L’assistenza sanitaria pediatrica è un diritto fondamentale di tutti i bambini, indipendentemente da dove vivano, dalla loro condizione socioeconomica o dal loro stato di salute. È un diritto sancito dalla Costituzione italiana, dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e da numerose altre leggi e organizzazioni internazionali.
L’importanza dell’assistenza sanitaria pediatrica
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L’assistenza sanitaria pediatrica è importante per garantire che tutti i bambini abbiano la possibilità di crescere sani e felici. Aiuta a prevenire le malattie, a trattare le condizioni mediche esistenti e a migliorare la qualità di vita dei bimbi che soffrono di malattie croniche o terminali. Aiuta i bambini a crescere sani e forti, in modo che possano raggiungere il loro pieno potenziale in termini di istruzione, lavoro e vita sociale. È un investimento per il futuro, poiché aiuta a creare una generazione di bambini sani e produttivi.
I diritti dei bambini all’assistenza sanitaria
L’articolo 24 della Convenzione sui diritti del fanciullo, ratificata da 196 Paesi, afferma che «gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo ad usufruire del più alto livello possibile di salute e a beneficiare di cure mediche e di riabilitazione».
La Convenzione stabilisce, inoltre, che gli Stati parti devono adottare tutte le misure necessarie per garantire che i bambini abbiano accesso a cure mediche gratuite o a prezzi accessibili, indipendentemente dalla loro condizione socioeconomica.
In virtù dei principi fondanti la Convenzione, nonché della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il minore deve godere del miglior stato di salute possibile e beneficiare di servizi medici, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica, origine nazionale o sociale, condizione economica, di nascita o di ogni altra condizione di discriminazione.
Gli scopi della Convenzione sui diritti del fanciullo
La Convenzione pone al centro lo stato di benessere del bambino e dell’adolescente, proponendosi di:
- assicurare a tutti i bambini, anche migranti, l’assistenza medica e le cure sanitarie necessarie con particolare attenzione per lo sviluppo delle cure sanitarie primarie;
- promuovere per le madri adeguate cure prenatali e postnatali;
- sensibilizzare a un uso responsabile e corretto dei farmaci in età pediatrica, al fine di ridurre l’auto-prescrizione e l’uso off-label;
- promuovere campagne per diminuire gli incidenti domestici, nonché la mortalità tra i bambini lattanti e i fanciulli;
- sensibilizzare i genitori alla salute e alla corretta nutrizione dei bambini, all’igiene ed alla salubrità dell’ambiente, nonché alla prevenzione degli incidenti;
- sviluppare le cure sanitarie preventive, l’impartizione di consigli ai genitori, l’educazione e l’espletamento di servizi in materia di pianificazione familiare, anche in ordine alla sensibilizzazione dei giovani a corretti stili di vita.
La Carta dei Diritti dei bambini in Ospedale
Nel 2001 è stata adottata in Italia la prima Carta dei Diritti dei bambini in Ospedale, ispirata alle norme ed ai principi enunciati nella Carta dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989. La Carta sancisce che il minore ha diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo psicofisico e di godere del migliore stato di salute possibile. L’assistenza sanitaria deve prendere in considerazione tutte le dimensioni della salute: fisica, mentale, sociale, culturale, spirituale.
I bambini hanno il diritto di vivere in un ambiente sano, libero da ogni forma di inquinamento e devono essere tutelati contro ogni forma di discriminazione fondata su razza, colore, genere, orientamento sessuale, lingua, religione, situazione economica, eventuale disabilità e così via.
Assistenza sanitaria pediatrica: le altre norme
Il diritto alla salute dei bambini è anche difeso da altre normative finalizzate all’incentivazione di un sano stile di vita. Tra queste, le leggi che sanciscono il divieto di fumare all’aperto nei pressi di scuole, ospedali e università. Un divieto sancito anche in macchina, sia per il conducente che per i passeggeri, se a bordo ci sono bambini o donne in gravidanza (D.L. 6/16 del 12/1/16 – direttiva europea 2014/40/UE). Sempre per tutelare la salute dei minori, è vietata la vendita di tabacchi ai bambini. In tutti questi casi, chi trasgredisce ai divieti rischia sanzioni anche pesanti.
