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Sono circa 1.300 le sedi di piccole e medie imprese, in Italia, che hanno ottenuto la certificazione di parità di genere. Le imprese private coinvolte oltre 300 nel 2023; la premialità negli appalti arriva solo in seguito ad attestazione rilasciata dagli enti accreditati. Anche le aziende pubbliche – come ad esempio quelle sanitarie – hanno iniziato ad aderire.

Il Sistema di certificazione della parità di genere è stato introdotto con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR); ed in particolare la Missione 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 1 “Politiche attive del lavoro e sostegno all’occupazione”. Tale sistema è disciplinato dalla legge n. 162 del 2021 (legge Gribaudo) e dalla legge n. 234 del 2021 (legge Bilancio 2022).

Parità di genere, la certificazione in Italia

L’obiettivo è promuovere “una maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro: strumento essenziale per migliorare la coesione sociale e territoriale, nonché di fondamentale importanza per la crescita economica del nostro Paese” – spiega il Ministero del Lavoro.

Ed al tempo stesso “la trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese, riducendo il “gender pay gap” (“divario retributivo di genere” che indica la differenza tra il salario annuale medio percepito dalle donne e quello percepito dagli uomini), aumentando le opportunità di crescita in azienda e tutelando la maternità“.

La certificazione arriva anche nelle aziende sanitarie

rinforzi medici parità di genere

Ci sono ormai diverse aziende sanitarie in Italia che hanno ottenuto la certificazione di genere. La Asl di Latina è stata tra le prime ad ottenerla, il 19 dicembre 2023. Un “grande riconoscimento dell’impegno aziendale a favore delle politiche di genere e contrasto alle discriminazioni, per la promozione di una cultura dell’inclusività e di valorizzazione delle diversità” – si legge in una nota.

Siamo orgogliosi del traguardo raggiunto, che premia il lavoro di tanti anni sui temi dell’inclusione e valorizzazione di genere, grazie anche al Team aziendale afferente al Dipartimento Staff, che ha saputo indirizzare e valorizzare al meglio le competenze interne. La Certificazione di genere è il punto di partenza per migliorare ancora in alcune aree nel futuro triennio, termine per il prossimo rinnovo. In particolare, la Certificazione renderà l’Azienda più competitiva per i molteplici vantaggi, economici diretti e indiretti, come previsto della legge 5 novembre 2021, n. 162 e vantaggi competitivi e di reputazione”.