La lotta mondiale alla tubercolosi ha salvato circa 75 milioni di vite dal 2000 ad oggi. La malattia causa 1,3 milioni di morti ogni anno e colpisce altri milioni di persone, con enormi impatti sulle famiglie e sulle comunità.

In vista della Giornata mondiale della tubercolosi (TB), che si celebra il 24 marzo, l’Oms ha pubblicato uno studio. Si tratta di un investiment case per lo screening e il trattamento preventivo della tubercolosi, sviluppato con i governi di Brasile, Georgia, Kenya e Sudafrica. Evidenzia l’impatto che si può ottenere dall’espansione dello screening e del trattamento preventivo della tubercolosi.

Lo studio dell’Oms e gli obiettivi prefissati

Lo studio dell’Oms evidenzia come investimenti modesti possono produrre benefici sanitari ed economici in tutti e quattro i paesi. I dati sono stati pubblicati per sostenere i paesi nel programmare e ripartire maggiori risorse per aumentare lo screening e il trattamento preventivo della tubercolosi. Ciò al fine di raggiungere gli obiettivi globali sulla TB approvati alla riunione di alto livello delle Nazioni Unite del 2023.

Gli obiettivi prevedono di:

  • Raggiungere il 90% delle persone bisognose con servizi di prevenzione e cura della tubercolosi.  
  • L’utilizzo di un test rapido raccomandato dall’Oms come primo metodo di diagnosi della malattia.
  • Fornire un pacchetto di prestazioni sanitarie e sociali a tutte le persone affette da TB.
  • Garantire la disponibilità di almeno un nuovo vaccino contro la TB che sia sicuro ed efficace.
  • Colmare le lacune di finanziamento per l’attuazione e la ricerca sulla TB entro il 2027.

L’implementazione dello screening può ridurre la mortalità

Secondo il rapporto sugli investimenti, l’implementazione dello screening della tubercolosi più il trattamento preventivo può ridurre sostanzialmente l’incidenza e la mortalità della tubercolosi. «L’investiment case delinea la logica sanitaria ed economica per investire in interventi raccomandati dall’Oms sullo screening e la prevenzione della tubercolosi basati sull’evidenza. Interventi che possono contribuire a far progredire la copertura sanitaria universale». Così Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms. «Oggi abbiamo le conoscenze, gli strumenti, l’impegno politico che possono porre fine a questa malattia millenaria che rimane uno dei principali killer infettivi del mondo».

Prevenire l’infezione da TB e arrestare la progressione dall’infezione alla malattia è fondamentale per ridurre la sua incidenza ai livelli previsti dalla End TB Strategy dell’Oms.

La tubercolosi multiresistente rimane una crisi di salute pubblica. Si stima che nel 2022 410mila persone abbiano sviluppato la TB multiresistente o resistente alla rifampicina. Solo 2 persone su 5 hanno avuto accesso al trattamento.

La Giornata mondiale della tubercolosi 2024

La Giornata mondiale della tubercolosi 2024 si celebrerà con lo slogan “Sì! Possiamo porre fine alla tubercolosi!”, che vuole trasmettere un messaggio di speranza.

«I prossimi cinque anni saranno fondamentali per garantire che lo slancio politico si traduca in azioni concrete per raggiungere gli obiettivi globali per la TB». È quanto ha affermato la Tereza Kasaeva, direttrice del Programma globale per la tubercolosi dell’Oms. «L’Oms continuerà a fornire una leadership globale per la risposta alla malattia. Lavorerà con tutte le parti interessate fino a raggiungere e salvare ogni persona, famiglia e comunità colpita da questa malattia mortale».