allattamento

In occasione della Settimana Mondiale dell’Allattamento, dal 1 al 7 ottobre, ricordiamo la campagna lanciata dall’OMS Europa a tutela della salute di bimbe e bimbi attraverso un nuovo strumento di intelligenza artificiale (IA). L’iniziativa mira sia a contrastare la promozione online di prodotti non salutari come tabacco, alcol, alimenti ricchi di sale, grassi e zuccheri trans; sia a monitorare la commercializzazione dei sostituti del latte materno e gli alimenti per la prima infanzia.

Infatti l’uso pervasivo delle strategie di marketing digitale da parte dell’industria alimentare può minacciare le buone pratiche per una corretta alimentazione dei piccoli mettendone a rischio crescita e sviluppo.

Salute infantile, la campagna dell’OMS

L’OMS ha evidenziato che la promozione di certi prodotti può aumentare il rischio di sviluppare malattie non trasmissibili (NCD), come il diabete, le malattie cardiovascolari e il cancro. Inoltre è anche associato ad una crescente epidemia di obesità e sovrappeso infantile. Gli studi presentati al convegno European Congress on Obesity (Glasgow, 2019), hanno evidenziato la percentuale dei bambini obesi è più alta tra chi non è stato allattato al seno (16,8% vs 9,3%).

Dunque, la campagna dell’OMS invita i consumatori a contrastare queste strategie di marketing.

Come? Attraverso la condivisione di screenshot e immagini di pubblicità online o offline che abbiano un impatto negativo sui comportamenti alimentari dei bambini o interferiscano con la protezione dell’allattamento.

Tutti i cittadini di età superiore a 18 anni possono caricare le immagini in modo anonimo sulla piattaforma dedicata, progettata dall’Ufficio europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili dell’OMS. Ecco il link per accedere alla piattaforma https://ai-training.ncd.digital/.

Settimana dell’allattamento, latte materno

Come spiega nel dettaglio la Società Italiana di Neonatologia, il latte materno ha sia peculiari caratteristiche nutrizionali, sia fattori bioattivi che permettono una comunicazione anche bioumorale tra mamma e figlio.

Infatti, le sostanze bioattive presenti nel latte hanno un certo rilievo nel corretto funzionamento del sistema immunitario di entrambi fin dai primi giorni di vita. Tra i componenti bioattivi, troviamo le cellule staminali e gli ormoni che possono incidere nello sviluppo di un corretto ritmo circadiano.

Settimana dell’allattamento, dall’utero al mondo

Quando il feto è ancora nell’utero, riceve riferimenti temporali tramite i ritmi circadiani, fisiologici,  metabolici e comportamentali della madre. Al momento della nascita questa comunicazione viene interrotta. Ed ecco che il latte materno ha un ruolo importante perché continua a comunicare al neonato le informazioni sull’alternarsi del giorno e della notte.

“Il latte materno è un sistema biologico estremamente complesso e dinamico – scrive la Sin -. Infatti la sua composizione non varia soltanto di giorno in giorno, ma anche nell’arco di una stessa giornata in base a fattori materni, neonatali e fisiologici. Le concentrazioni degli ormoni nel latte materno riflettono quelle del plasma della mamma, seguendo il ritmo circadiano. Gli ormoni, una volta assorbiti a livello intestinale, raggiungono il neonato dove estrinsecano la loro funzione. Il latte secreto nelle prime ore della mattina è ricco di cortisolo e aminoacidi “activity-promoting”, che stimolano uno stato di veglia nel neonato. Il latte delle ore notturne, invece, presenta alte concentrazioni di melatonina e triptofano che promuovono il sonno”.

Latte materno, in Italia solo il 47% dei neonati

Il latte materno è un alimento di prima scelta per il neonato. Ma attualmente in Italia, solo il 46,7% dei bambini di 2-3 mesi di vita viene allattato in maniera esclusiva. La percentuale si riduce sensibilmente nella fascia tra i 4 e i 5 mesi variando tra il 13,5% della Sicilia e il 43,2% di Trento e Friuli-Venezia Giulia (dati Iss).