Si chiama garden therapy ed è vero e proprio giardinaggio, ma con uno scopo aggiuntivo: aiutare corpo e mente di chi lo fa. Si tratta di una pratica che da diversi anni sta prendendo piede per controllare lo stress della quotidianità. Quasi una nuova filosofia di vita, che riconnette l’uomo alla natura.
Video, tutorial, libri sull’argomento ormai da tempo viaggiano in rete e nei negozi, ma questa pratica è davvero utile, o è solo business?
In realtà dietro l’orticoltura c’è molto di più che un semplice risvolto economico. Avere a che fare con la natura, prendersi cure di piante e fiori, ha effetti più che benefici su corpo e mente dei singoli; ma può avere risvolti positivi anche sulla società, soprattutto nei periodi di crisi e di difficoltà.
Garden therapy, promossa dai ricercatori di Taiwan
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Promosso a pieni voti dai ricercatori della National Taiwan University di Tapei, il giardinaggio stimola la connettività funzionale, attiva emozioni positive ed aumenta la consapevolezza a livello cerebrale. La stessa università promuove dei corsi di horticultural therapy, terapia orticola, per studiare il rapporto che c’è sempre stato tra uomo e piante.
“Gli esseri umani sono stati inseparabili dalle piante fin dai tempi antichi” – si legge nella nota di presentazione di uno dei corsi che si svolgono da almeno un decennio a Taiwan. “Il verde e il paesaggio hanno l’effetto di stabilizzare e rilassare le persone. Per le persone con disabilità o per coloro che sono malati o feriti, l’abbellimento e la cura delle piante possono anche aiutarle a recuperare e mantenere le loro funzioni. L’interazione tra la natura umana e la natura verde aumenterà la tranquillità e l’autostima. La terapia orticola migliora il benessere della vita; promuove la salute dei pazienti e dei gruppi vulnerabili attraverso un’interazione più intima tra uomo e pianta“.
Un recente studio certifica ulteriormente questi effetti, anche nei giovani. Pubblicato sulla rivista HortScience, ha evidenziato gli effetti benefici del giardinaggio su 23 ragazzi e ragazze (età media: 23 anni) sulla sfera emotiva. I giovani dopo l’attività si sono sottoposti ad una risonanza magnetica funzionale e dai ricercatori ne è stato analizzato il profilo degli stati dell’umore. Le misurazioni dunque sono state sia fisiologiche che psicologiche, e sono avvenute sia prima che dopo l’attività. I risultati hanno mostrato regolazione emotiva, autocontrollo ed attivazione del pensiero positivo e creativo. Il progetto di giardinaggio è durato 5 settimane.
Garden therapy durante il Covid: lo studio USA
Anche dagli USA arriva un’attestazione di efficacia della garden therapy. In particolare durante la pandemia da Covid-19.
Una ricerca condotta durante il lockdown, pubblicata online il 27 gennaio 2023 sulla stessa rivista e che andrà in stampa il prossimo aprile, ha mostrato “l’importanza dell’accesso allo spazio verde e alle attività all’aperto come il giardinaggio“. Si legge nella nota conclusiva del testo. “Ciò è particolarmente importante per coloro che vivono nelle aree metropolitane, dove lo spazio verde potrebbe essere meno disponibile con lo sviluppo di abitazioni, commercio e trasporti. L’accesso agli spazi e alle attività verdi all’aperto può essere riconsiderato come più importante per le strutture di assistenza residenziale, i sistemi carcerari e le scuole“.
Allo studio americano hanno partecipato 458 volontari. I ricercatori statunitensi hanno indagato i livelli di stress dei loro concittadini, dovuti “a tensioni politiche, disordini razziali/civili e la pandemia di coronavirus 2019“. Questi eventi hanno portato nella società americana elevati livelli di stress, ansia e depressione, senso di incertezza e di impotenza.
“Questo studio ha suggerito che più ore trascorse fuori dal giardinaggio o partecipando ad attività ricreative hanno portato a miglioramenti nei livelli di stress, ansia e depressione, nonché maggiori livelli di speranza per il futuro. (…) Risultati come questi dovrebbero incoraggiare più persone a fare uno sforzo mirato per incorporare il tempo all’aperto come parte del loro approccio generale alla vita sana. I risultati indicano la necessità di politiche e pianificazione urbanistica che aumentino le opportunità per trascorrere del tempo di qualità all’aperto; inoltre, un’attenzione particolare dovrebbe essere rivolta alle politiche che rendano più disponibili le attività all’aperto durante i periodi di crisi (…). I risultati hanno mostrato che l’impegno attivo con le piante e la natura attraverso il giardinaggio ha contribuito ad aumentare i benefici rispetto a quelli dei non giardinieri“.
Gardening dopo gli infortuni sul lavoro: il progetto Inail
Anche l’Italia ci si occupa di garden therapy. Menzione particolare per un interessante colpo d’occhio da parte dell’Inail, con un progetto promosso ad Imperia dal titolo “Garden Therapy: ridurre il malessere con la cura delle piante“. Canalizzare il malessere in una attività positiva, aiuta l’aspetto emotivo e psicologico.
Ad essere coinvolti, gruppi di lavoratori vittime di infortuni: gli incontri con uno psicologo, offrono un intervento professionale ed uno spazio dedicato al tema; ed un supporto al gruppo degli infortunati ed ai loro familiari attraverso la condivisione e il confronto di esperienze; l’espressione di un interesse specifico come il giardinaggio. Nel testo del progetto, si legge che in tanti traggono benefici dalla cura del piante e dei fiori a seguito di infortuni sul lavoro.
“Sono in molti a raccontare che, soprattutto nella prima fase di rientro a casa, dopo lunghi mesi di ospedalizzazione – per scarsa mobilità, strascico dell’infortunio e dei tanti interventi subiti – hanno avuto modo di occupare mani e pensieri nella cura delle piante; scoprendo in questa attività, momenti di pace e tranquillità. Proprio partendo dalle esperienze raccolte direttamente da alcuni nostri utenti, abbiamo iniziato ad approfondire l’argomento cercando spunti, testi, studi in materia, arrivando a scoprire che, di Garden Therapy, Green Therapy e Ortotehrapy se ne parla sempre di più, come “terapia” in senso lato, pari al fare bricolage, dipingere, danzare“.