Eritema solare

L’estate porta con sé diversi inconvenienti che possono creare disturbi soprattutto quando si è in vacanza. In questo periodo dell’anno, ci si espone con una certa intensità al sole, spesso causa di malesseri per grandi e piccini. Bersaglio preferito dei raggi solari è la pelle, troppe volte non protetta con prodotti adeguati che aiutano a prevenire fastidiosi problemi.

Tra questi, l’eritema solare che si presenta con un arrossamento della pelle e colpisce principalmente il viso, il collo, le spalle. Ma anche le braccia e i piedi. Su queste zone del corpo, compaiono delle bollicine e la temperatura della pelle diventa molto più calda.

Come si manifesta l’eritema solare?

L’eritema solare è una scottatura o ustione che si manifesta in seguito a un’eccessiva e prolungata esposizione al sole e ai raggi ultravioletti (UV). Ciò accade in assenza di una adeguata o sufficiente protezione solare.

I sintomi dell’eritema compaiono solitamente dopo 6-12 ore dall’esposizione al sole. Tale scottatura si presenta come una vera e propria ustione di primo o secondo grado e si manifesta in diverse forme.  I principali sintomi dell’eritema solare, che è una reazione un po’ più grave della semplice scottatura, sono: l’arrossamento della pelle, le bolle, le vescicole. E ancora, l’estrema sensibilità al tatto, il prurito, l’esfoliazione e la secchezza cutanea (xerosi).

Le diverse forme dell’eritema solare

Si possono distinguere tre tipi di eritema che dipendono dalla sua intensità: leggero, medio e intenso. Nel primo caso, si tratta di una lieve scottatura che solitamente tende a scomparire spontaneamente in un paio di giorni.

Nel secondo caso, la pelle si presenta leggermente rialzata e molto più arrossata. Tornerà del colore normale in tre giorni circa.

Nell’ultimo grado, invece, possono verificarsi desquamazioni della pelle, accompagnati da febbre e nausea.

Come prevenire il fastidioso disturbo

I dermatologi raccomandano prudenza. Se esporsi al sole è un rito piacevole per tanti vacanzieri, bisogna sapere che è fondamentale conoscere la propria pelle per evitare effetti indesiderati. I raggi UV-B e soprattutto UV-A, infatti, se assorbiti senza filtri protettivi, possono danneggiare in modo serio l’epidermide e addirittura stimolare l’insorgenza del melanoma. Quindi fare molta attenzione ai “bagni di sole”.

È consigliabile non affrontare il calore diretto del sole senza protezione, specialmente nei primi giorni di esposizione. La prima cosa da fare, tuttavia, è munirsi di creme solari con un fattore di protezione adatta al proprio fototipo.

I consigli per curarlo e non irritare maggiormente la pelle

Se ci si accorge dell’insorgenza dell’eritema, bisogna allontanarsi dal sole diretto e agire subito in modo da bloccare l’infiammazione. Se l’ustione è piuttosto estesa e causa anche febbre e vertigini, bisogna consultare al più presto un medico, che prescriverà dei farmaci e delle pomate a base di cortisone.

In questa prima fase, è importantissimo bere molto per mantenersi idratati, indossare vestiti larghi in tessuto naturale, non esporsi assolutamente al sole. Il consiglio è di non irritare maggiormente la pelle, strofinandola o rompendo le bollicine.

La fase acuta, che è quella più dolorosa, durerà qualche giorno e nel giro di una settimana la pelle riuscirà a rigenerarsi. Evitare anche in questo caso il “fai da te”, che è quasi sempre controproducente. Consultare sempre il medico prima di usare qualsivoglia prodotto sulla pelle.