Tafani e pappataci sono insetti la cui puntura o morso, causa dolore e irritazione nella zona colpita. Soprattutto in estate bisogna fare attenzione, perché braccia e gambe sono scoperte e quindi si può essere “presi di mira” con maggiore facilità rispetto a qualsiasi altra stagione. Anche perché il clima migliore per tafani e pappataci è quello caldo-umido, simile a quello tropicale.
I tafani più diffusi in Italia sono quelli verdi. La specie è quella del tafano dei buoi (Tabanus bovinus); presenta occhi molto sviluppati, ali grandi e dal volo rumoroso, un corpo fino ai 2,5 cm. Vola soltanto con la luce e si trova soprattutto vicino a cavalli e bovini.
Il tafano predilige zone umide e paludose, specialmente se sono presenti allevamenti di bestiame, maneggi e relative stalle. Le larve proliferano in pozzanghere, ristagni d’acqua e terreni fangosi; durante il periodo invernale i tafani si riparano in luoghi caldi, magazzini e scantinati.
Altri “pericoli” dell’estate, nel periodo vacanziero, possono essere anche incontri ravvicinati con meduse e tracine se si è al mare; vipere in montagna o nelle zone rurali. Anche in quel caso ci sono specifiche azioni per difendersi e curare eventuali ferite.
Tafani, le “mosche cavalline” che mordono
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I tafani sono conosciuti anche come “mosche cavalline“. Non pungono, ma mordono e la loro presa è molto dolorosa, perché avendo una conformazione particolare della bocca provocano una piccola lacerazione della cute; possono riuscire a mordere anche attraverso i vestiti.
Hanno infatti mandibole simili a piccole falci: quando mordono si aprono di più per succhiare più sangue. I tafani sono insetti ematofagi: il sangue serve loro, non per nutrirsi (si cibano infatti di nettare e polline), ma per produrre le uova; i tafani che mordono infatti sono solo le femmine.
Curare i morsi del tafano e come difendersi
Come avviene per le zanzare, i tafani quando mordono iniettano nella cute una sostanza anticoagulante per succhiare più sangue. La sostanza iniettata nella cute può essere irritante e causa di una reazione allergica locale, come ad esempio un ponfo.
In caso di morso di tafano, potrebbe esserci un lieve sanguinamento nel punto colpito. Lavare e disinfettare con cura per evitare infezioni; mettere poi del ghiaccio e una crema a base di cortisone per contrastare il gonfiore.
Controllare nei giorni seguenti che la ferita non sia infetta e, in caso di gonfiore o dolore persistente, rivolgersi al medico. Raramente possono verificarsi: orticaria diffusa, debolezza, capogiri e/o difficoltà respiratorie; se si verificano questi sintomi, è necessario andare in pronto soccorso.