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Grazie al cateterismo cardiaco guidato dalla risonanza magnetica si possono avere diagnosi più sicure senza raggi X per le anomalie del cuore.

La nuova procedura diagnostica è stata eseguita per la prima volta in Italia all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; è adatta per la diagnosi dei difetti del cuore dei bambini. Tra i vantaggi per questi ultimi vi sono anestesia più breve e singola, procedura in un unico tempo e nessuna esposizione ai raggi X.

Gli esami necessari per la diagnosi delle anomalie del cuore

Solitamente per diagnosticare le anomalie del cuore sono necessari due esami distinti: il cateterismo cardiaco con radiazioni e l’esame di risonanza magnetica.

Il cateterismo cardiaco diagnostico tradizionale si esegue utilizzando i cateteri vascolari (tubicini flessibili) che raggiungono il cuore del paziente attraverso i vasi sanguigni. Le informazioni si registrano tramite strumenti di imaging a raggi X.

In un secondo momento, anche dopo 1 o 2 giorni, il paziente si sottopone a risonanza magnetica; in questo modo si completa l’indagine con i dati di dettaglio rilevabili solo con questa tecnologia.

Il nuovo cateterismo effettuato al Bambino Gesù fonde i due esami precedenti in una sola procedura; in questo modo offre una serie di vantaggi tra cui, soprattutto, l’assenza di raggi X.

La nuova procedura diagnostica senza raggi X

L’esame si esegue unicamente nella sala risonanza appositamente attrezzata. Qui l’apparecchiatura di imaging a campi magnetici guida il cardiologo interventista nelle manovre di cateterismo e, contemporaneamente, misura con estrema precisione tutti i parametri cardiovascolari necessari alla diagnosi. La nuova metodica diagnostica, dunque, sfrutta i campi magnetici al posto delle radiazioni per ottenere risultati ad alta precisione.

La procedura coinvolge un’équipe multidisciplinare: cardiologo interventista, radiologo, anestesista e infermiere; è coordinata dagli specialisti delle strutture complesse di Cardiologia Interventistica e Radiologia Cardiovascolare Avanzata dell’Ospedale Pediatrico della Santa Sede.

I primi casi e le prospettive future

I primi pazienti ad essere stati sottoposti alla nuova procedura in Italia sono due bambini di 5 e 7 anni e un ragazzo di 21 anni affetti, rispettivamente, da cardiopatia congenita complessa, miocardite recidivante, cuore univentricolare. Dopo l’intervento di perfezionamento della diagnosi tutti e tre hanno avuto un rapido recupero.

Il nuovo cateterismo guidato dalla risonanza magnetica rientra nel progetto avviato dall’Ospedale per mettere a punto soluzioni diagnostiche sempre meno invasive per i bambini. Gli specialisti del Bambino Gesù prevedono di utilizzare almeno 20 procedure di questo tipo all’anno per la diagnosi accurata di pazienti affetti da cardiopatie congenite selezionate e/o da ipertensione polmonare.

Nel prossimo futuro – riporta l’Ospedale – sarà possibile effettuare procedure mininvasive con la guida della risonanza magnetica, ovvero senza raggi X, anche a scopo terapeutico.