Con l’ascesa dei dispositivi di vaporizzazione, l’utilizzo della sigaretta elettronica o “svapo” ha guadagnato terreno, soprattutto tra i più giovani. Tuttavia, dietro la moda e l’apparente innocuità delle “nuvole di vapore”, si celano rischi che vanno ben oltre i danni ai polmoni e al cervello.
Secondo un sondaggio condotto dall’organizzazione benefica antifumo Ash, il numero di adolescenti che sperimentano i vaporizzatori è aumentato dal 7,7% nel 2022 all’11,6% nel 2023
Dalla nicotina alla svapo: la nuova tendenza
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Il fenomeno dello svapo ha segnato un punto di svolta nel consumo di tabacco, soprattutto tra i giovani. Con l’avvento delle sigarette elettroniche, molte persone hanno abbandonato le tradizionali sigarette in favore di un’alternativa apparentemente più sicura. Tuttavia, questo cambiamento non è avvenuto senza controversie. L’inizio del fenomeno dello svapo risale a diversi anni fa, quando le sigarette elettroniche sono state introdotte sul mercato come una soluzione promettente per aiutare i fumatori a smettere. Tuttavia, l’aumento della popolarità della pratica ha portato alla creazione di una vasta gamma di miscele di liquidi per sigarette elettroniche, alcune delle quali contenevano sostanze chimiche dannose o addirittura illegali. A causa di ciò, molte giurisdizioni hanno adottato regolamenti più severi e alcuni tipi di miscele sono state ritirate dal mercato per proteggere la salute pubblica.
Svapo tra gli adolescenti: curiosità e rischi
L’attrazione degli adolescenti verso lo svapo è alimentata da molteplici fattori, tra cui la curiosità, la promozione del prodotto nei negozi e online e l’ampia varietà di sapori allettanti come fruttati o dessert. Tuttavia, dietro questa tendenza si celano rischi significativi, che vanno ben oltre i danni ai polmoni e al cervello.
Durante l’adolescenza, il cervello è in fase di sviluppo rapido e sensibile agli effetti della nicotina, contenuta nei vaporizzatori. Le parti del cervello coinvolte nel controllo delle emozioni e delle ricompense si sviluppano più velocemente di quelle deputate alla pianificazione e all’autocontrollo.
La nicotina insomma influisce sui giovani in modo diverso rispetto agli adulti, poiché il loro cervello è più sensibile agli effetti della sostanza.
Di conseguenza, anche brevi esposizioni a nicotina possono aumentare il rischio di dipendenza da altre sostanze e comportamenti a rischio.
Gli effetti a lungo termine della nicotina sul cervello degli adolescenti sono preoccupanti. L’esposizione all’alcaloide può compromettere l’apprendimento, la concentrazione e aumentare l’impulsività nell’età adulta. Per gli adolescenti con condizioni predisponenti come l’asma, anche una minima esposizione al composto principale della pianta del tabacco può peggiorare i sintomi e aumentare il rischio di problemi di umore nel corso della vita.
Rischi nascosti dello svapo
Oltre ai danni evidenti ai polmoni e al cervello, lo svapo nasconde una serie di rischi meno visibili ma altrettanto gravi. I liquidi utilizzati nei vaporizzatori contengono una vasta gamma di sostanze chimiche, tra cui tossine, metalli pesanti e persino polonio radioattivo, il cui impatto sulla salute è motivo di preoccupazione. Inoltre, gli ingredienti, le quantità utilizzate e le temperature di vaporizzazione possono influenzare la composizione del vapore e quindi la sua pericolosità.
Alcuni vaporizzatori possono rilasciare una quantità di nicotina superiore a quella prevista, a causa della specifica combinazione di ingredienti presenti nel liquido vaporizzato. Questo rischio è particolarmente preoccupante per gli adolescenti, che potrebbero non essere consapevoli della quantità di nicotina che stanno assumendo.
La vasta gamma di aromi disponibili nei liquidi da svapo, che spazia da fruttati a dolci come zucchero filato, menta e cioccolato, è stata progettata per attrarre i giovani. Ad esempio, il diacetile, utilizzato per conferire sapore al burro, può causare gravi problemi polmonari se inalato. Nello specifico, può portare a condizioni gravi come la bronchiolite obliterante, nota anche come “polmone da popcorn”. Questa condizione colpisce le vie aeree più piccole dei polmoni e causa tosse e difficoltà respiratorie.
Inoltre, alcuni studi suggeriscono che gli aromi altamente concentrati presenti nell’aerosol dello svapo possano danneggiare le cellule del corpo. Pertanto, è essenziale un’attenta valutazione dei rischi associati allo svapo, compresa la necessità di regolamentare più rigorosamente gli ingredienti e gli aromi utilizzati nei liquidi da vaporizzazione, al fine di proteggere la salute dei giovani e degli adulti.
Nicotina e altre sostanze nocive
Il processo di estrazione della nicotina dal tabacco, sebbene mirato a isolare questa sostanza, può portare alla presenza di altre sostanze chimiche indesiderate. Tra queste vi sono la nornicotina e residui come la cotinina, che possono rimanere nel liquido da svapare. Inoltre, la manipolazione o la conservazione impropria di queste sostanze può portare alla formazione di impurità dannose per la salute.
Anche se alcuni liquidi per lo svapo sono pubblicizzati come privi di nicotina, è importante sottolineare che potrebbero comunque contenere altre sostanze nocive. Le nitrosammine, ad esempio, sono ben note per essere presenti in questi liquidi e sono associate al rischio di cancro. Pertanto, anche in assenza dell’alcaloide, l’uso di liquidi comporta rischi che non devono essere sottovalutati.
Affrontare i rischi dei vaporizzatori usa e getta
Il prossimo divieto dei vaporizzatori usa e getta in Inghilterra, Scozia e Galles rappresenta un passo importante, ma potrebbe non essere sufficiente per risolvere il problema. Con oltre quattrocento marchi di vaporizzatori già presenti sul mercato, è evidente che sia necessario un approccio più completo.
Una strategia efficace dovrebbe comprendere una rigorosa regolamentazione sugli adulti che acquistano vaporizzatori per i giovani. Importante altresì che i dispositivi riportino avvisi sulla salute chiari e visibili, sia online sia nei negozi: che siano altrettanto eloquenti quanto quelli sui pacchetti di sigarette.
Inoltre, sono necessarie restrizioni sui sapori destinati ai giovani, una verifica più rigorosa dell’età per tutte le vendite di vaporizzatori e regolamenti che non riguardino solo il contenuto di nicotina, ma anche gli ingredienti e l’imballaggio dei vaporizzatori privi di nicotina.
È altresì fondamentale garantire un monitoraggio costante della sicurezza di questi prodotti, soprattutto considerando le lacune che permettono alle “aziende canaglia” di distribuire ai bambini campioni gratuiti di vaporizzatori senza nicotina.
Coloro che vedono nello svapo un mezzo per smettere di fumare dovrebbero considerare l’obiettivo di eliminare del tutto l’abitudine, anziché sostituirla con un’altra. È importante comprendere che lo svapo non è privo di rischi per i non fumatori e può avere effetti dannosi sulla salute, soprattutto sui giovani.
Fonte
The Conversation. Sotto una licenza Creative Commons.