L’epilessia è un disturbo neurologico caratterizzato dalla predisposizione all’insorgenza di crisi convulsive ricorrenti. Questa condizione, che può manifestarsi in varie forme e gravità, influenza la vita quotidiana dei pazienti e delle loro famiglie. Tra le forme più severe di epilessia, vi è la Sindrome da Deficit della proteina CDKL5 (CDD). Parliamo di una rara encefalopatia che colpisce principalmente i bambini. Uno studio si è focalizzato sulla sostituzione enzimatica
Una nuova arma contro la Sindrome da Deficit di proteina CDKL5
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I bambini affetti da Sindrome da Deficit di proteina CDKL5 (CDD), sperimentano non solo episodi di epilessia ricorrenti, ma anche gravi disturbi dello sviluppo neurologico.
Tutti fattori che compromettono la loro qualità di vita e impongono sfide significative ai caregiver.
Attualmente, i trattamenti disponibili sono limitati e si concentrano principalmente sulla gestione dei sintomi, piuttosto che sull’affrontare la causa sottostante della malattia.
Recentemente, gli scienziati del Francis Crick Institute di Londra hanno fatto una scoperta promettente nel suo trattamento.
A partire da precedenti studi, che avevano individuato nella calmodulina (proteina che controlla la concentrazione di calcio nelle cellule) un possibile bersaglio terapeutico, la nuova ricerca si è spinta oltre. Attraverso una serie di studi su topi privi di CDKL5, i ricercatori si sono concentrati sull’aumento dell’attività di un enzima in grado di compensarne la mancanza.
Utile precisare che CDKL5 svolge un ruolo importante nella “fosforilazione delle proteine”.
Di cosa si tratta?
Di un processo biochimico che consiste nell’addizione di un gruppo di fosfato a una proteina o a un’altra molecola.
Vediamo cosa è emerso dallo studio.
Sostituzione enzimatica
Ebbene, sostituendo l’enzima, con un altro simile, come CDK2, si è riusciti, almeno in parte, a ripristinare la funzione cellulare compromessa nei pazienti affetti da questa patologia.
Sila Ultanir, capogruppo del Kinases and Brain Development Laboratory del Crick Institute, ha sottolineato l’importanza della scoperta.
«La CDD è una condizione devastante che colpisce i bambini fin dalla nascita, e non sappiamo molto sul perché la perdita di questo enzima sia così disastrosa per la salute dei bambini.
Attraverso questa ricerca, abbiamo identificato un potenziale modo per compensare la perdita di CDKL5. Se riusciamo ad aumentare i livelli di CDKL2, un giorno potremmo essere in grado di impedire lo sviluppo o il peggioramento dei sintomi».
Nuovi trattamenti della Sindrome da Deficit di proteina CDKL5 all’orizzonte?
Nel laboratorio dei ricercatori del Francis Crick Institute, la ricerca procede. Ora che hanno individuato la possibilità di stimolare le cellule cerebrali dei topi privi di CDKL5 per produrre più CDKL2, gli scienziati si preparano ad affrontare la prossima sfida.
Quale?
Tradurre questa promettente scoperta in strategie terapeutiche efficaci per trattare la CDD.
Su questo punto, la collaborazione con aziende biotecnologiche offre un’opportunità unica per identificare molecole in grado di aumentare i livelli di CDKL2 attraverso l’impiego di nuovi farmaci specifici per la CDD.
«Sebbene siano necessari ulteriori studi per validare questa ipotesi e sviluppare strategie terapeutiche efficaci, questa ricerca offre una nuova speranza per i pazienti affetti da epilessia genetica, indicando una possibile direzione per futuri trattamenti più mirati ed efficaci».
A dichiararlo, Margaux Silvestre, una delle protagoniste dello studio.
«Le nostre scoperte offrono nuove conoscenze sull’espressione e la regolazione di CDKL5 nel cervello.
Inoltre, l’identificazione di CDKL2 come potenziale enzima compensatorio fornisce speranza di scoprire trattamenti migliori che potrebbero davvero fare la differenza nella vita dei bambini affetti da questa condizione devastante.
Questa ricerca deve il suo successo a tutti gli autori coinvolti nella pubblicazione ma anche al supporto incrollabile che abbiamo ricevuto dai team tecnici del Crick— a loro un grande ringraziamento».
Fonti
Margaux Silvestre et al, Espressione specifica del tipo cellulare, regolazione e compensazione dell’attività CDKL5 nel cervello del topo
La ricerca è stata pubblicata su Molecular Psychiatry.
Materiale fornito dal Francis Crick Institute