La terza età è una fase delicata della vita e malattie comuni negli anziani sono di vario tipo e non sono soltanto di tipo fisico, perché possono coinvolgere anche il funzionamento cognitivo come demenza e Alzheimer.
Purtroppo tra le malattie che si manifestano in tarda età, può esserci anche il cancro. I vari tipi di mesotelioma (il più diffuso è il mesotelioma pleurico maligno), specifici dell’esposizione ad amianto, cancerogeno certificato dalla IARC; oltre all’asbestosi ed al tumore al polmone, ne sono esempi. Rientrano infatti tra le malattie asbesto correlate e come caratteristica hanno una latenza ultradecennale. Anche in alcuni, per ora e per fortuna ancora rari casi, possano manifestarsi prima: il mesotelioma precoce si verifica infatti quando l’esposizione alle fibre di amianto è avvenuta durante l’infanzia.
L’Osservatorio Vittime del Dovere e l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), associazioni presiedute dall’avv. Ezio Bonanni, tutelano ed offrono assistenza tecnica e legale alle vittime e alle loro famiglie. L’amianto ed altre sostanze nocive e inquinanti, possono essere ovunque. Per difendersi e fare segnalazioni sull’amianto, si può usare l’app amianto nonché i loro familiari. Puoi ottenere una consulenza personalizzata gratuita chiamando il numero verde 800.034.294.
Alzheimer e demenza, sintomi e trattamento
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Demenza e Alzheimer sono due condizioni che colpiscono il cervello. Entrambe causano declino cognitivo con una progressiva perdita delle funzioni. La differenza tra demenza e Alzheimer è che la prima è genericamente intesa come un insieme di sintomi riguardanti memoria, attenzione, linguaggio, ragionamento. L’Alzheimer, invece, è una forma specifica di demenza e da sola rappresenta fino al 70% dei casi.
I sintomi principali sono la perdita di memoria a breve termine, quindi un ricordo minore degli episodi più recenti; possono verificarsi inoltre difficoltà nella comunicazione e nel linguaggio, incapacità di prendere decisioni e risolvere problemi; sono frequenti i cambiamenti di umore e talvolta di personalità, nonché una riduzione delle abilità motorie. L’Alzheimer è una malattia progressiva.
Le cause non sono ancora note, gli studiosi sono al lavoro da anni. Fattori genetici, ambientali e stile di vita giocherebbero comunque un ruolo importante nello sviluppo di entrambe le condizioni.
La diagnosi si effettua valutando i sintomi e la storia del paziente; possono anche essere fatti neuropsicologici. Il trattamento: è di solito farmacologico, per la gestione dei sintomi e per rallentare la progressione della malattia.
Demenza e Alzheimer, le ultime ricerche
Uno stile di vita sano, una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e stimolazione cognitiva possono aiutare sia nella prevenzione che nel trattamento di demenza e Alzheimer.
Le ultime ricerche, comunque, descrivono il caffè e l’olio d’oliva come alimenti alleati contro queste due condizioni.
Secondo l’Università di Verona, il caffè svolgerebbe un ruolo protettivo contro il declino cognitivo associato all’Alzheimer. Dalla spettroscopia di risonanza magnetica nucleare è emerso infatti che un aumento delle sostanze contenute nel caffè (caffeina, trigonellina, genisteina e teobromina), incubate insieme alla proteina tau per 40 ore, non hanno dato tossicità alle cellule e non hanno indotto aggregazione. Certo, l’esperimento, è lontano dalla classica assunzione di caffè casalinga, ma è un risultato positivo che si potrebbe approfondire.
I ricercatori di Harvard si sono invece concentrati sull’olio d’oliva, secondo i quali potrebbe contribuire a ridurre il rischio di morire di demenza. Analizzando le cause di morte di 90mila cittadini statunitensi, dei quali 4.749 per demenza, hanno infatti scoperto che chi aveva consumato più di mezzo cucchiaio di olio d’oliva al giorno, aveva avuto un rischio inferiore del 28% di morire di demenza rispetto a chi non lo aveva fatto o lo aveva fatto di rado.
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Assistenza e supporto sono elementi faondamentali per gli anziani, ma anche per le loro famiglie. Le associazioni Ona e Osservatorio Vittime del Dovere nella loro mission hanno anche il supporto per le persone che si rivolgono ai loro canali, già provate da molte sofferenze per la situazione personale o dei propri familiari.
Anche demenza e Alzheimer possono avere un impatto significativo sul paziente e sui suoi familiari. È importante cercare un supporto adeguato: assistenza medica specializzata, gruppi di supporto, servizi di assistenza domiciliare o strutture di cura a lungo termine, sono tra questi. Affrontare le sfide associate a queste condizioni è difficile e richiede molte energie.
Allo stesso modo e di più, affrontare una o più malattie asbesto correlate in famiglia può essere devastante, anche per il fatto che è possibile e doveroso fare adeguata prevenzione. In molti oggi stanno ottenendo giustizia e risarcimenti proprio grazie al lavoro dell’avv. Bonanni e delle associazioni ONA e Osservatorio Vittime del Dovere. Il Libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed.2022 dà un quadro generale del dramma anche ancora oggi rappresenta l’asbesto per l’Italia, a distanza di trent’anni dalla sua messa al bando.
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