Caffè

È tra le bevande più consumate in tutto il mondo e da sempre al centro di discussioni sui probabili effetti sull’organismo. Parliamo del caffè, il cui consumo, molto diffuso specialmente in Italia, non mette tutti d’accordo sui vantaggi e sugli svantaggi derivanti dalla sua assunzione.

Numerosi sono stati negli anni gli studi pubblicati su riviste nazionali e internazionali. Ognuno di essi ha messo sempre in evidenza gli aspetti positivi e negativi del caffè sulla salute dell’uomo. Se è vero che una tazzina al giorno rende più dinamici, è vero anche che può far dormire di meno.

Sono i pro e i contro di una bevanda che è diventata un rito, una scusa per incontrarsi, una pausa indispensabile durante la giornata. E proprio perché è ormai un’abitudine irrinunciabile, sono molti gli esperti che periodicamente si pronunciano sui benefici o sui rischi del caffè sulla salute.

La caffeina, una molecola che agisce sul sistema nervoso

Il caffè contiene la ben nota caffeina, appartenente alla categoria delle molecole psicotrope, per l’esattezza agli stimolanti, che agiscono sul sistema nervoso centrale (SNC). Tende ad aumentare i livelli di adrenalina, pertanto, stimola il sistema nervoso simpatico, provoca un aumento del battito cardiaco e favorisce la diuresi.

La caffeina facilita, inoltre, la trasmissione di dopamina e del glutammato, che rendono il caffè una bevanda dopante, in grado di migliorare prestazioni atletiche e mentali. Esagerare con il numero delle tazzine giornaliere, tuttavia, causa un adattamento metabolico e di conseguenza una minore efficacia in ogni campo.

La caffeina può contenere metaboliti attivi come l’aminofillina, che viene utilizzata nei farmaci per l’asma e, in dosi elevate, è nota per indurre aritmie

Ricerche e monitoraggi, la parola agli esperti

Diversi sono gli studi svolti sugli effetti del caffè. Tra questi emergono le ricerche condotte presso l’Università della California a San Francisco dal dottor Gregory Marcus, cardiologo e professore di medicina. Dopo aver monitorato cento adulti sani per due giorni, Marcus e la sua équipe notarono che chi aveva bevuto più caffè, aveva anche svolto una maggiore attività fisica. Ma aveva dormito di meno e aveva un’incidenza maggiore delle contrazioni ventricolari premature, rispetto ai giorni in cui non aveva bevuto caffè.

«Ciò fornisce prove convincenti – ha spiegato il dottor Marcus – che evitare il caffè potrebbe essere utile negli individui che sperimentano queste fastidiose palpitazioni. Ci sono prove che in alcune persone, più eventi di questo tipo possono portare a un indebolimento del cuore o a una insufficienza cardiaca. Quindi, se qualcuno è particolarmente preoccupato per i rischi di insufficienza cardiaca è meglio se evita il caffè».

Effetti del caffè sulla salute dell’uomo

I risultati di questo studio mostrano che non ci sono effetti pericolosi imminenti del bere caffè. Se assunto in quantità moderate (3/4 tazzine al giorno) da persone sane, il caffè non provoca problemi alla maggior parte dei consumatori. Bisogna, però, evitare di superare le quantità consigliate e di interrompere l’uso se insorgono insonnia, nervosismo, disturbi di stomaco.

Si deve anche evidenziare che, essendo il caffè una bevanda nervina, potrebbe instaurare una sorta di dipendenza. Un eccesso di questa sostanza, dunque, è da sconsigliare a chi soffre di ansia, insonnia, ipertensione, colon irritabile, reflusso gastroesofageo, gastrite, insufficienza epatica e renale.

Nei soggetti sani, invece, il caffè è una sferzata di benessere per il corpo e per la mente.