I capelli di molte persone subiscono delle sorprendenti trasformazioni nel corso degli anni. Da chiari diventano scuri, da lisci a ricci, da spessi a sottili e viceversa.
Come mai? A provocare le bizzarre metamorfosi dei capelli, che sostanzialmente si verificano durante la pubertà, la gravidanza o la chemioterapia, un mix di fattori: geni, ormoni e persino la struttura unica dei follicoli piliferi. Esaminiamo attentamente ogni caso
Riccio, dritto o mosso? Dipende dal follicolo pilifero
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La chiave per comprendere il cambiamento della nostra chioma, risiede nella struttura del follicolo pilifero, una sorta di sacca ricca di cellule staminali, all’interno della quale crescono i capelli.
Dipende altresì dalla composizione della cheratina, proteina presente fino al 96% nella fibra capillare, fondamentale per il benessere e la salute degli stessi.
Ebbene, il “viaggio” di ogni ciocca di capelli inizia nel proprio follicolo e dalla sua forma.
I follicoli che danno vita a capelli ricci, caratteristica dominante negli esseri umani, sono asimmetrici, curvi e posizionati ad angolo rispetto alla superficie della pelle.
Questa disposizione insolita conferisce una torsione ai capelli durante la loro crescita iniziale. E poi? Come fanno a rimanere ricci?
L’asimmetria del follicolo pilifero, oltre a generare i caratteristici boccoli, influisce anche sulla distribuzione della cheratina.
La proteina si raggruppa su un lato del filamento, tirando parti della ciocca di capelli più vicine in una sorta di spirale che forma il ricciolo.
Ed è questa combinazione di fattori a far sì che i capelli, continuino ad arricciarsi mentre si allungano.
Qual è invece il segreto dei capelli lisci e di quelli mossi?
La risposta è abbastanza ovvia: follicoli simmetrici, rotondi e perpendicolari alla superficie della pelle, sono responsabili di una chioma liscia, caratteristica “recessiva” nella specie umana.
Infine, una chioma ondulata è frutto di una “dominanza incompleta”, cioè un mix delle due caratteristiche: riccio e liscio.
Il viaggio dei capelli continua: la fase di transizione
Dopo il primo viaggio, quello della nascita, la crescita dei capelli segue una fase di transizione, un intermezzo di circa due settimane in cui la ciocca smette di crescere e si prepara per la successiva trasformazione. Durante questa fase di riposo i capelli rimangono nel follicolo per mesi, dopodichè cadono e il primo ciclo si chiude.
Ovviamente, il follicolo pilifero rimane sempre attivo e le cellule staminali, instancabili artigiane, danno vita a un nuovo capello. Il ciclo di vita ricomincia…
Utile precisare che ogni singolo capello sul viene sostituito ogni tre o cinque anni. Cosa che consente un rinnovamento continuo.
Ma torniamo al focus dell’argomento proposto. Come mai i nostri capelli subiscono dei cambiamenti nel corso della vita e chi sono i responsabili?
Esaminiamo i vari casi.
Strane metamorfosi: la gravidanza
Nel corso della gravidanza, stato definito per l’appunto “interessante”, non è solo il corpo a subire dei cambiamenti straordinari. Anche la chioma cambia aspetto, diventando più folta, robusta e lucente. L’effetto magico si deve agli elevati livelli di estrogeni, progesterone e prolattina, ormoni che, per nove mesi, prolungano la cosiddetta “fase di riposo” del ciclo dei capelli all’interno del follicolo pilifero.
Risultato? Una diminuzione della perdita di capelli.
Fine della magia: il post-parto
Come ogni favola, purtroppo anche questa ha il suo epilogo. Pochi mesi dopo il parto, gli ormoni subiscono un drastico calo. Questo segna l’inizio di un nuovo atto, in cui molte donne notano un aumento della perdita di intere ciocche. La causa? Dal momento che il follicolo pilifero si prepara a creare nuove trame di capelli, quelli che avevano goduto della “fase di riposo”, vengono rimpiazzati, per altro contemporaneamente.
Pubertà e cambiamenti ormonali
Anche i cambiamenti ormonali che si verificano intorno alla pubertà possono influenzare la funzione dei geni. Ad esempio, questo può far sì che il gene dei capelli ricci di una persona con dei bei boccoli morbidi diventi più attivo. Di conseguenza, un capello può improvvisamente cambiare forma, passando ad esempio da ondulato a riccio.
Chemioterapia: un triste capitolo
La chemioterapia ha effetti nefasti evidenti sui capelli. Innanzitutto uccide le cellule in rapida divisione, inclusi i follicoli piliferi, provocando dunque la perdita dei capelli. In aggiunta, può avere effetti genetici che influenzano la forma del follicolo piliforo stesso. Questo fa sì che, almeno nei primi cicli di ricrescita, i capelli possano avere un aspetto diverso.
Seconda giovinezza e capelli: altri casi, altri cambiamenti ormonali
Nel corso della vita, gli ormoni tiroidei giocano un ruolo decisivo per la produzione di cheratina. Bassi livelli, possono rendere la chioma secca e fragile.
Quando poi ci si avvicina alla “seconda giovinezza”, estrogeni e androgeni, incidono sulla caduta dei capelli.
La calvizie maschile è dovuta a livelli più elevati di androgeni. In particolare, l’alto diidrotestosterone (a volte abbreviato in DHT), che è prodotto nel corpo dal testosterone, ha un ruolo nella calvizie degli uomini.
Quanto alle donne, la calvizie è solitamente dovuta da una combinazione di fattori genetici, bassi livelli ormonali dopo la menopausa o malattie autoimmuni (ma questo merita un approfondimento a parte).
In questi casi, i follicoli piliferi diventano sempre più piccoli e, ad un certo punto, smettono di produrre capelli.
E la canizie? Essa è causata da una funzionalità ridotta delle cellule che producono melanina (il pigmento che dà il colore dei nostri capelli).