studio Shunsuke Miyauchi dell’Health Service Center dell’Università di Hiroshima in Giappone, che si occupa di cardiologia generale, pratica e ricerca sull’aritmia.

Scopriamo i dettagli dello studio.

Dettagli e background dello studio

Svolto tra il 1 aprile 2020 e il 31 luglio 2022, lo studio ha coinvolto 288 adulti asiatici in trattamento per fibrillazione atriale.

I partecipanti, composti per il 66% da uomini e per il 34% da donne, sono stati sottoposti a un esame approfondito condotto da un dentista prima di procedere all’ablazione transcatetere. Questa procedura, che mira a correggere l’AFib utilizzando l’energia a radiofrequenza, è stata il punto di partenza per rivelare un legame insospettato tra la salute orale e il benessere cardiaco.

Risultato della ricerca 

Salute gengivale e salute del cuore sono strettamente connesse

Dopo aver seguito attentamente i partecipanti per un periodo medio di 8,5 mesi fino a 2 anni, i ricercatori hanno ricavato le seguenti informazioni: 

  • Impatto della cura dentale: i pazienti che hanno ricevuto un trattamento per l’infiammazione gengivale dopo l’ablazione cardiaca hanno mostrato un’impressionante riduzione del 61% nel rischio di ricaduta di fibrillazione atriale rispetto a coloro che non hanno ricevuto alcun trattamento gengivale;
  • Indice di gravità gengivale: un indice quantitativo delle malattie gengivali, noto come Area di Superficie Infiammata Parodontale (PISA), si è rivelato straordinariamente utile nella pratica clinica cardiovascolare, predire il rischio di recidiva di AFib con precisione;
  • Fattori predittivi: oltre alla gravità delle malattie gengivali, altri fattori come il genere femminile, la durata del battito cardiaco irregolare e il volume atriale sinistro hanno dimostrato di essere predittori significativi per le ricadute di AFib.

Limiti dello studio sulla fibrillazione atriale

Nonostante le scoperte, lo studio presenta alcuni limiti. Il numero esiguo di pazienti arruolati da un unico centro e la mancanza di randomizzazione per ricevere cure odontoiatriche rappresentano alcune delle sfide metodologiche. Inoltre, lo stato parodontale non è stato monitorato dopo l’esame iniziale per i partecipanti che non hanno ricevuto il trattamento per la malattia gengivale, In aggiunta, i marcatori infiammatori non sono stati rivalutati dopo la procedura di ablazione. «Stiamo ora lavorando su ulteriori ricerche per rivelare il meccanismo alla base della relazione tra malattie gengivali e fibrillazione atriale». Questo il commento del professor Miyauchi.

Necessità di ulteriori conferme 

L’American Heart Association non considera ancora la salute orale come un fattore di rischio ufficialmente riconosciuto per le malattie cardiache. Tuttavia emergono prove sempre più evidenti del suo impatto sulla salute generale e sul benessere. I batteri provenienti da denti e gengive infiammati non si limitano a risiedere nella bocca. Possono altresì viaggiare attraverso il flusso sanguigno, raggiungendo ogni angolo del corpo, compresi il cuore e il cervello. È questo viaggio silenzioso e pericoloso che rende l’infiammazione cronica delle gengive un segnale d’allarme per una serie di condizioni di salute sistemiche. Tra le principali: la malattia coronarica, l’ictus e persino il diabete di tipo 2.

Fonti

Il trattamento parodontale durante il periodo di blanking migliora l’esito dell’ablazione della fibrillazione atriale. Journal of the American Heart Association (2024). DOI: 10.1161/JAHA.123.033740

Materiale fornito dall’American Heart Association