Il medico di famiglia e il pediatra
I bambini hanno diritto all’assistenza primaria elargita da medico e pediatra di famiglia. Il medico di famiglia assiste tutta la popolazione al di sopra dei 14 anni. Il pediatra quella fino a 14 anni. Nel periodo che va dai 6 ai 14 anni, la famiglia può anche scegliere di fare assistere il bambino dal medico di famiglia o dal pediatra.
Assistenza sanitaria pediatrica: il diritto all’informazione
Il minore ha diritto di essere preparato e informato sulle sue condizioni di salute e sulle cure a cui sarà sottoposto. L’informazione deve avvenire usando un linguaggio comprensibile e adeguato alla sua età e alla sua maturità. Deve riguardare sia i contenuti delle decisioni diagnostiche o terapeutiche e sia le conseguenze della mancata esecuzione.
In caso di minori e genitori di origine straniera, la struttura sanitaria deve predisporre strumenti informativi adeguati, anche attraverso l’utilizzo di interpreti o mediatori culturali.
Il diritto dei minori alle cure palliative
Tutti i minori, anche i neonati, hanno diritto di non provare dolore né stress psicofisico. Durante le attività diagnostiche e terapeutiche devono essere attuate tutte le procedure per prevenire o eliminare il dolore, incluse le cure palliative. Infatti, il minore, indipendentemente dalla sua età, malattia e luogo in cui si trova, ha diritto ad usufruire di cure palliative e a una morte dignitosa.
Assistenza sanitaria pediatrica: il diritto alla privacy
Il minore, a qualunque età, ha diritto alla privacy. Gli operatori che si prendono cura di lui sono tenuti a mantenere il segreto professionale su ciò che lo riguarda durante e dopo il ricovero. I bambini hanno diritto al rispetto del loro pudore fin da quando iniziano ad averne la percezione.
Gli adolescenti hanno diritto all’assistenza e consulenza sanitaria anche all’insaputa dei genitori o di chi ne fa le veci, nei limiti della legislazione vigente. I bambini hanno diritto a essere ricoverati in reparti separati dagli adulti e a proseguire la loro istruzione in ospedale.
Le sfide dell’assistenza sanitaria pediatrica
Nonostante il riconoscimento internazionale del diritto all’assistenza sanitaria pediatrica, molti bambini nel mondo non hanno accesso alle cure di cui hanno bisogno a causa di povertà, guerre e disastri naturali. La povertà è una delle principali cause di inaccessibilità all’assistenza sanitaria pediatrica. I bambini poveri sono più a rischio di malattie e lesioni, e hanno meno probabilità di ricevere le cure di cui hanno bisogno.
La guerra e i conflitti rendono difficile fornire assistenza sanitaria pediatrica. I bambini che vivono in zone di guerra o in aree di conflitto sono più a rischio di malattie, lesioni e malnutrizione. Infine, i bambini che vivono in aree colpite da disastri naturali possono avere difficoltà a raggiungere le strutture sanitarie o a ricevere le cure di cui hanno bisogno.
L’impegno delle organizzazioni internazionali
L’Oms e altre organizzazioni internazionali stanno lavorando per promuovere l’accesso all’assistenza sanitaria pediatrica per tutti i bambini. Tra le iniziative in corso vi sono: il Piano d’azione per l’assistenza sanitaria universale dell’Oms, che si impegna a garantire che tutti i bambini abbiano accesso a cure mediche di qualità.
Ma anche la Strategia globale per la salute dei bambini, degli adolescenti e dei giovani, che si concentra sulla promozione della salute e del benessere di tutti i bambini, indipendentemente dal loro contesto socio-economico.